Quando l’aiuto diventa necessario (decimo incontro)
6 Ottobre 2010Intervista su “L’eco di Bergamo”, 25 settembre 2010
10 Ottobre 2010Il riso è un importante facilitatore dei rapporti sociali. E’ più facile essere accettati se si è capaci di humour; aiuta a farsi ascoltare, agisce come lubrificante dei rapporti perchè attenua fortemente le gerarchie e fa passare un messaggio di non aggressione e complicità.
In particolare quando si entra in relazione con persone che non si conoscono, aiuta a scaricare il nervosismo, a diminuire il senso di ostilità spesso presenti quando si incontrano estranei.
Le cose dette con un sorriso, inoltre, sono più accattivanti, risultano più convincenti perchè una persona capace di ironia mostra apertura mentale e intelligenza.
E’ vero anche che, generalmente, la gente si aspetta che una persona tranquilla capace di sdrammatizzare, sia più degna di fiducia, più equilibrata.
Tutto questo è ancora più evidente nei contesti di lavoro di gruppo, dove il sorriso agisce da facilitatore della comunicazione, perchè aiuta a creare un clima disteso, di collaborazione e senso di unione. Si riesce più facilmente a “fare da traino”, ad acquisire un ruolo di leader, focalizzando su di se’ l’attenzione.
Anche l’autoironia è fondamentale perchè mostra capacità di sdrammatizzare gli eventi negativi.
Nella nostra società è molo apprezzata tale capacità di cogliere uno spunto divertente da una situazione, a differenza di altre epoche storiche, in cui questo comportamento veniva condannato e svilito. Da piccoli impariamo tutti a ridere e a sorridere, è un comportamento innato. Perchè alcuni hanno smesso di ridere?
Ci si può chiedere perchè sia considerato frivolo o schiocco sdrammatizzare su cose serie, solenni, come la religione, la filisofia. L’humor va contestualizzato e in particolare la sua componente negativa di derisione e scherno, cariche di aggressività e di sprezzante disappunto.
Con l’ironia passa pure la cultura, lo spessore di una persona, è lo specchio della sua personalità. C’è differenza tra ridere di qualuno e ridere con qualcuno. Ciò che conta è il fine e il modo in cui viene utilizzato. Se vediamo qualcuno sorridere di solito pensiamo che sia contento, ma non sempre è così. E’ un indicatore di amichevolezza e desiderio di connessione positiva con qualcuno. Non è necessariamente un indicatore attendibile dello stato emotivo. Tuttavia ridere fa bene alla salute poichè il rilascio di endorfine carica di benessere e positività e questi comunque filtrano e sono percepiti dagli altri.
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