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Spesso e volentieri sentiamo parlare di narcisismo: nel linguaggio comune, questa parola sembra ricoprire un’accezione diversa da quella che si ha in campo psicologico.
Come vedremo nel corso dell’articolo, le forme di narcisismo possono essere di diverse tipologie.
Ma cosa significa questo termine? E come possiamo fare per riconoscere una persona che soffre di questo disturbo? E che differenze esistono tra un narcisismo patologico e uno sano?
Qui di seguito cercheremo di rispondere ai vari interrogativi che spesso le persone si pongono, cercando di mettere in evidenza la problematica, sotto tutti i punti di vista. Anche quello relazionale.
Cercheremo inoltre di vedere che implicazioni questo può avere all’interno di una coppia, e come è opportuno comportarsi se si ha a che fare con un narcisista overt o covert.
Se volete conoscere la differenza e saperne di più, non vi resta che continuare a leggere.
Indice contenuti
Narcisismo sano e patologico
Iniziamo ovviamente a chiederci quale sia il significato del termine.
Partendo dal presupposto che la componente narcisistica è un tratto della personalità presente in ciascuno di noi, è bene sottolineare che ciò che porta a differenziare il narcisismo inteso come spiccata vanità, da un narcisismo patologico, è l’assenza di empatia. Questa mancanza, infatti, porta chi è patologico a manipolare gli altri e a utilizzarli, solo per avere conferme sulla sua grandiosità.
Possiamo comunque dire che esiste anche un narcisismo sano: se ci pensate, nel linguaggio comune, tutte le persone che si amano e amano ciò che hanno realizzato nella loro vita, sono fondamentalmente narcisiste. Ciò ovviamente non significa che siano dei narcisisti patologici. La persona che soffre di narcisismo patologico sviluppa una vera e propria fissazione per l’immagine che poi rimanda agli altri e sulla base di questa si comporta, anche in termini manipolativi.
Chi presenta invece un narcisismo sano, nutre quella considerazione positiva di se stesso che gli permette di rapportarsi agli altri, senza considerarli come mezzo di gratificazione.
Il narcisista patologico
Insomma, sulla base di quanto detto fin ora, abbiamo da una parte il narcisismo come tratto della personalità, naturale e in un certo senso fisiologico, poiché funzionale alla nostra vita.
E dall’altra una forma più patologica, che può arrivare ad interferire con i nostri rapporti interpersonali e i nostri impegni di vita quotidiana.
Ma quali caratteristiche presenta chi soffre di narcisismo patologico?
In generale, è possibile affermare che la personalità narcisistica è sommariamente caratterizzata da un senso di superiorità, un continuo bisogno di ammirazione della propria immagine e una scarsa empatia che lo rende incapace di riconoscere i sentimenti degli altri e le loro emozioni.
Ed è proprio a causa del suo sentirsi superiore, che porta chi soffre di questo problema a credere di avere il diritto di soddisfare, in tempi immediati, il proprio bisogno di essere superiore, anche al costo di sfruttare i bisogni degli altri, che vengono quindi considerati come secondari.
Narcisismo in amore
Un comportamento come questo, può generare anche delle difficoltà nell’instaurare rapporti sani. Spesso infatti i narcisisti sono percepiti come egoisti e concentrati solo su loro stessi.
I narcisisti hanno infatti una grande difficoltà ad amare: questo perché non riescono ad amare, davvero, nemmeno se stessi. Creano infatti un’immagine di se stessi, idealizzata: un’immagine questa, che in realtà, nasconde una personalità fragile e vulnerabile.
Sono talmente focalizzati su loro stessi, che non riescono a vedere l’altro come una persona a sé, separata, ma solo come un mezzo utile a soddisfare i propri bisogni.
Insomma, l’altro viene considerato in termini strumentali.
La relazione d’amore con un narciso?
In una relazione d’amore, con una personalità narcisistica, si possono identificare tre fasi:
- fase della seduzione, dove chi presenta un disturbo narcisistico di personalità mostra il meglio di sé, o meglio, presta molta attenzione a mostrare un falso sé, recitando e utilizzando le strategie manipolatoria del love bombing. In questa fase l’unico suo come scopo è quello di far innamorare l’altro.
