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26 Luglio 2016
Pokémon Go: la mia esperienza
Pokémon Go è appena uscito e già sembra essere diventato una mania. In molti pensano che possa essere di aiuto alla depressione e all’ansia sociale. In questo articolo provo a descrivere i principi psicologici che sottostanno al gioco e quelli che potrebbero essere gli effetti sule persone che ne abusano.
Ho sentito parlare molto di Pokémon Go fin dalla sua uscita negli Stati Uniti e in Nuova Zelandae e volevo capire meglio cosa spingeva le persone ad andare alla ricerca di personaggi come Squirtle o Bulbasaur.
Così non appena uscito l’ho scaricato, ho creato ii mio profilo personale e sono uscito di casa alla ricerca di questi fantomatici mostriciattoli. Premetto che non sono un appassionato di Pokémon, ma ero intenzionato a capirne le funzionalità e gli aspetti psicologici che si nascondevano dietro questo popolarissimo gioco che nel giro di poco aveva generato un inaspettato successo. Mi sono ritrovato quindi per le strade della città, a girovagare in posti dove non mi sarei mai spinto, solo perché il gioco mi indicava che da quella parte si trovava un Pokémon o un Pokéstop, ovvero una località del mondo reale dove trovare Poké Ball o cose del genere.
L’esperienza di gioco è risultata abbastanza scorrevole, anche se era necessario avere una connessione ad internet molto buona, altrimenti il gioco si bloccava o impiegava comunque molto tempo a caricare. Inoltre dal lancio in Italia, avvenuto il 16 luglio, l’enorme quantità di iscrizioni ha mandando in tilt i server, tra cui anche il mio accesso.
Ad ogni modo sono riuscito a giocare il tempo necessario per capire come un gioco del genere sia riuscito ad ottenere il massimo consenso, al punto tale da esser stato scaricato da 7,5 milioni di persone (come dichiarato da TechCrunch) negli Stati Uniti dalla sua data di uscita del 3 luglio 2016.
Ancora un’altra analisi di SimilarWeb ha mostrato come gli utenti del gioco si colleghino in media 33 minuti ogni giorno. In poche parole, gli americani ne sono ormai ossessionati.
Tempo di gioco speso su Pokémon Go
Indice contenuti
Funzionamento di Pokémon Go: un mix di fattori coinvolgenti
Pokémon Go è un’applicazione per smarthphone (iPhone o Android) dove viene chiesto ai giocatori di esplorare il mondo reale al fine di catturare quante più creature Pokémon possibile, ognuna con i propri poteri speciali in base alla categoria di appartenenza. Ad esempio la tartaruga Squirtle attacca i nemici con raffiche di acqua o il Pokémon erba Bulbasaur frusta i nemici con le viti, etc.
L’obiettivo del gioco è completare il Pokédex, ovvero un’enciclopedia contenente tutti i Pokémon. I giocatori dovranno camminare per le vie del mondo reale, cercando di catturare i Pokémon selvatici nelle vicinanze. Di fondamentale importanza sono anche le Palestre, utili per potenziare i Pokémon catturati che verranno successivamente impiegati per le lotte con altri Pokémon.
L’applicazione utilizza il GPS e la fotocamera, che insieme alla tecnologia di realtà aumentata danno l’illusione che vi siano dei Pokémon selvatici sparsi nel mondo reale, in attesa di essere catturati. Ogni Pokémon catturato fa salire di punteggio del giocatore che può formare e potenziare a sua volta i Pokémon per le battaglie future.
La realtà aumentata
Caratteristica distintiva del gioco è l’utilizzo della realtà aumentata, che insieme alla realtà virtuale è stata molto usata in medicina per curare depressione, ansia e PTSD, così come per alleviare il dolore e migliorare la riabilitazione fisica in seguito ad ictus. In alcuni di questi progetti ho avuto modo di collaborare personalmente (vai alle pubblicazioni scientifiche che ho scritto sulla realtà virtuale).
Pokémon Go sfrutta inoltre le potenzialità della realtà aumentata, incentivando le persone ad uscire di casa e ad esplorare l’ambiente, spingendo quindi ad una vera e propria attività fisica e alla socializzazione.
