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8 Marzo 2011Addetti ai lavori e curiosi, più o meno, tutti sanno in cosa consiste il comportamento ossessivo o l’essere ossessionati da un’idea. Si tratta di un desiderio fortissimo ed anormale a compiere coattivamente una determinata azione senza potersi difendere dai pensieri che la attivano, ma noi vogliamo essere più curiosi degli altri, vogliamo entrarci dentro al comportamento in questione per conoscerne viscere e funzioni. Ci serviremo dell’ausilio del caso del giovane X afflitto da comportamento ossessivo relativamente al sesso.
Profilo psicologico: maschio, 24 anni, diploma di ragioniere. Carattere timido ed accomodante, aspetto adeguatamente curato. Impiegato in una piccola azienda a conduzione familiare dove fa l’aiuto contabile. Figlio unico, rimasto orfano di madre all’età di tre anni è cresciuto con i nonni paterni con i quali ancora convive. X è sempre stato un solitario, pochi amici e poca vita sociale. Non ha mai avuto una ragazza, ne amicizie femminili; chiede l’aiuto psicoterapeutico, perché da un po’ di tempo è afflitto dall’ansia di non trovare la partner sessuale. Il giovane dichiara di essere fortemente attratto da donne anziane con la dentiera (requisiti inderogabili) alle quali offre una corte spietata fino a convincerle ad andare a letto con lui; quando riceve il consenso si adopera affinché la partner sia completamente soddisfatta dopo di che le toglie la dentiera e, con l’ausilio di essa, può finalmente appagare se stesso auto servendosi. L’ansia che lo affligge, motivo per il quale il giovane chiede l’aiuto, scaturisce dal timore di non trovare più partner disponibili anche perché data l’età c’è l’alto rischio di malattia e di morte. Ponendoci dall’ottica di X, non certo l’ansia in quanto comportamento nevrotico, ma una sana preoccupazione avrebbe ragione di provarla dati i particolari requisiti caratterizzanti le sue partner. Come insinuato nel titolo, però, qui vogliamo capire il senso della sua ossessione e quindi trascuriamo l’ansia.
In pratica che cosa fa X?
Quando il suo appetito sessuale si presenta lo fa suscitando nel giovane il desiderio ossessivo di una figura femminile della terza età. Ciò, sebbene inconsueto, con un po’ di impegno si può anche riuscire a capire, ma quello che più colpisce è l’esigenza di quel particolare uso della dentiera prima di spegnere le candeline della torta! Abbiamo indagato in tal senso (applicato A B C e modello ad 8 punti – vedi articoli sul funzionamento mentale) e cosa è venuto fuori in forma simbolica? E’ venuto fuori che ci troviamo di fronte ad un complesso Edipico non risolto. X ha provato a rimuovere il desiderio incestuoso nei confronti della mamma/nonna – classico della fase edipica – ,ma la rimozione non è riuscita e il desiderio è rimasto attivo riproponendosi coattivamente, però, a livello inconscio, è attivo anche il senso di colpa e relativa paura di castrazione e allora la mente, grazie ad un compromesso raggiunto fra conscio e inconscio, ha escogitato un sistema che consente comunque al soggetto un’attività sessuale: il giovane compie tutto il rituale e poi grazie ad una tassa simbolica – denti che mangiano i genitali – può finalmente incassare il “suo premio”
Scritto da Elisabetta Vellone
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