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7 Giugno 2013La gelosia fraterna
Molti bambini desiderano un fratellino o una sorellina, ma quando il bebè arriva diventano gelosi. La domanda più frequente che si sente dopo una seconda nascita è: “Come l’ha presa il fratello o la sorella più grande?”.
Con la nascita di un fratello o di una sorella, avvengono diversi cambiamenti all’interno della famiglia che comportano la ricerca di un nuovo equilibrio familiare. Per il fratello o la sorella maggiore, tante cose devono essere divise con il nuovo piccolo, prima di tutto l’attenzione e l’amore dei genitori. Quindi, è normale che il bambino sia geloso del più piccolo. I genitori non devono assolutamente colpevolizzarlo per questo, né rimanere delusi se il maggiore non mostra grande entusiasmo per il piccolino. Per aiutare i bambini a comprendere meglio l’evento e aiutarlo a esprimere le proprie emozioni può essere utile utilizzare dei libri e delle storie sul tema.
Indice contenuti
Strategie per ridurre la gelosia
Per comunicare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina al primogenito è importante seguire una semplice regola: più il primogenito è piccolo, più è meglio aspettare prima di dargli la notizia del nuovo arrivo, parlando in modo semplice in base all’età. Questa fase è molto importante per evitare il più possibile che l’evento venga vissuto come inaspettato e improvviso per il bambino. Inoltre, mamma e papà devono trasmettere rassicurazione e sicurezza sia attraverso le parole che i fatti rispetto ai suoi bisogni, ai suoi ritmi, i suoi e, se l’età lo permette (a partire dai 16-18 mesi), cominciare gradualmente a coinvolgerlo nei preparativi per l’arrivo del nascituro.
La gelosia verso il bambino che sta per nascere è una reazione normale e si può manifestare in molti modi, sia una volta saputo il lieto evento, sia quando il fratellino è già nato. Quando la gelosia si fa sentire, alcuni bambini possono attivare delle strategie per riconquistare l’amore perduto. In alcuni casi la gelosia si manifesta attraverso attacchi di rabbia, irrequietezza, iperattività e capricci, ma anche con un attaccamento ai propri oggetti o con una forte aggressività verso la mamma o, viceversa, con un distacco dalla figura materna. Anche frequenti pianti, lagne, o sintomi somatici come il disturbo del sonno sono segni del disagio che un bambino può provare.
Inoltre, può succedere che il primogenito abbia una regressione quando il fratellino o la sorellina arrivano: potrebbe volere ancora il ciuccio, fare la pipì a letto, pretendere ancora il biberon. Tutti questi comportamenti segnalano che il primogenito improvvisamente non è più sicuro dell’amore dei propri genitori. Sa che ci sarà un altro bambino che sarà amato dai suoi stessi genitori. Ad esempio, quando nasce il fratellino, chiaramente la mamma dedicherà gran parte delle cure e delle attenzioni al più piccolo: in questo periodo sarebbe molto utile la presenza del papà che dovrebbe dedicare dei momenti esclusivi in cui giocare da solo con il primogenito. I fratellini godono di vantaggi maggiori se l’amore viene distribuito.
Inoltre, è importante non reprimere troppo duramente le prime espressioni di gelosia, alcuni bambini potrebbero imparare a mimetizzare i propri sentimenti per non essere esclusi dall’amore dei genitori. Alcuni bambini, invece, non riuscendo ad esprimere la propria aggressività potrebbero esplodere in un secondo momento con segnali di disagio. La gelosia è un sentimento naturale, spontaneo e queste manifestazioni di aggressività possono essere superate con la tenerezza, rassicurando il bambino che i genitori continueranno sempre a nutrire amore per lui.
Approfondimenti
Per i genitori:
- Scalisi R. (2002). La gelosia tra fratelli, Franco Angeli.
- Schaeffler S. (2004). E se la cicogna ci porta un latro bambino?, Pisani Editore.
Per i bambini:
- Costa N. ( 2007). Quando arriva un fratellino, Emme Edizioni.
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