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12 Marzo 2019Avere una relazione di coppia stabile e felice che resista alle sfide imposte dal passare del tempo non è assolutamente facile.
Nonostante il forte sentimento che i due partner possono nutrire uno nei confronti dell’altro, la vita di coppia è tutt’altro che semplice e le difficoltà possono nascondersi ovunque… persino nelle cose banali.
Ma ci sono degli “intoppi” nel percorso di una coppia che sono tutt’altro che banali: ad esempio, una tra le più grandi paure delle coppie monogame sembra essere quella del tradimento.
Ci sono diverse motivazioni che possono spingere una persona a tradire il proprio partner: c’è chi lo fa per noia, chi non riesce proprio a farne a meno o chi lo fa perché non è soddisfatto della propria relazione.
In questo articolo approfondiremo il tema del tradimento: vedremo insieme le principali motivazioni che spingono una persona a tradire e se queste motivazioni sono diverse tra uomini e donne; scopriremo poi come ci si sente quando si viene traditi e come riuscire a rialzarsi in piedi dopo un’esperienza di questo genere.
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Infedeltà e fasi di vita
Significato di infedeltà
Sembrerebbe che il significato dell’infedeltà vari in base alle varie fasi di vita.
Ad esempio, durante l’adolescenza, generalmente il tradimento simboleggia l’affermazione della libertà e dell’autonomia, oltre che la volontà di sperimentare e di ricevere dall’altro conferma del proprio valore.
Il tradimento del giovane adulto che ha una relazione di coppia stabile e ha già avviato con il suo partner un progetto di vita condiviso, potrebbe esprimere il bisogno di rifuggire le proprie responsabilità e di sgravarsi da un impegno che è diventato troppo pressante.
Nella mezza età invece, l’infedeltà può rappresentare una gratificazione narcisistica per la quale l’uomo o la donna si sentono attraenti nonostante il passare del tempo e si godono la possibilità di una seconda giovinezza.
Anche certe fasi del rapporto di coppia, rendono il tradimento più probabile.
Ad esempio durante la fase idilliaca dell’innamoramento è molto raro che un partner tradisca. Quando invece avviene il passaggio da un amore passionale e coinvolgente tipico dell’innamoramento ad un amore che invece si configura come più adulto e maturo, dove l’altra persona viene vista con tutti i suoi difetti e le sue imperfezioni, la probabilità di essere infedeli aumenta.
Tipi di traditori
Spesso i partner traditi si chiedono come mai sia successo proprio a loro.
Alcuni ritengono che se il proprio partner li ha traditi significa che non li ha mai amati, altri cercano motivazioni alternative che possano spiegare l’infedeltà del proprio compagno e ricercano terreno utile per ricostruire.
Esistono tradimenti e tradimenti … e traditori e traditori.
C’è chi tradisce occasionalmente, perché non è riuscito a resistere ad una tentazione. Il tradimento in questo caso è limitato ad una situazione circoscritta e spesso viene vissuto con profondi sensi di colpa.
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C’è chi tradisce per ripicca, dopo essere stato tradito. Generalmente queste persone non hanno il desiderio o la tendenza al tradimento ma, feriti profondamente, si trovano a voler riequilibrare il rapporto ripagando il partner con la stessa moneta, riacquisendo così un po’ di potere all’interno del rapporto.
Il traditore macho è invece colui che tradisce per aumentare la propria reputazione di uomo, che non può veramente essere considerato tale se non può vantare una serie di conquiste. È un tradimento che ha una matrice culturale: deriva cioè dal modo in cui l’uomo costruisce la propria mascolinità, seguendo le norme proposte e imposte dalla società.
Inoltre, questo tipo di traditore denota una forte immaturità e insicurezza: lo scopo del tradimento è aumentare la propria autostima e il proprio narcisismo ricercando lo sguardo adorante, il coinvolgimento totale e l’idealizzazione tipici della fase dell’innamoramento (cosa ormai impossibile da ottenere dalla compagna ufficiale, che ormai conosce realmente il proprio compagno, con i suoi pregi e i suoi difetti!).
Infine troviamo colui o colei che è innamorato/a della persona con cui tradisce il proprio partner ma non ha il coraggio di chiudere la relazione “ufficiale”. Così, piuttosto che affrontare la situazione di petto, si preferisce vivere due storie parallele.
Differenza tra uomini e donne in materia di tradimento
Secondo una ricerca condotta dall’Indiana University, sembrerebbe che la differenza principale tra chi tradisce e chi invece no, vada ricercata nel rapporto psicologico di queste persone con il sesso.