Fattori psicologici correlati al successo di Pokémon Go
- Il sentimento di nostalgia. Uscito come gioco di carte 20 anni fa, sembra aver ottenuto successo, ad oggi, attirando gli utenti in questa nuova, ma familiare esperienza, proprio perché si aggancia al sentimento di nostalgia dell’infanzia. Come sottolinea il Dr. Routledge, professore di Psicologia alla North Dakota State University, che ha studiato per 10 anni gli effetti della nostalgia, le persone possono connettersi e creare nuove amicizie grazie ai ricordi condivisi (leggi l’articolo uscito sul Wall Street Journal). A tal proposito diversi sono gli studi e le ricerche volte a capire le motivazioni che spingono a giocare e sugli aspetti che rendono il gioco coinvolgente. Alcuni di questi studiati dallo psicologo Jamie Madigan, autore di PsychologyofGames.com che tra le principali motivazioni ha riscontrato il movimento, la socializzazione, la sensazione di padronanza, l’immersione, la creatività e il raggiungimento del risultato. Ancora uno studio 2015 pubblicato sul “The Journal Computers in Human Behavior” ha dimostrato che le persone sono più propense ad impegnarsi in applicazioni dove sono presenti dei “trofei”, rispetto a quelle che non ne prevede. Non a caso la scalata di livello è stato uno dei motivi del grande successo di World of Warcraft, altro gioco rinomato.
- La mancanza di regole. Giocare a Pokémon Go è piuttosto semplice, basta esplorare fisicamente i vari ambienti ambienti di realtà aumentata per capire come funziona. Il gioco offre un’esperienza di intrattenimento leggero, dove non bisogna ritagliarsi un tempo per giocare una partita, ma al contrario è il gioco che si adatta alle nostre esperienze quotidiane e al tempo che abbiamo a disposizione.
- Il sistema dei “premi”. Oltre ad essere semplice e divertente, il gioco si basa sul sistema delle ricompense e degli incentivi che spinge le persone ad uscire di casa e a girare per il quartiere per ottenere dei “premi”. Questo concetto sta alla base della terapia cognitivo-comportamentale secondo cui l’ottenimento di un premio o di una ricompensa positiva spinge le persone a darsi da fare per riottenerla. Inoltre, a livello fisiologico, il premio genera una spinta positiva nel nostro cervello che rilascia alcune sostanze chimiche che ci fanno star bene. Queste sostanze chimiche alimentano la voglia di fare ancora e ancora rendendo il gioco sempre più coinvolgente.
- L’effetto Ikea. Fa riferimento al principio secondo cui più grande è lo sforzo che mettiamo per ottenere una ricompensa, maggiori saranno le aspettative che avremo su di essa. Pokemon Go sfrutta questo principio chiedendo agli utenti di percorrere una serie di chilometri a piedi per trovare le uova Pokemon. A questo si aggiunge anche l’effetto sorpresa dato dal contenuto misterioso delle uova che stimola la curiosità.
- La dipendenza dalla collezione. E’ un modo semplice ed efficace per estendere la durata del gioco. La logica che sta dietro è quella dell’accumulo secondo cui ogni giocatore è spinto a darsi da fare, investendo tempo per collezionare ciò che gli manca. Ad ogni Pokémon collezionato corrisponderà un piccolo rinforzo che genererà piacere e che spingerà il giocatore a ripetere la sua esperienza di gioco.
- Gli obiettivi strutturati. Il gioco è strutturato per obiettivi definiti, chiari e facilmente raggiungibili, con livelli di difficoltà che vanno per gradi. Si è visto che ciò contribuisce a migliorare un umore depresso, in quanto tiene la persona interessata, impegnata a giocare e motivata ad andare avanti in cerca del prossimo obiettivo da raggiungere.
Di seguito alcuni post (in inglese) apparsi su Twitter a distanza di una settimana dall’uscita del gioco che dimostra come Pokémon Go è stato di aiuto rispetto all’ansia sociale e alla depressione.
- La curiosità per “l’altra dimensione”. Pokémon Go invita a vedere una versione differente dell’ambiente grazie alla realtà aumentata. Processo che potrebbe essere l’inizio di una nuova era.
- L’aspetto social. Pokémon Go permette ai giocatori di interagire tra loro attraverso il gioco. Non a casa nel giro di poco, infatti, per le strade le persone hanno iniziato a parlare di Pokémon Go e questo ha facilitato la condivisione e la socializzazione tra sconosciuti. La flessibilità del gioco permette inoltre di giocare da soli, oltre che di entrare in una relazione a “basso rischio” con l’altro proprio per il fatto che si ha qualcosa in comune di cui parlare e aumenta all tempo stesso il benessere. Alcune persone intervistate hanno affermato che non avrebbero mai parlato tra loro se non ci fosse stato il gioco. Il gioco fornisce inoltre la possibilità di creare situazioni curiose grazie alla realtà aumentata che possono essere condivise attraverso i social network. Questo potrebbe spingere sempre più persone a provarlo e a trasformarlo in una moda.
