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A quanti di voi è capitato al lavoro, come anche nella vita, di avere a che fare con persone egocentriche, che sopravvalutavano le proprie competenze e che pensavano solo a se stesse? Persone molto sicure di sé, carismatiche e che amano stare al centro dell’attenzione? Sicuramente tante volte, vero?
Parliamo di persone che credono che il mondo giri intorno a loro e che vedono l’altro solo in funzione dei propri bisogni.
Sicuramente da questa piccola descrizione avrete capito che ci riferiamo a una personalità narcisistica.
Spesso capita di avere a che fare con un impiegato narcisista in azienda o addirittura con un datore di lavoro narcisista e di dover trovare delle soluzioni per gestirli.
Sicuramente non è facile, perché parliamo di una personalità complessa e per niente semplice.
Per questo, qui di seguito, proverò a darti dei suggerimenti in merito a cosa occorre fare se siamo leader o datori di lavoro a capo di un’azienda e dobbiamo gestire un impiegato narcisista.
Continua a leggere qui di seguito.
Indice contenuti
Cosa vuol dire avere a che fare un narcisista in azienda
Che persona è il narcisista?
Proviamo a capire cosa significa avere a che fare con un dipendente narcisista in azienda.
Ovvero, come si comporta? Che caratteristiche presenta?
Sicuramente, parliamo di un impiegato che rifiuta di accettare feedback e che vuole avere sempre ragione o l’ultima parola, anche se di fronte ha un superiore.
Un impiegato narcisista è colui che monopolizza la conversazione e che vorrebbe ricevere trattamenti speciali solo perché ritiene di essere unico e speciale.
Che caratteristiche ha il narcisista?
Ma vediamo altre caratteristiche tipiche di questo profilo proprio per capire con chi abbiamo a che fare.
Solitamente, un dipendente narcisista in azienda presenta:
- un esagerato senso di auto-importanza;
- un senso di diritto;
- un costante bisogno di eccessiva ammirazione;
- l’aspettativa di essere riconosciuto come superiore senza risultati che indichino la necessità di tale riconoscimento;
- un’esagerata ammirazione per i suoi risultati, abilità e talenti;
- una preoccupazione/ossessione per il successo, il potere, la bellezza, la brillantezza;
- un senso di superiorità che lo porta a desiderare o accettare solo persone che vede come altrettanto speciali;
- la tendenza a sminuire chi percepisce inferiore;
- l’incapacità di riconoscere i sentimenti e i bisogni degli altri;
- invidia degli altri e crede anche che gli altri lo invidino;
- un comportamento arrogante;
- la convinzione di meritare il meglio di tutto.
Inoltre, di fronte a una critica avanzata dal datore di lavoro, un dipendente narcisista può:
- diventare irritato, arrabbiato o emotivamente angosciato;
- non essere in grado di regolare le sue emozioni e lottare per tollerare situazioni stressanti;
- reagire con rabbia e poi dirigere tale rabbia verso gli altri, dimostrando la propria superiorità;
- avere frequenti conflitti interpersonali, specialmente con gli individui che forniscono il feedback percepito come critica.
Va da sé che tali dipendenti possono essere difficili da gestire e possono rappresentare un elemento tossico all’interno dell’azienda, anche se non se ne rendono conto.
Punti deboli del comportamento narcisistico per l’azienda
Il rapporto come le emozioni
Il comportamento narcisistico viene definito egosintonico, ovvero in sintonia (invece che in contrasto) con il proprio Io, poiché il narcisista considera il suo comportamento come legittimo; questo significa che non è consapevole dell’impatto che tale comportamento può avere su chi sta intorno.
Un comportamento che, dunque, manca di una capacità fondamentale: l’empatia. Queste persone, infatti, sono incapaci di riconoscere le proprie emozioni e i bisogni dell’altro.
Come ben sappiamo, l’empatia è una delle capacità fondamentali che deve esserci all’interno di un contesto lavorativo, oltre che interpersonale.
Un dipendente narcisista in azienda è dunque immaturo dal punto di vista emotivo e, dal momento che non riesce a riconoscere i bisogni altrui, si comporterà in maniera infantile, il che non può che impattare sulla produttività dell’azienda.
La reazione alle critiche
Anche il rapporto con le critiche è complicato, poiché non sa accettarle, nemmeno quelle costruttive.
Eppure sappiamo che queste sono fondamentali se si vuole migliorare e se si vuole collaborare affinché un’azienda possa progredire.
Insomma, bisogna sapere tutto questo se ci si vuole rapportare con un narcisista in azienda, il quale tende ad avere anche una comunicazione manipolativa e a rigirare la discussione sempre e solo dalla sua parte.
Anche questo aspetto è fondamentale perché sappiamo che in un’azienda è importante costruire rapporti di fiducia per perseguire gli obiettivi di squadra.
Il rapporto con le responsabilità
Infine, è doveroso citare la de-responsabilizzazione di queste persone che raramente accettano di aver sbagliato e quindi chiedono scusa.
Questo può portare ad avere dei problemi con il resto dei membri di un team, sui quali spesso scaricano tutte le colpe dei propri errori.
Come comportarsi con un dipendete narcisista?
Cosa può fare un datore di lavoro
A questo punto sorge in modo spontaneo una domanda: come occorre rapportarsi a un dipendente narcisista se si è dei superiori o comunque dei datori di lavoro?
Forse qualcuno starà pensando che sia più facile sbarazzarsene quanto prima, eppure possono essere messi in atto piccoli accorgimenti prima di prendere in considerazione una decisione così drastica.