Gli uomini che si sentono più insicuri nella sfera sessuale, sono proprio quelli che hanno maggiori probabilità di tradire la propria partner perché in qualche modo per loro risulta più facile confrontarsi con una donna che non conoscono e che non conosce nulla delle loro esperienze sessuali passate.
Questo meccanismo sembra essere valido anche per le donne: la paura di non riuscire a raggiungere l’orgasmo e quindi di sentirsi manchevoli nei confronti del proprio compagno le porta a cercare una sicurezza sessuale al di fuori della coppia.
Le donne pur essendo frenate dalla paura di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile o dalla possibilità di rimanere incinte nel corso di un rapporto con un partner occasionale, sono spinte al tradimento quando non si sentono felici all’interno della relazione affettiva o quando percepiscono una forte incompatibilità con il proprio partner.
Anche la personalità sessuale è un fattore rilevante, in questo caso per gli uomini: coloro che si eccitano più facilmente risultano essere quattro volte più propensi al tradimento rispetto a chi ha una risposta sessuale nella norma.
Mentre le ricerche degli anni ’90, confermavano che erano gli uomini a guadagnarsi il primato dei più infedeli, negli ultimi anni questo gap si sta accorciando: le donne tradiscono ormai quasi quanto gli uomini.
Gli scienziati hanno anche delineato un profilo medio del traditore, valido sia per le donne sia per gli uomini secondo il quale chi ha maggiori probabilità di tradire il proprio partner è un soggetto religioso, con un lavoro stabile, e che dichiara una relazione di coppia o coniugale non soddisfacente.
Come ci si sente dopo un tradimento
Quando si subisce un tradimento si provano tante emozioni diverse: rabbia, tristezza, spaesamento e umiliazione.
Tutti i momenti felici passati insieme al proprio partner vengono esaminati sotto una lente d’ingrandimento e sembrano perdere di valore.
Ci si chiede se la propria compagna o il proprio compagno abbiano mai provato un sentimento sincero e reale nei nostri confronti, o se tutto fosse solo una grande finzione.
La terra sembra sgretolarsi sotto i nostri piedi; si è confusi e non si sa davvero come rimettersi in piedi, perché il dolore, sordo, sembra divorarci da dentro.
Pensavamo di conoscere la persona che ci stava accanto ma in un solo istante perdiamo quella familiarità e quell’intimità a cui eravamo abituati: il nostro partner diventa uno sconosciuto.
In poche parole, viene a mancare la fiducia.
La fiducia tradita
Quello di cui spesso ci dimentichiamo è che “la fiducia ha in sé il germe del tradimento”. Il tradimento infatti è concepibile solo all’interno dei rapporti in cui la fiducia primaria è possibile.
Possiamo essere traditi da un amico, da un parente, dal nostro/a compagno/a ma mai da un conoscente o da un “nemico”. Quando ci lasciamo andare all’amore, in maniera sincera e autentica, accettiamo implicitamente questo “rischio” perché è proprio la promessa che viene fatta che può essere disattesa, la parola data che può essere mancata, la fiducia che è riposta che può essere tradita.
L’unica soluzione sarebbe non concedere mai tutto questo: ma senza la fiducia nessun rapporto, né d’amore né d’amicizia sarebbe possibile. Così facendo escluderemmo l’amore (inteso nel senso più ampio del termine) dalle nostre vite.
Curiosità: le caratteristiche che ci rendono meno infedeli
Secondo gli psicologi della Florida State University, esistono dei meccanismi inconsci che mettiamo in atto quando incontriamo qualcuno di avvenente ma siamo già impegnati in una relazione romantica.
Questi meccanismi sono l’attentional disengagement, ossia la tendenza a distogliere lo sguardo quando guardiamo qualcuno che consideriamo come un potenziale partner sessuale e l’evalutative devaluation (la tendenza a svalutare la bellezza delle altre persone in confronto a quella del proprio compagno o compagna).
Secondo i ricercatori, entrambi i meccanismi psicologici hanno una correlazione con la probabilità di tradimento: più velocemente distogliamo lo sguardo e più svalutiamo l’avvenenza di altri potenziali partner, meno probabilità abbiamo di tradire il/la nostro/a compagno/a.
Dall’analisi dei risultati della ricerca, sono emerse altre caratteristiche che hanno una correlazione con la possibilità di tradimento.
Ad esempio le donne meno attraenti hanno una maggior probabilità di tradire il proprio compagno, mentre per gli uomini è la bellezza della propria consorte a fare la differenza: quando questa è meno avvenente aumenta il rischio di tradimento.
