Un pizzico d’ironia per il benessere delle relazioni
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1 Ottobre 2013Paura di farsela addosso
La paura di correre per il bagno, bloccata dall’imbarazzo rispetto a quello che potrebbero pensare, sentire o anche solo immaginare gli altri.
E’ questo ciò che prova chi soffre della paura di farsela addosso. In questi casi, l’ossessiva preoccupazione rispetto alla possibilità di avvertire l’esigenza di andare in bagno quando non sarà possibile, tende a generare una forte ansia, che porta a somatizzazioni concentrate all’altezza dello stomaco.
Indice contenuti
Le tentate soluzioni della paura di farsela addosso
La persona così, per affrontare il problema, tende a mettere in atto rituali e precauzioni (utilizzare più volte il bagno prima di uscire di casa, fare uso di cibi non irritanti, organizzarsi per conoscere la posizione dei bagni, etc.) e finisce per costruire intorno a sè una gabbia che si trasforma in un nuovo problema, dando vita ad un circolo vizioso che alimenta la situazione problematica.
Più nello specifico, la persona vive in uno stato di perenne allarmismo, si preoccupa di perdere il controllo in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo e, se da un lato, può ritrovarsi a ricorrere all’uso del bagno più e più volte al giorno, cercando di contrastare al tempo stesso la vergogna per quello che potrebbero pensare gli altri, in casi che perdurano da più tempo, il soggetto può arrivare a scegliere la strada dell’evitamento di diverse situazioni sociali. Può infatti risultare complesso o imbarazzante usufruire del bagno (incontri con amici, colleghi, le uscite in luoghi pubblici, ristoranti, cinema), a ridurre o evitare alcuni cibi o bevande, nel corso di situazioni ritenute pericolose (per esempio un appuntamento galante), fino a sviluppare importanti difficoltà negli spostamenti a piedi o in macchina, proprio per l’esigenza di avere l’accesso immediato al bagno.
Una bomba ad orologeria che carica la persona di ansia e di stress e che conduce, inevitabilmente, alla perdita totale del controllo. Il soggetto, inoltre, non riuscendo più a discriminare lo stimolo reale da quello determinato dallo stato ansioso e convivendo con la costante paura di farsela addosso, può arrivare a sperimentare veri e propri attacchi di panico. Solitamente, se non si interviene, il problema può cronicizzarsi e degenerare a livello somatico e, in alcuni casi, generare una sintomatologia ansioso-depressiva.
Un primo passo per intervenire
Se ci si trova in una fase iniziale del disturbo, il suggerimento è di riflettere sul fatto che più si evita, più si ingigantisce il problema, rendendo questo sempre più complicato da affrontare. Rispetto alle precauzioni è importante provare quanto più ad assumersi dei piccoli rischi per evitare la dipendenza da queste, e nello specifico che l’ansia aumenti nel momento in cui non è possibile metterle in atto.
Un intervento studiato ad hoc
Attraverso la psicoterapia breve strategica è possibile intervenire e superare questo problema, mediante un protocollo costruito ad hoc, che aiuta la persona a riacquistare la sicurezza nelle proprie funzioni e a gestire la paura connessa alla perdita del controllo.
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