- fase dell’intromissione, dove i due partner formano già una coppia. In questa fase, il narciso fa di tutto per isolare il partner dalla famiglia e dagli affetti più cari, dal lavoro e dagli amici e al contempo lo critica, spesso e volentieri.
- fase della distruzione, dove la personalità patologica emerge con tutta la sua forza. Diventa sempre più violento, anche a livello fisico, ed esigente, mentre il suo partner diventa sempre più insicuro, poiché, a livello verbale, il narcisista, arriva ad alternare momenti di aggressività a quelli di dolcezza.
In uno scenario come questo, di maltrattamenti psicologici, e raramente fisici, il partner non può che sentirsi confuso e sconcertato, fino a perdere completamente le proprie capacità.
Insomma, in amore, chi presenta questo disturbo di personalità, inizialmente, è romantico e attento all’altro, ma dopo questa prima fase di romanticismo, arriva la fase delle critiche. Questo perché si creano le aspettative che il partner soddisfi le sue necessità di ammirazione. Quando questo non avviene, le cose cambiano notevolmente.
Insomma, il partner, per il narciso, è solo un’altra persona da manipolare, per ottenere quello che vuole e se non riesce nel suo intento, ecco che non tarda a seguire la tattica dei sensi di colpa. (Leggi come superare la manipolazione affettiva)
Sensazioni ed emozioni sperimentate
Vivere in relazioni di questo tipo, insomma, non è semplice. Ci si sente sempre soli e abbandonati. I propri bisogni sono sempre secondari.
Difficilmente si può fare affidamento all’altro in situazioni di difficoltà. Il proprio valore e la propria autostima sembrano dipendere solo dal partner, fino a dubitare di se stessi.
Eppure dall’esterno, queste persone sembrano essere il partner ideale! Quello che tutti sognano!
Appaiono dotate di un certo livello intellettuale e sicure di sé. Invece, come accennato prima, nascondono solo un grande vuoto dentro, che cerca a tutti i costi di colmare. Un vuoto che sembra aver radici lontane, poiché sembra derivare dal rapporto avuto con le proprie figure di accudimento, che non sono state in grado di fornire una base sicura, protezione e regole. (Approfondisci le diverse tipologie di legame di attaccamento)
Per questo, una volta divenuto adulto, il narcisista si ritrova a esercitare il suo potere sugli altri, anche sul partner, diventando insensibile di fronte alla sofferenza altrui, poiché mancante di empatia.
Come riconoscere chi soffre di Narcisismo
A questo punto vi starete chiedendo: “come fare per riconoscere una persona narcisista”?
Sicuramente occorre fare attenzione alle caratteristiche di personalità. I soggetti con narcisismo patologico nutrono fantasie di grandiosità e successo illimitato e manifestano un bisogno esibizionistico di ammirazione da parte degli altri.
Ma la caratteristica peculiare del narcisismo patologico è principalmente la mancanza di empatia: per questo motivo credono che le loro esigenze vengano prima di tutto.
Ma vediamo quali altre caratteristiche bisogna considerare per riconoscere una personalità come questa.
- Carisma. Ha un fascino irresistibile, sa come sedurre, ma lo fa solo per incrementare la propria autostima;
- Critica. Ha la tendenza ad essere molto critico nei confronti altrui, rendendo gli altri insicuri;
- Senza empatia. Non riesce a mettersi nei panni degli altri;
- Gioca con i sensi di colpa. Ogni cosa che succede è sempre “colpa” degli altri e mai sua. Il narcisista addossa sempre agli altri la responsabilità per qualsiasi cosa;
- Fa monologhi. Dialogare con un narcisista è impossibile. Parla sempre e solo lui e quando lo fanno gli altri, non sa ascoltare;
- Ama essere al centro dell’attenzione, impressionare e manipolare. Esige di piacere a tutti e fa qualsiasi cosa per raggiungere questo scopo. Usa le persone per ricevere gratificazioni;
- Ha sbalzi di umore. Presenta di solito repentini sbalzi d’umore;
- È invidioso. Prova invidia per i successi degli altri e pensa di essere l’unico, in grado di raggiungere certe cose;
- Non ammette i propri sbagli. Crede che ogni cosa fatta sia perfetta, per questo non tollera critiche.
