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30 Giugno 2015È un fenomeno in continua crescita, soprattutto tra gli adolescenti: il sexting. Il termine deriva dalla fusione tra Sex (sesso) e Texting (messaggiare), ed indica l’invio di materiale spinto, come fotografie, video o messaggi a contenuto sessuale.
Esso nasce tra gli adolescenti negli Stati Uniti, grazie alla diffusione di smartphone e di dispositivi sempre più tecnologici, ma ben presto il fenomeno si è diffuso a livello globale e in tutte le fasce di età.
Indice contenuti
Diffusione e conseguenze del fenomeno
Per quanto riguarda gli adolescenti, la percentuale di ragazzi che invia e riceve materiale a sfondo sessuale è decisamente alta e in continua crescita.
Il Sexting risponde al bisogno tipico dell’adolescente di esplorazione sessuale e di sfida del limite, di correre il rischio: i nuovi strumenti che abbiamo a disposizione ben si sposano con queste nuove sfide.
Anche se apparentemente il fenomeno può apparire agli occhi dei giovani come innocuo, in realtà esso porta con sé gravi problemi. Anche se le immagini o conversazioni a sfondo sessuale possono essere scambiate tra due persone, in realtà il materiale può diffondersi in modo virale in rete, attraverso i messaggi e i social network. Si può perdere il controllo di ciò che viene inviato, diffondendosi a macchia d’olio. Le cronache spesso raccontano le tragiche conseguenze di questi fenomeni. Ma non solo, anche l’età sembra abbassarsi in modo vertiginoso: l’età media dei primi messaggini hot è compresa tra gli 8 e i 9 anni.
Le conseguenze, dunque, sono molteplici, a diversi livelli.
A livello psicologico, alcuni studi dimostrano che la dipendenza da sesso è molto più frequente e immediata: la tecnologia offre uno strumento molto più facile per lo sviluppo di questa patologia. In quell’età di crescita e sviluppo, inoltre, internet può fungere da ostacolo per un sano sviluppo sessuale. Barrati dallo schermo, i ragazzi affrontano quella sessualità che li spaventa nel mondo reale.
Il sexting può portare con sé fenomeni come il cyberbullismo e la pedofilia, che possono nascere proprio da questo scambio di materiale e sfondo sessuale. Anche se i ragazzi inviano a una persona precisa il contenuto erotico, esso può essere diffuso in rete senza possibilità di controllo.
Come intervenire concretamente per ridurre i pericoli
È importante, dunque, agire preventivamente, aiutando bambini e adolescenti a capire l’importanza di un uso corretto e responsabile della rete. Come sempre, è importante coltivare un dialogo aperto e sincero con i propri figli, dimostrando interesse e partecipazione anche alla loro vita virtuale. I genitori, anche se a volte restii all’uso delle nuove tecnologie, devono avvicinarsi ad esse per capire di cosa stanno parlando i loro figli.
Lavorare insieme sull’importanza dell’immagine con cui ci si presenta in rete e nei vari social diventa fondamentale: anche se la vita reale è diversa dalla vita virtuale, le conseguenze di ciò che si fa in quest’ultima sfociano necessariamente nella prima.
Discutere, partendo anche da fatti di cronaca, del fenomeno del sexting e delle sue ripercussioni psicologiche, relazionali e legali. Riflettere insieme su come si sentono le persone coinvolte, a quali bisogni cercano di rispondere e quali possono esserne le conseguenze, toccando in maniera semplice e chiara, adeguandosi al livello di sviluppo del bambino, anche fenomeni come il cyberbullismo e la pedopornografia. Purtroppo la cronaca ci racconta molti episodi drammatici di questo tipo e lavorare preventivamente per un uso consapevole e responsabile di questi strumenti è l’unico rimedio per arginare fenomeni molto pericolosi.
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