- L’assenza di pressione sociale e della paura del giudizio. Il fatto che si parli di un cartone animato, che lo rende esterno a se stessi, non genera pressione sociale e riduce l’ansia che è presente spesso nei social network, come Facebook o Twitter, dove la persona ha paura di essere giudicata per i contenuti che produce e dove sono presenti sentimenti di gelosia o invidia.
- L’esercizio fisico. Pokemon Go, a differenza di molti altri giochi per telefonino, va contro la sedentarietà e l’isolamento. Il gioco infatti incoraggia ad uscire di casa e a camminare, stimolando l’esercizio fisico, che come è noto è utile contro l’umore depresso. Ovviamente i risultati rispetto al benessere psicologico non rientrano nelle intenzioni degli sviluppatori, ma possono pur sempre considerarsi dei benefici.
Gli effetti di Pokémon Go sulla gente
- Effetti sulla propria salute. E’ vero che il gioco consiglia di stare attenti all’ambiente circostante, ma è anche vero che il mescolamento dato dalla realtà aumentata può distrarre dall’essere presenti nel mondo reale. Il gioco, infatti, ha già causato infortuni, in quanto molti giocatori passano la maggior parte del loro tempo guardando i cellulari, invece di prestare attenzione a ciò che sta loro intorno. Sono stati numerosi i casi di distorsione alle caviglie, di persone che sono inciampate perché prestavano attenzione al gioco invece che l’ambiente circostante. In un recente articolo pubblicato su Live Science riguardante gli effetti positivi della salute grazie a Pokemon Go, Dale Bond, professore associato di psichiatria alla Brown University, ha avvertito che giocare troppo tempo a Pokemon Go all’interno di una giornata, potrebbe causare dolori muscolari e fratture da stress.
- Problemi di privacy e potenziali aggressioni. Pokémon GO fa comparire i Pokémon e altri elementi di gioco in posizioni specifiche. Questo comporta che un sacco di giocatori troveranno le stesse creature rare nelle stesse zone. Questo aspetto è stato già utilizzato da malintenzionati che hanno rapinato gruppi di ragazzi. Come quanto avvenuto nel Missouri, dove quattro rapinatori armati hanno attirato ed in seguito derubato 11 adolescenti in una zona isolata, Ancora il Telefono Azzurro, sottolineando la pericolosità del gioco, ha spiegato in un comunicato: “La realtà aumentata e la geolocalizzazione, che costituiscono i principi fondamentali del gioco, rischiano di esporre i giovani a diversi pericoli, primo fra tutti l’adescamento da parte di adulti malintenzionati, con gli scopi più diversi, dalla rapina all’abuso sessuale”. E’ importante quindi evitare di passeggiare in aree isolate, prestando attenzione all’ambiente circostante e monitorando gli spostamenti dei propri figli.
- Incidenti stradali. Guidare mentre si parla al telefono è generalmente sconsigliato, in quanto distrae dalla guida. Lo stesso vale per Pokemon Go. Purtroppo, in alcuni casi viene richiesto dal gioco di percorrere dei kilometri per schiudere ad esempio delle uova o in altri casi, effettuare degli spostamenti veloci, contribuisce a trovare Pokémon in posizioni chiave. Guidare con il telefonino in mano, inevitabilmente diventa causa di incidenti, come in casi dove alcuni giocatori si sono spinti al centro di strade a caccia di Pokémon. Un comportamento del genere ha spinto le forze dell’ordine ad emanare in alcuni stati degli avvisi rivolti ai giocatori.
- Abuso della tecnologia. E’ vero che il gioco incoraggia ad uscire, ma è anche vero che la persona rischia di rimanere per molto tempo collegata al telefonino, andando oltre quelli che sono i tempi consigliati (due, massimo tre ore) e rischiando di sviluppare nuove patologie, come la dipendenza da smarthphone o rischiando di generare conflitti sul piano delle relazioni. Giocare a lungo infatti potrebbe risultare dannosi per la relazione. E’ ormai diventato famoso il caso di quell’uomo che ha trovato un Pokémon sul letto di un’ospedale, mentre la moglie era in attesa del parto cesareo.
