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4 Maggio 2022Il sexting in adolescenza è un fenomeno che consiste nell’invio/ricezione di video, foto o messaggi sessualmente espliciti tramite telefono cellulare o altro dispositivo digitale.
Il sexting è considerato oggi una pratica prevalentemente comune tra gli adolescenti che viene adottata per esprimere ed esplorare la sessualità. L’esplorazione in adolescenza, oltre ad essere comune, è normale e sana. A questa si aggiunge spesso la pressione del gruppo dei pari ad impegnarsi nell’attività sessuale.
Il sexting può anche essere utilizzato per mantenere una relazione o per cercare feedback sul proprio aspetto fisico così da aumentare l’autostima.
In tal senso il sexting in adolescenza diventa il punto di incontro tra questi bisogni, in special modo nell’era della comunicazione digitale dove la pressione sociale è ancora più intensa.
Se da un lato, però, il sexting può avere un impatto positivo sull’adolescente che comincia a scoprire la propria sessualità, dall’altro può avere delle ripercussioni negative (Englander, 2019).
Per questo motivo, il sexting è considerato un comportamento rischioso e, soprattutto, sta diventando sempre più comune tra gli adolescenti di tutto il mondo, rendendo complesso il ruolo educativo dei genitori.
Indice contenuti
Sexting
Tipologie di sexting
Una prima differenziazione può essere fatta tra sexting attivo, che comprende l’invio o l’inoltro, e sexting passivo, che riguarda la ricezione del contenuto inviata direttamente dal creatore o da terzi.
Un’ulteriore distinzione può essere fatta tra sexting primario per riferirsi al contenuto sessuale scambiato consensualmente tra pari e sexting secondario che fa riferimento all’inoltro e alla ricezione tramite un intermediario che condivide il contenuto sessuale, anche ad altri oltre che al destinatario, senza avere il consenso.
I pericoli del sexting in adolescenza
Una tra le maggiori preoccupazioni riferite al sexting in adolescenza è che lo scambio avviene tra file in formato digitale, i quali vengono creati e condivisi facendo di fatto perdere il controllo a chi invia rispetto alla direzione che questi prenderanno. Capita spesso, infatti, che questi file vengono successivamente inoltrati ad altre persone senza il permesso di chi li ha creati. Immaginate quindi una foto intima che viene condivisa con la classe che impatto potrebbe avere (Medrano et al., 2018).
Un’altra preoccupazione che circonda il sexting in adolescenza è il concetto di “vera identità” che spesso viene camuffata dietro profili fake (falsi), abilmente creati per manipolare chi sta dall’altro lato, nascondendo le reali intenzioni. Capita spesso, infatti, che adolescenti si interfaccino con adulti o coetanei con cattive intenzioni. Anche in questo caso, una foto o un video intimo potrebbero essere utilizzati come minaccia in casi di cyberbullismo o in casi più gravi da adescatori online che praticano il sextortion, una truffa online volta ad estorcere denaro attraverso ricatti sessuali effettuati sui social network o con finte e-mail minatorie.
Comportamenti tipici dei truffatori sui social
In genere i truffatori creano un profilo falso attraverso il quale contattano via chat la vittima (oggi il tutto avviene via Instagram) fingendosi interessati ad avere una relazione.
In prima battuta il truffatore si pone l’obiettivo di conquistare la fiducia di chi sta dall’altra parte dello schermo che spesso è un adolescente, che se non ha la maturità emotiva adeguata per gestire la situazione, può correre il rischio di cadere nella trappola.
Una volta ottenuta la fiducia, il truffatore, spesso maschio, chiede alla vittima di fare una foto o un video spogliandosi davanti alla webcam.
Nell’ultimo step, se la vittima acconsente, il truffatore procede con il ricatto, chiedendo ingenti somme di denaro, pena la diffusione del materiale o di frammenti di testo sessuali (sexts).
Conseguenze del sexting sugli adolescenti
Le conseguenze del sexting sembrano influenzare gli adolescenti in base al genere in modo diverso, anche se su entrambi punta a rinforzare il bisogno di popolarità. Il sexting infatti è considerata una strategia per ottenere l’accettazione nel gruppo dei pari.
Rispetto alle conseguenze negative, di solito è più dannoso per le ragazze, poiché tendono a ricevere più insulti e umiliazioni che danneggiano la loro reputazione.
I rischi legati al sexting possono avere ripercussioni sulla salute psicologica ed emotiva, generando ansia, depressione e rischio di suicidio.
Difendersi dal sexting in adolescenza
Cosa può fare chi è vittima di ricatto sessuale
Condividere foto con il partner può essere ritenuto un comportamento naturale di qualsiasi relazione ma è importante farlo in modo sicuro e responsabile.
In generale, il suggerimento è di inviare immagini o video suggestivi, coprendo le parti intime ed evitando che siano espliciti.
Ma cosa fare se delle tue foto compromettenti capitano nelle mani di malintenzionati?
- La prima cosa da fare è cancellare le e-mail ed ignorare qualsiasi messaggio proveniente dal truffatore, onde evitare di farsi coinvolgere dall”effetto panico’.
- Assolutamente bisogna evitare di rispondere alle e-mail perché confermerebbe la tua identità associata alla tue email.
- Parla con un adulto, genitore, insegnante, educatore che potrebbe darti una mano ad uscire dalla situazione scomoda in cui ti trovi.
- Denuncia il fatto alla polizia.
Cosa fare se ricevi foto esplicite inviate da altri
- Se riguardano altre persone, cancella tutte le immagini, i video o i contenuti digitali che hai ricevuto. Tenerli sul telefono potrebbe farti finire in un mare di guai.
- Evita in ogni modi di distribuire o inoltrare a terzi. Prova a pensare a come ti sentiresti se qualcuno facesse lo stesso inviando delle tue foto a persone che non vorresti o che ancora peggio conosci e che non vorresti che vedesse.
- Se ricevi foto esplicite di qualcuno che conosci, contatta la persona e avvisala. Immagina se tu volessi che lo stesso venga fatto con te.
- Se le foto riguardano persone terze o che conosci, informa un adulto di cui ti fidi e se è il caso denuncia il fatto.
Cosa possono fare i genitori
La cosa prima cosa da fare, per nulla banale, è parlare con i propri figli adolescenti in merito all’invio e alla ricezione di contenuti espliciti. Parlare non significa solo spiegare. Confrontatevi, siate curiosi e informatevi sui loro comportamenti digitali, evitando di indagare. Scoprirete che in alcuni casi, loro ne sanno più di voi.
Evitate di concentrarvi sul comportamento, quanto piuttosto sulle emozioni legate al loro comportamento.
Comunicate loro che siete interessati alla loro sicurezza, ma anche a comprendere loro e il mondo in cui vivono.
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