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1 Maggio 2022Quando si parla di bambini è facile fare l’associazione a paure e timori e una tra le più diffuse è la paura dei mostri.
Non è raro sentire un bambino terrorizzato da un mostro che può spuntare da sotto il letto o non si sa da dove, non appena si spegne la luce.
È lì, pronto ad apparire, non appena rimarrà da solo senza i genitori.
Quante volte abbiamo pensato che potesse essere una scusa per evitare di restare da solo e quindi un capriccio e quante altre, invece, abbiamo visto che, in effetti, la paura era reale?
Insomma i mostri rappresentano una vera e propria tappa dell’infanzia diciamolo pure e molte volte la paura associata a questi viene minimizzata.
Ma quanto è corretto questo approccio? Cosa si nasconde dietro questi timori? E come affrontarli?
Continuate a leggere se vi interessa approfondire l’argomento.
Indice contenuti
Da dove nasce la paura dei mostri
Spesso questa paura è collegata ad un’altra paura: quella del buio o meglio della notte o ancor più dell’abbandono.
La notte rappresenta il momento in cui ci si sente maggiormente vulnerabili e in preda al pericolo: sarà per questo che i bambini piangono per essere protetti da quel mostro che potrebbe nascondersi sotto il loro letto?
Spesso alla base di questa paura c’è una questione culturale: i libri o anche solo i cartoni animati spesso promuovono l’immaginazione dei bambini sui mostri, poiché mostrano creature strane e che a tratti spaventano.
Il modo in cui si manifesta varia da bambino a bambino: ci sono bambini che ne parlano apertamente, altri che lo fanno capire attraverso un disegno, altri che manifestano il tutto attraverso comportamenti strani o rituali.
Ma a quale età di manifesta?
Ad ogni età la sua paura
In base all’età del bambino abbiamo diverse paure.
Ad esempio nei bambini di 2/3 anni ritroviamo la paura di tutto ciò che non si riesce a comprendere: un bimbo di quest’età se vede la propria madre vestita in modo strano può iniziare a piangere.
Tra i 3-5 anni che i bambini iniziano ad avere paura dei pericoli immaginari o appunto dei mostri.
A questa età sono incapaci di scindere la realtà dalla fantasia ed è proprio la loro immaginazione che spesso fa crescere la paura.
In età scolare le paure tendono a basarsi maggiormente sulla realtà: ad esempio un bambino può aver paura di un temporale o di un incendio.
Dunque, maggiore è la comprensione del mondo e più alta è la probabilità che la paura dei mostri scompaia.
Dunque, la paura dei mostri inizia intorno ai tre anni.
Ma come approcciarsi quando si presenta?
Come gestire la paura dei mostri
Questa paura è sicuramente da prendere in considerazione, perché come abbiamo visto, oltre alla paura della notte, può nascondere dell’abbandono e un bambino che si percepisce abbandonato, difficilmente se lo scorda.
Sicuramente sono da evitare frasi del tipo “i mostri non esistono” o “sono solo tue fantasie”, bensì provate a dire “capisco la tua paura”. Questo legittimerà i suoi sentimenti e si sentirà sicuramente capito.
Noi lo sappiamo che son finte, loro no e poi sono paure irrazionali e cercare di smontarle con il ragionamento servirà a poco.
Assolutamente da evitare di prenderlo in giro con espressioni del tipo “sei una femminuccia”, “rammollito” o cose del genere.
La prima cosa da fare piuttosto è quella di utilizzare con lui un approccio empatico, proprio per fargli capire che gli crediamo e che gli saremo vicini.
Una volta fatto ciò risulta molto utile leggere una fiaba in quanto rappresenta un valido strumento per accompagnare il bimbo nel delicato momento del distacco notturno.
Oppure potete coccolare vostro figlio o fargli un bel bagno rilassante prima di andare a letto.
E’ possibile anche raccontare una storia che possa facilitare il confronto del bambino con i suoi stessi timori e capire che si possono superare, in un’atmosfera fiabesca.
Una strategia molto efficace consiste nel cercare con lui i mostri. Dove sono? Sotto il letto, nell’armadio, dietro il termosifone, dietro altri giocattoli?
Quando non troverà niente molto probabilmente vostro figlio si tranquillizzerà.
Del resto, chi si persuade da solo lo fa prima e meglio.
Potete giocarvi anche la carta dell’ironia, ovvero rendere tutto giocoso: potete per esempio consigliare a vostro figlio di mettere sulla porta una scritta “vietato l’accesso ai mostri”, magari aggiungendo disegni o faccine carine.
Può essere una buona strategia questa per gestire piano piano la loro paura.
Fondamentale, infine, è il monitoraggio dei contenuti cui il bambino ha accesso che includano immagini violente o spaventose, soprattutto prima di andare a dormire.
Se queste strategie risultano inefficaci e queste paure interferiscono in modo consistente nella vita del bambino, nel suo sonno e nel suo comportamento, il suggerimento è di chiedere aiuto ad un professionista.
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