Infine, gli uomini che hanno dichiarato una maggior soddisfazione nella sfera sessuale all’interno della coppia, sono più inclini a tradire nonostante ci appaia come un effetto controintuitivo.
Come superare un tradimento
Scoprire un tradimento è un’esperienza molto difficile che porta con sé tante emozioni, tutte insieme e spesso anche contrastanti una con l’altra. Ecco cinque consigli per affrontare questa situazione (Leggi altri consigli per affrontare il tradimento).
- Affrontare di petto la questione
Nonostante lo shock iniziale, è importante riuscire ad affrontare la questione di petto. Non facciamo finta che non sia successo nulla, non minimizziamo l’accaduto e quello che sentiamo per paura.
Diciamo tutto quello che dobbiamo sulla questione, comunichiamo in maniera onesta e diretta ed esprimiamo tutte le emozioni che sentiamo, ma mettiamoci anche in testa l’idea che prima o poi dovremmo perdonare l’altro.
- Prendersi del tempo per sé stessi
Come abbiamo già detto, quando ci ritroviamo a scoprire il tradimento del nostro partner sperimentiamo una marea di emozioni diverse.
Visto che alcune di loro possono essere contrastanti (pensiamo ad esempio alla difficoltà di conciliare il disgusto e la rabbia con il sentimento d’amore che nutriamo ancora per la persona in questione) è del tutto normale sentirsi confusi.
È importante prendersi del tempo per sé stessi. Il dolore, la rabbia e la delusione devono essere sfogati e per poterlo fare ci vuole del tempo. Dobbiamo aspettare che passi la “fase acuta”. Una volta passata, solo allora avremo le risorse per decidere come proseguire.
- Ricordarsi che non esiste una soluzione valida per tutti
Nessuno può permettersi di dirvi come comportarvi dopo un tradimento; ognuno di noi reagisce in maniera diversa difronte alle difficoltà e alle esperienze dolorose.
Generalmente in queste situazioni, le persone che ci sono più vicine sembrano avere tutte un’opinione, un consiglio o addirittura degli ordini. Cerchiamo di ascoltare quello che sentiamo.
È importante comprendere che non esiste un modo giusto e un modo sbagliato di agire in queste situazioni, ma esiste solo il modo che crediamo essere il migliore nel rispetto di noi stessi e dei nostri sentimenti.
- Se si decide di interrompere il rapporto, cercare di elaborare i propri vissuti
Nel caso in cui si decidesse di interrompere il rapporto di coppia è bene cercare di affrontare il prima possibile i propri vissuti.
Dobbiamo innanzitutto ammettere che non è solo allontanando questa persona dalla nostra vita che tutto andrà a posto.
Ci vorrà del tempo per capire che non abbiamo nulla che non vada e che non era colpa nostra, ci vorrà del tempo per riuscire a fidarsi di nuovo di qualcun’ altro, ci vorrà del tempo per riuscire a sentire di nuovo le emozioni, soprattutto quelle belle (un periodo di anestesia emotiva è possibile dopo uno shock come può esserlo un tradimento).
- Se si decide di ritentare, proviamo a chiedere aiuto
Nel caso in cui prendessimo la decisione di rimanere con il/la nostro/a partner infedele, dobbiamo accettare che il percorso verso la riconciliazione è un percorso in salita.
Abbiamo investito tanto nella nostra relazione e la persona di cui ci fidavamo di più ci ha traditi: non possiamo fare finta che non sia successo nulla.
In questi casi, se entrambi i partner hanno la volontà di risolvere i loro conflitti, potrebbe essere utile optare per una terapia di coppia.
In un terreno neutro sarà possibile esplorare i conflitti, i propri sentimenti ed emozioni, evitando che esplodano in maniera incontrollata, distruggendo anche quel poco che è rimasto.
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Bibliografia
- Missiroli, M. (2019). Fedeltà. Einaudi.
- Perel E. (2018). Così fan tutti. Ripensare l’infedeltà.
- Pasini W. (2009). Amori infedeli. Psicologia del tradimento.
- Cremaschini, M. (2017). Psicologia del tradimento e del traditore.
- Valesini, S. (2018). “Identikit di un infedele: quando la psicologia aiuta a prevedere i tradimenti”. La Repubblica
- Grimaldi, F. (2013). Le ragioni individuali del tradimento. PsicoterapiaPersona
- Marino, M., Il tradimento … tutta questione d’insicurezza. Well me.
- Casale, E. (2016). L’altra faccia del tradimento. Psicologia del tradimento. Significato ed etimologia. Jungitalia.
- Gallo, G. (2013). Il profilo del traditore. Cosmopolitan.
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