- Relazioni indesiderate. Pokémon GO punta molto alla socializzazione, facilitando la costruzione di legami. Purtroppo, però, non tutti sembrano accogliere piacevolmente le “attenzioni” di altri giocatori, reagendo con disagio quando vengono avvicinati da altri giocatori o invasi nel propri spazi personali. Non tutti i giocatori sono infatti interessati a fare nuove amicizie. Per questo è importante rispettare chi preferisce giocare da solo.
- Forte carico di stress. Il gioco genera un elevato livello di stress. Questo perché cercare di trovare e/o di prendere qualcosa, genera nel corpo uno stato di attivazione, che rilascia adrenalina, andando ad aumentare la frequenza cardiaca. Questo stato, se rimane prolungato, può generare una sensazione di fatica fisica con un conseguente livello di stress eccessivo. Per questo motivo diventa importante fare delle pause.
- Discriminazione realtà/fantasia. Il gioco potrebbe aggravare i sintomi in persone che hanno difficoltà a discriminare la realtà dalla fantasia. Questo perché il gioco mescola fantasia a realtà. a conseguenza di ciò è che si possa generare confusione in coloro che già hanno difficoltà a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è, specificamente in persone che presentano sintomi psicotici. E’ importante quindi essere prudenti e discutere prima con il medico su un eventuale utilizzo.
- Effetto zombie. Basta guardarsi ultimamente in giro per notare come si stanno creando sempre più gruppi di giocatori con il telefono in mano a caccia di Pokémon, completamente assorti nel gioco e distratti dal mondo virtuale, che in modo blando, ma al tempo stesso subdolo, si sostituisce al mondo reale, andando a creare questa generazione di zombi, che con ingordigia vanno alla ricerca di Pokémon virtuali.
- Scaricamento della batteria. A detta di tutti, Pokémon GO consuma molto velocemente il livello di batteria in quanto fa un uso costante del GPS, di internet e della telecamera. Questo può comportare che la persona potrebbe ritrovarsi in ambienti sconosciuti rimanendo senza batteri e quindi isolata. A tal proposito sono stati creati dei dispositivi (non ancora disponibili) che creano avvisi, senza la necessità di controllare in modo costante il cellulare.
Conclusioni
Pokémon Go, quindi, potrebbe essere il gioco perfetto per l’era dei social media con quel qualcosa in più che potrebbe cambiare il modo di interagire con gli altri utenti. Ipotizzo infatti che saranno numerose le applicazioni che tenteranno di utilizzare questo nuovo mix. Resta da capire se avranno lo stesso seguito.
Intanto sembra essersi creata una netta divisione tra la schiera degli appassionati e quella degli scettici e infastiditi.
Ecco alcuni esempi:
Federica dice “Mente ero in teatro a gustarmi l’orchestra sinfonica, un ragazzino si è avvicinato dicendo: “guarda c’è PiKachu”. Che nervoso, argh. Sono fatta vecchia per i videogiochi”. (Seguila su Snapchat “cillari89”)
Simona dice: “Bello ed interessante, ma mi fa riflettere il fatto che per uscire fuori bisogna fare appello alla realtà aumentata. Qui in vacanza ho visto persone che anziché guardare il mare, guardava lo schermo del cellulare.”
Marko dice: “E’ fatto un po’ male, ma se fosse sistemato nei bug potrebbe essere un buon gioco.
Nick afferma: “Qui i ragazzi usano Pokémon GO anche come strategia per abbordare” (Seguilo su Snapchat “nickravanelli”)
Un grazie a Ola per la diffusione del tramite il tag #effettidipokemongosullagente. Aggiungila su Snapchat come “ornmig”.
E tu dove ti collochi? Quali sono le tue riflessioni in merito?
How to…
Per approfondire vi segnalo una guida semplice e competa sul gioco “La guida definitiva del gioco“, alcuni consigli sulle cose da sapere e ancora una economica Guida con trucchi per il gioco.
Pokèmon GO Plus
Recentemente è uscito Pokèmon GO Plus, un dispositivo portatile che può interfacciarsi con il gioco Pokèmon GO. Pokémon GO Plus consente ai giocatori di Pokémon GO di continuare a giocare anche quando non stanno usando il proprio smartphone.
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Approfondimenti:
- Live Science
- Foxnews
- Livescience
- Psychologytoday
- Time
- BBC
- Wired
- Psicologiaymente
- Psychcentral
- Screenrant
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