Diagnosi di disturbo narcisistico di personalità
Coerentemente con quanto appena riportato, i criteri diagnostici del narcisismo patologico, secondo il DSMV, sono i seguenti:
- Senso grandioso d’importanza;
- Fantasie di successo, potere, fascino e bellezza illimitati, o di amore ideale;
- Senso di unicità: crede di essere speciale e unico e di poter essere capito solo da, o di dover frequentare, altre persone speciali o di classe sociale elevata;
- Eccessiva ammirazione;
- Senso di diritto e l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore;
- Sfruttamento dei rapporti interpersonale, cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi;
- Mancanza di empatia;
- Invidia degli altri e crede che gli altri lo invidino;
- Comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntosi;
Narcisista overt e covert
Secondo Cooper (1998) il DSM descrive solo una forma di narcisismo: quello overt, senza fornire una descrizione del narcisismo covert.
Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di narcisista overt e covert?
Cooper (1998) presupponendo l’esistenza di due tipi di narcisismo :
- il narcisista overt è la tipologia di narcisismo con un Sé grandioso;
- il narcisista covert è quella persona caratterizzata invece da sentimenti di vulnerabilità.
A proposito di queste ultime, Cooper afferma (Cooper, Ronningstam, 1992): “Questi individui coltivano la maggior parte delle loro attività narcisistiche in fantasia (la sindrome di Walter Mitty), essendo troppo inibiti per renderle di pubblico dominio.
Può essere che la loro autopresentazione sia carica di vergogna e modestia e possa apparire profondamente empatica, poiché le altre persone erroneamente interpretano il loro timido e preoccupato desiderio di occuparsi di qualcuno come interesse genuino per gli altri. Incapaci di mantenere relazioni personali durevoli, sono segretamente denigratori, invidiosi delle persone che li circondano, e incapaci di trarre soddisfazione dalle proprie realizzazioni, che a volte sono anche considerevoli.
Questi individui arrivano spesso all’attenzione dello psichiatra per un senso di depressione e di morte interiore di cui fanno esperienza in conseguenza del fatto che nulla al mondo riesce a dar loro il brivido della trionfale realizzazione che immaginano sia loro dovuta.”
Il narcisista covert
Insomma, da quanto detto da Cooper, si evince come i narcisisti Covert possono essere quelli “chiusi e vulnerabili”.
Tra gli aspetti che caratterizzano il narcisista Covert e il suo comportamento solito, ritroviamo infatti:
- la timidezza;
- un’apparente empatia;
- il ritiro sociale;
- l’evitamento;
- la vergogna/depressione;
- un’ansia interpersonale.
Anche Wink, si è espresso a proposito di questo secondo “volto” del narcisismo, affermando come un individuo affetto da questa forma di narcisismo, presenti una bassa autostima, più evidente, rispetto al narcisista overt. Secondo Wink, questo tipo di narcisista potrebbe non essere pienamente consapevole della sua mania di grandezza presentandosi, come sensibile e insicuro.
Il narcisista Covert sembra essere dunque esteriormente modesto, mentre segretamente nutre anche lui grandi aspettative per sé stesso.
Il narcisista overt
Da quanto detto, se ne deduce che il narcisista overt viene descritto pienamente dal DSM V come disturbo mentale: il primo volto del narcisismo.
Il narcisista overt è proprio quello caratterizzato da sentimenti di grandiosità ed arroganza. Quello esibizionista, preoccupato costantemente di essere ammirato, tipico del mito greco di narciso.
Wink definisce la presentazione di questo narcisista arrogante, proprio come grandioso/esibizionista.
Oltre ad essere stato il primo a fornire una prova empirica circa la distinzione tra le due forme di narcisismo, Wink ha anche evidenziato come queste due condividano anche alcuni aspetti, come il diritto e lo sfruttamento personale.
Il narcisista Overt è anche conosciuto come il grandioso “Narcisista ignaro” (Gabbard, 1989) per via dei pensieri espansivi che nutre e per l’inconsapevolezza dell’impatto delle sue azioni sugli altri.
