Riconoscere e gestire il “peso” dell'(in)gratitudine
21 Marzo 2014Il CTP e il rapporto con il CTU e il Cliente
1 Aprile 2014Mi capita di incontrare diverse coppie in crisi che arrivano in studio, dopo anni di “silenzio relazionale”, stupendosi di come siano arrivate a quel punto.
Purtroppo è il caso di quando si inizia a capire di avere un problema, si è coinvolti e non ci si rende conto che si stanno o si sono messi in atto dei comportamenti, che piuttosto che far migliorare le cose hanno contribuito al peggioramento.
Piano piano, indagando, capiamo insieme che il problema sta nella confusione che si è venuta a creare tra il livello della coppia e il livello della famiglia.
In tutte le coppie, infatti, con la nascita del primo figlio, si passa dalla diade alla triade, venendosi a formare quello che i sistemici chiamano “sistema famiglia”. Questo nuovo stato, in molte coppie troppo preoccupate o distratte dal prendersi cura del nuovo arrivato, può portare ad un investimento eccessivo di energie ed un rafforzarsi del sistema famiglia a discapito di quello della coppia.
Indice contenuti
Coppie in crisi: il lento passaggio verso il distacco
E’ così che nel tempo si struttura il senso di imbarazzo e la perdita dell’abitudine a passare del tempo insieme.
Complice di questo distacco, spesso è la credenza che “tanto si sta sempre insieme” e che “si fanno tante cose insieme nel quotidiano”. Ma come si vede poi a posteriori, quel quotidiano non è bastato per tenere unita la coppia.
Si vengono a perdere infatti quegli spazi di intimità che sono indispensabili per ritrovarsi come coppia e in certi casi, questo dare l’altro per scontato, può portare al tradimento da parte di uno dei due partner.
La coppia matura
Stare in coppia in modo maturo si configura quindi come un “lavoro”, che implica impegno ed uno sforzo per uscire dalla routine e concedersi spazi in cui stare insieme al proprio partner, dove ci si incontra, non solo a livello fisico, ma anche affettivo. Gli spazi di intimità vanno intesi infatti, anche come momenti dove si condividono gli interessi che hanno portato all’unione, dove si fa il punto della situazione su come stanno andando le cose e ci si ricorda che si sta insieme perché si è prima di tutto complici in un percorso di coppia.
4 suggerimenti per stare bene insieme
Essendo il mio approccio molto pratico e concreto, di seguito trovate quattro semplici suggerimenti, che mi auguro possano servire alle coppie, almeno nella prima fase, per ritrovare la strada corretta da seguire:
- Creare un tempo di coppia. Per cominciare è importante ritagliarsi -almeno una volta a settimana, se possibile, o due volte al mese- uno spazio solo per la coppia, in cui ci si possa sentire soli con il proprio partner, senza agenti esterni “disturbanti” e condividere gli interessi che accomunano. In questi casi, chiamare una babysitter o appoggiarsi ai nonni, può essere utile anche al bambino, perché impara gradualmente che può star bene, anche in assenza dei genitori;
- Rompere la credenza del quotidiano. Evitare di pensare che fare la spesa o accompagnare insieme il figlio a scuola, possano rappresentare un momento di condivisione intima.
- Rompere la credenza che la buona famiglia = buona coppia. Evitare di pensare che la routine del quotidiano o i ruoli (chi lavora e chi bada ai figli) possano contribuire a tenere una coppia unita nel tempo;
- Creare uno spazio per il confronto. Concedersi uno spazio serale di almeno 30 minuti per parlare delle cose che non vanno o di come sono andate le cose durante la giornata.
La coppia strategica
Una guida di self-help per le coppie in crisi
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