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19 Gennaio 2022Il senso di vuoto nella psicopatologia.
Il mondo della psicopatologia è sicuramente molto ampio ed è caratterizzato da tantissimi costrutti di cui spesso non si è a totale conoscenza.
Riflessioni introduttive
Bisogna ammettere che tutti noi abbiamo una certa familiarità con alcuni vissuti e costrutti di cui, però, spesso non abbiamo una conoscenza approfondita; ad esempio per molti non è chiaro, o il concetto di depressione pur essendo entrato ampiamente nel nostro linguaggio.
Un altro costrutto di cui, spesso, abbiamo sentito parlare è quello di “vuoto”: insomma quante volte capita di sentire i nostri amici o chi ci sta attorno parlare di questa sensazione che, spesso, è vista e raccontata in modo spiacevole?
Quello che però molti si chiedono è: “cos’è realmente il senso di vuoto?” E soprattutto cosa ci dice di quella persona o di ciò che sta vivendo dal punto di vista psicopatologico?
In questo articolo parleremo proprio di questa tematica e cercheremo anche di capire quali sono i quadri psicopatologici associati a questa sensazione.
Il concetto di vuoto
Parlare di vuoto, di per sé, implica fare riferimento ad una sensazione molto negativa che ci fa sentire del tutto vuoti di ogni bisogno e desiderio; come se fossimo un vaso senza nulla all’interno.
Oltre alle definizioni comuni che possiamo dare di questo concetto, la psicologia ci viene incontro in quanto questo è un costrutto molto indagato e di cui è stata data una definizione precisa. Quindi cos’è il concetto di vuoto?
Secondo un autore molto famoso della psicologia, ossia Fogarty, “il senso di vuoto fa riferimento a molteplici vissuti emotivi ai quali si tende ad associare una connotazione negativa” (1973).
Insomma il senso di vuoto può caratterizzare la nostra vita e le nostre giornate e si identifica con quella sensazione di malessere che indica la mancanza di qualcosa. Spesso questa sensazione è accompagnata da tristezza, inquietudine, paura e anche depressione.
Insomma il vuoto caratterizza la nostra vita in negativo e spesso indica un senso di solitudine, di confusione, di fallimento o di vergogna per il fallimento stesso o per qualsiasi altra azione. Ci possono essere tantissimi vissuti emotivi associati a questo vuoto.
Quadri psicopatologici associati al senso di vuoto
Come già accennato, il senso di vuoto può effettivamente essere associato anche a dei quadri psicopatologici. Questo significa che, oltre ad essere una sensazione che effettivamente può emergere anche in mancanza di psicopatologia e che può essere dettata da una situazione specifica, si tratta anche di un vissuto emotivo che caratterizza un disturbo e che quindi può essere dettato proprio da esso.
Quali sono i quadri in cui effettivamente si ritrova questo concetto di vuoto? Eccoli di seguito.
Disturbo depressivo
Sicuramente un primo quadro in cui il senso di vuoto è dominante è il Disturbo depressivo. All’interno di questa problematica la sensazione di vuoto è dettata dalla perdita dell’oggetto amato e della consapevolezza che non potrà essere riacquistato.
Come ben sappiamo, la depressione è caratterizzata da un profondo stato di tristezza a e anche da una mancanza di speranza verso il futuro. Inoltre la persona che soffre di questo disturbo percepisce il senso di vuoto proprio per questa mancanza dell’oggetto amato a cui si associa anche un senso di inferiorità.
Disturbo narcisistico di Personalità
Un altro quadro in cui spesso si vive un senso di vuoto è quello del Disturbo narcisistico di Personalità.
Potrebbe sembrare assurdo ma, in realtà, secondo Kernberg il senso di vuoto nel narcisismo è mascherato proprio dal senso di grandiosità e dall’eccessiva Autostima. Il narcisista metterebbe quindi in atto delle dinamiche per sopperire al senso di vuoto che vive e che causa anche un’incapacità di riconoscere i propri bisogni.
Disturbo borderline di Personalità
Il senso di vuoto è presente anche nel Disturbo borderline di Personalità. In questo quadro sappiamo che è proprio l’instabilità generale a dominare in quanto spesso sia i comportamenti sia le emozioni sono volubili e ampiamente modificabili.
Oltre a questa alternanza di emozioni e pensieri, chi soffre di Disturbo borderline di Personalità è anche caratterizzato dal senso di vuoto che si ha proprio quando manca questa volubilità. In questi momenti il soggetto perde i propri bisogni e i propri scopi e spesso ciò causa anche azioni impulsive e prive di cognizione.
Questi, quindi, sono i quadri psicopatologici maggiori in cui si ritrova proprio questo concetto di vuoto che, ovviamente, si manifesta con sfumature diverse.
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