Come comportarsi con un narcisista overt
Una volta che abbiamo capito che esistono diverse forme di narcisismo, vi starete chiedendo come occorre comportarsi con un narcisista overt, per esempio? Se ci offende, come dobbiamo comportarci, essendo arrogante?
Qui di seguito cercheremo di presentare alcuni consigli utili a tal proposito.
Imparate ad avere piena consapevolezza dei vostri sentimenti ed a ignorare
Se il narcisista in questione, vi offende, con disprezzo, occorre che reagiate intelligentemente e con assertività. Non occorre, insomma, dare troppa importanza al disprezzo di questi individui. Come abbiamo visto, infatti, questo fa parte della loro personalità, al fine di mantenere integra la loro immagine grandiosa.
Non ripagate con la stessa moneta
Non ha senso ripagarli con la stessa moneta, non rispondete con gli stessi toni: questo potrebbe solo peggiorare la situazione.
Quando cercano di denigrarvi o di farvi passare come quelli immaturi, rispondete semplicemente con la calma. Questo è segno di un’alta intelligenza emotiva e di un’alta capacità assertiva.
Provate per esempio, a riflettere ad alta voce sulle critiche ricevute: questo non potrà che destabilizzare il narcisista.
Come comportarsi con un narcisista covert
In questo caso la comunicazione può rappresentare l’elemento fondamentale, per approcciarsi con successo a questa forma di narcisismo.
Attraverso, per esempio una meta comunicazione, ovvero annunciando ciò che si sta per dire.
Si possono inoltre utilizzare delle contro domande come risposte alle loro domande.
Questo fare comunicativo potrebbe essere utile per approcciare con un narcisista come questo, apparentemente timido e abile nel nascondere i suoi tratti narcisistici, per stimolare le sue emozioni più profonde, in modo piacevole.
Si può poter anche far uso di storytelling rigenerante: ovvero potete presentare dei messaggi come fossero delle storie già avvenute, per suscitare un loro interesse e annientare un qualsiasi tentativo di manipolazione. Ovviamente nel racconto della storia, deve essere presente anche il narcisista stesso.
Come lasciare un narcisista
Siete in una relazione con un narcisista e volete liberarvi di questa situazione tossica, ma non sapete come fare?
Iniziamo col dire che, per lasciare un narcisista, sono fondamentali tre cose:
- Riconoscere che pur essendo le vittime, si è comunque parte del gioco. Se riuscite a restare in una relazione di questo tipo, molto probabilmente anche voi siete emotivamente immaturi.
Forse avete uno stile di personalità dipendente o masochistico e questo probabilmente vi porta ad accettare di avere accanto un narcisista. Magari credete di poterlo cambiare. Ma l’unica cosa che dovete fare è convincervi che la vostra relazione è quella che è ora, e non quello che era all’inizio. Non quello che voi credete che sia.
Evitare di proiettare su di lui/lei l’immagine dell’uomo o della donna perfetta. Anche quando vi dirà di essere cambiata/o. - Intraprendete un percorso di sostegno psicologico, proprio per riuscire a prendere piena consapevolezza di quanto detto poc’anzi e per raggiungere una vostra maturazione psicologica e affettiva. Ciò vi consentirà di evitare di ricadere in certi schemi, in futuro. Schemi relazioni distorti su cui occorre lavorare insieme ad un professionista psicologo psicoterapeuta.
- Distaccatevene completamente: smettete di avere contatti di qualsiasi forma con il vostro partner narcisista, altrimenti la ferita che state cercando di chiudere, non guarirà mai. Va evitato qualsiasi tipo di contatto: via internet, whatsapp o vis a vis. Più sarete lontani, più riuscirete ad elaborare il vostro dolore. Anche in questo caso, sarà utile avere un supporto psicologico, perché all’inizio sarete confusi e fragili.
Un consiglio per allontanarvi con maggiore facilità?
Concentratevi sulla persona con cui avete avuto a che fare e non sull’immagine che avete creato.
Un’immagine che ha utilizzato solo per attirarvi. Se vorrete, sarà la stessa, di cui potrete beneficiare, per liberarvene.
Insomma, solo ritrovando voi stessi e allontanandovi dal narcisista, potrete riuscire a riemergere. Più consapevoli e sicuramente più rinnovati di prima.
Riferimenti
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