Rapporto sulla richiesta di aiuto psicologico online
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26 Febbraio 2013Tante mamme e tanti papà lo sanno bene: la paura del buio riguarda tanti bambini. Essa è una delle paure più diffuse e più ancestrali dell’essere umano, e non solo.
La paura del buio è un istinto naturale, che riguarda tante specie animali: il motivo è di tipo evoluzionistico, atto a favorire la conservazione della specie. La paura, al pari delle altre emozioni primarie, come la gioia, la collera, il disgusto e la sorpresa, sono iscritte nel nostro patrimonio genetico e in quello di molti altri esseri viventi. Anche a livello simbolico il buio ha un significato molto forte: esso rappresenta tutto quello che non possiamo controllare attraverso i nostri sensi e che, quindi, si potrebbe rivelare un potenziale pericolo.
In particolare, la paura del buio si sviluppa nel periodo prescolare, solitamente a partire dai due anni; prima di tale periodo, infatti, i bambini, non sviluppano la paura del buio. I neonati non hanno questa paura perché alla luce si devono ancora abituare, ma a partire dai sei mesi i bambini diventano consapevoli di essere differenti dal mondo che li circonda, sviluppando pensieri sulle situazioni che possono essere sicure e quelle che, invece, possono rivelarsi di pericolo. A partire dai due anni, inoltre, i bambini iniziano a frequentare ambienti extrafamiliari, imparando molte cose anche fuori dal proprio contesto di vita quotidiano: con i nuovi amichetti e la televisione, ad esempio, i piccoli possono incrementare la paura di orchi e mostri che pensano nascosti nella loro cameretta quando si spegne la luce.
A volte la paura del buio può essere talmente intensa da diventare invalidante per il bambino, impedendogli si addormentarsi serenamente e di girare per casa la sera da solo.
In questi casi, il comportamento dei genitori è molto importante: essi devono evitare di trasmettere loro ansia e paure immotivate, ad esempio attraverso la creazione di mostri o di lupi cattivo che puniscono i bambini. In questa età è molto importante, infatti, ricordarsi che i bambini utilizzano due forme di pensiero: il pensiero animistico, perché tutto è vivo e tutto si muove, e il pensiero magico, per cui tutto può prendere forma e si può realizzare. La paura, dunque, non deve mai essere uno strumento di educazione.
6 utili consigli per evitare di incrementare la paura del buio
- Per prima cosa, è molto importante rassicurare i bambini che non vi sono mostri nella loro cameretta, accendendo la luce e dimostrando loro che non vi sono strane presenze.
- Un buon consiglio può essere quello di regalare al bambino un pupazzetto per farsi compagnia la notte, oppure donare loro un oggetto che ricorda mamma o papà, come ad esempio una loro maglietta o il loro cuscino.
- È opportuno lasciare aperta la aperta della stanza del bambino
- Può essere utile lasciare una lucina accesa sul comodino, in modo da dare un riferimento al bambino qualora si svegliasse in piena notte
- È preferibile non abituare il bambino a dormire nel letto con i propri genitori, ma, qualora si svegliasse nel cuore della notte, è preferibile che siano mamma o papà ad andare nella sua stanza per qualche momento
- Se, nonostante tutte le accortezze, il bambino non sembra rassicurato, potrebbe essere una buona idea quella ci inventare dei giochi per esorcizzare le paure. Può essere molto utile anche svolgere delle attività insieme, come leggere delle fiabe sul tema della paura o utilizzare delle marionette per ricreare delle scene di vita quotidiana.
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