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15 Maggio 2022La paura della solitudine è un’ansia irrazionale che si sviluppa quando una persona teme di poter restare da sola.
In un mondo come quello in cui siamo immersi sembra aumentare sempre più il bisogno di essere amati, gratificati, cercati e quando questo manca tutto ciò può avere forti ripercussioni sulla nostra persona e l’ansia può prendere il sopravvento.
Questo perché siamo animali sociali e l’essere umano ha bisogno di circondarsi di persone.
Chi sperimenta la paura della solitudine avverte il bisogno di avere accanto un’altra persona o altre persone per sentirsi al sicuro.
Di contro, la solitudine diventa motivo di grande disagio e spesso di angoscia, dalla quale la persona cerca costantemente di fuggire.
Una persona potrebbe sviluppare dei sintomi associati a questo disturbo che spesso includono:
- ansia anticipatoria rispetto a situazioni in cui si corre il rischio di rimanere soli;
- pensieri catastrofici di ciò che potrebbe accadere stando da soli;
- preoccupazioni ossessive di ritrovarsi da soli;
- tremori, sudorazione, dolore toracico, vertigini, palpitazioni, iperventilazione e nausea quando ci si ritrova da soli o in situazioni in cui si potrebbe restare senza qualcuno;
- un desiderio irrefrenabile di fuggire quando si sta soli.
Per paura della solitudine spesso si creano relazioni proprio per il bisogno di sentirsi protetti.
Ma cosa si nasconde dietro questa preoccupazione?
Indice contenuti
Perché abbiamo paura della solitudine?
Spesso dietro la paura della solitudine si nascondono altre paure, come ad esempio:
- la paura di essere incapaci di fare
- la paura di sbagliare e di essere giudicati
- la paura di realizzare da soli diverse attività
- la paura dei ladri
- la paura degli estranei
- la paura di non essere amati
- la paura di essere rifiutati
- la paura di avere un problema fisico improvviso
A sua volta questa paura ha alla base una sfiducia grande verso se stessi e le proprie capacità.
Parliamo quindi di persone che hanno una bassa autostima e che probabilmente hanno vissuto separazioni, una morte in famiglia o episodi di abbandono durante l’infanzia, eventi traumatici in cui hanno sperimentato una grande solitudine, senza esser riusciti a gestirla insieme ai sentimenti e alle emozioni che ne sono derivate.
In altre situazioni potrebbero aver avuto un genitore o un fratello che soffriva dello stesso disturbo, da cui hanno appreso il comportamento fobico.
Di seguito l’UCLA LONELINESS SCALE una semplice scala di 20 item progettata per misurare i sentimenti soggettivi di solitudine e sentimenti di isolamento sociale.
ISTRUZIONI: Per ogni domanda cerchia quanto spesso ciascuna delle seguenti affermazioni descrive il modo in cui ti senti.
Sempre | A volte | Raramente | Mai | |
Quanto spesso senti di stare “in sintonia” con le persone che ti circondano? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso senti che ti manca la compagnia? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che non c’è nessuno a cui rivolgerti? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso ti senti solo? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso ti senti parte di un gruppo di amici? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso senti di avere molto in comune con le persone che ti circondano? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso senti di essere lontano da qualcuno? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che i tuoi interessi e le tue idee non sono condivise da chi ti circonda? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso ti senti estroverso e amichevole? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso ti senti vicino alle persone? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso ti senti escluso? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che le tue relazioni con gli altri non sono significative? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che nessuno ti conosce veramente bene? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso ti senti isolato dagli altri? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che puoi trovare compagnia quando la vuoi? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso senti che ci sono persone che ti capiscono veramente? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso ti senti timido/a? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che le persone sono intorno a te ma non con te? | 4 | 3 | 2 | 1 |
Quanto spesso senti che ci sono persone con cui puoi parlare? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Quanto spesso senti che ci sono persone a cui puoi rivolgerti? | 1 | 2 | 3 | 4 |
Il punteggio totale può essere classificato come uno dei quattro livelli:
- assenza di paura della solitudine (20-35)
- paura della solitudine moderata (36-50)
- paura della solitudine grave (51-65)
- paura della solitudine molto grave (66-80)
Referenze: Russell, D , Peplau, L. A.. & Ferguson, M. L. (1978). Developing a measure of loneliness. Journal of Personality Assessment, 42, 290-294.
Ma cosa possiamo fare per superare questa paura e trasformarla in un qualcosa di più funzionale?
Come superare la paura di restare soli
La prima regola per immunizzarsi dalla paura della solitudine è proprio quella di imparare a stare da soli.
Fate ogni giorno qualcosa senza chiedere aiuto, o ancora meglio, andate a vivere da soli, cercando di cavarvela da soli nei momenti più difficili. Fare questo potrà aiutarvi a superare questa paura.
Esercitarsi a stare da soli, partendo dal piccolo, per arrivare al grande aiuterà ad aumentare la capacità di tolleranza della solitudine per periodi di tempo sempre più lunghi, fino a vivere la mancanza degli altri senza troppi pensieri.
Attenzione, come si acquisisce la capacità di stare bene da soli, la si può anche perdere, se per tanto tempo ci abituiamo a stare o ad appoggiarci a qualcuno.
Sì, perché la capacità di stare da soli si acquisisce con il tempo, fin quando non si trasforma in abitudine e in quanto tale, la si può perdere.
Per questo motivo, il mio consiglio è quello di cercare di mantenere sempre la propria autonomia, anche quando si sta in relazione, specialmente se avete faticato tanto ad ottenerla.
Ricordatevi infatti, che questa paura crea dipendenza a livello relazionale e impedisce di condurre una vita felice e produttiva proprio per il timore di restare da soli.
Altri modi per affrontare questa paura includono:
- Tenere un diario dove registrare pensieri, paure, preoccupazioni riguardo allo stare da soli. Questo potrebbe aiutare a capire cosa realmente ci preoccupa.
- Ritagliarsi uno spazio per osservare i pensieri, senza giudicarli, può aiutare a distaccarsene.
- Curare i propri interessi può servire a distrarsi dalla paura e a sperimentare momenti di piacere, pur stando da soli.
- Concentrarsi sugli aspetti positivi della solitudine. Stare da soli può aiutare a riscoprirsi, conoscerci e riconoscerci. Grazie alla solitudine possiamo recuperare le energie perse e ricostruire noi stessi. Quando vale una bella passeggiata da soli o ad un bel film guardato solo in vostra dolce compagnia.
- Chiedere un aiuto professionale. Se sentite di aver bisogno costantemente dell’altro e di stare troppo male da soli, il supporto di uno psicologo psicoterapeuta potrà aiutarvi a sviluppare la capacità di essere autonomi e indipendenti dal punto di vista emotivo. A volte è opportuno chiedere aiuto, per riscoprirsi davvero.
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