Vediamoli qui di seguito:
- Lavora sull’empatia che è imprescindibile per lavorare in team. È importante considerare che dietro a un’arroganza e tanta spavalderia di un dipendente narcisista sul posto di lavoro c’è un bambino ferito. La richiesta di un riconoscimento speciale coincide infatti con una richiesta di attenzioni.
- Sviluppa la consapevolezza: Parlare e fare le giuste domande per abbassare le difese e aprire la porta al dialogo e alla consapevolezza. Se, per esempio, il vostro dipendente si lamenta del fatto che le altre persone non lo rispettano, provate ad avanzare domande del tipo “come mai queste persone hanno tale reazione nei tuoi confronti?” oppure “ho notato che alcuni credono tu sia arrogante, secondo te per quale motivo?”. Domande di questo tipo possono aiutare il dipendente a ragionare sui propri comportamenti , senza che si senta attaccato.
- Riconosci le buone qualità: il dipendente narcisista, poiché il resto dei dipendenti, ha le sue qualità, quindi perché non ricordargliele? Questo significa saper comunicare in maniera assertiva, evitando una comunicazione aggressiva. Un dipendente narcisista ha bisogno di sentirsi considerato, ammirato e se lo fa un datore di lavoro, la soddisfazione sarà doppia. Non esitate a dire che ha fatto un buon lavoro se lo pensate davvero.
In aggiunta ai precedenti ecco ulteriori suggerimenti:
- Vuole accendere una discussione? Ignoralo e non reagire, anche se è offensivo.
- Evita di prendere l’attacco sul personale: agiscono così in virtù del loro disturbo e non c’è nulla di personale nelle loro parole.
- Fai attenzione ai tentativi di “gaslighting“, ovvero ai tentativi di farvi dubitare delle tue percezioni.
- Stabilisci un buon contatto visivo e parla con sicurezza, ma non in modo aggressivo; abbiamo visto che questo porta a peggiorare la situazione.
- Evita di chiedergli di mettersi nei tuoi panni per vedere il suo punto di vista. Non è in grado!
- Evita di richiamarlo davanti ad altre persone: per qualsiasi appunto, fallo sempre in privato; non accetterebbe di essere richiamato davanti agli altri e fare così una brutta figura.
- Evita di fare commenti che potrebbero interferire con l’immagine che il narcisista ha di sé; dunque, fai attenzione alle parole che utilizzi.
- Evita di offrire alcuna intimità personale – i narcisisti non lo apprezzano.
Come aiutare un narcisista ad assumere un comportamento diverso
Tra gli altri suggerimenti utili che si possono mettere in pratica è utile:
- Dare l’esempio. Prima di concentrarci sul comportamento dell’altro, guardiamo al nostro approccio verso il dipendente narcisista. Siamo sicuri di non commettere errori? Un’autoriflessione è fondamentale, poiché può fungere da buon esempio e avere un impatto sul comportamento altrui.
- Definire in modo chiaro gli obiettivi di cambiamento. Importante è capire cosa vogliamo ottenere parlando degli obiettivi della nostra azienda al dipendente narcisista, facendo leva su quelle aree in cui risulta essere carente. Cosa deve cambiare affinché abbia successo? In tal senso, bisogna essere chiari e concreti: è importante concentrarsi su ciò che deve cambiare, ma sempre con assertività. Il dipendente deve avere chiaro che non può ricevere trattamenti speciali, poiché questo può avere ripercussioni su tutto il team che invece deve essere allineato.
- Mantenere chiare le regole e le aspettative se vogliamo che il dipendente narcisista dia il meglio di sé a lavoro.
- Ricordare il proprio ruolo di supervisore o leader. Il tuo compito è supportare la missione e gli obiettivi da raggiungere. Rimani concentrato sul supporto dei tuoi dipendenti con l’obiettivo chiave di raggiungere gli obiettivi dell’azienda, non gli obiettivi personali dei singoli dipendenti.
Se il dipendente non è in grado di collaborare secondo questi principi, forse è il caso di allontanarlo. È giusto essere empatici e comprensivi, ma se a lungo andare tutto questo ha conseguenze a tutti i livelli, bisogna anche prendere decisioni drastiche come questa.
Per quanto il datore di lavoro cerchi di gestire tale situazione, è giusto che tenga anche in considerazione l’interesse della propria azienda.
Se nonostante tutto questo non riesce ad avere risposte adeguate da parte dei suoi dipendenti, ha tutto il diritto di allontanarli.
Riflessioni conclusive
Come abbiamo visto finora, avere un dipendente narcisista in azienda sicuramente è un problema, soprattutto se non si riesce a gestirlo.
I narcisisti, infatti, tendono a sminuire il valore degli altri per appagare il loro ego e amano circondarsi di persone che gli diano essenzialmente ciò che cercano.
Più che perseguire gli interessi dell’azienda, tendono a seguire i propri, anche quando ciò li porta a oltrepassare i limiti e a manipolare l’interlocutore.
Proprio in virtù di tutto questo, ho cercato di fornire delle indicazioni specifiche per il datore di lavoro, affinché possa imparare a gestire questa personalità che bisogna capire, comprendere e mai mettere sulla difensiva.
Volendo ricapitolare quanto detto fin qui, ricorda che:
- Ogni tuo cedimento, ogni tuo senso di colpa sarà la sua arma per colpirti e farti risultare colpevole di errori o sbagli che lui stesso ha compiuto.
- Evita di dare troppe informazioni personali a questo genere di dipendenti, poiché è importante attenersi a comunicazioni inerenti all’azienda stessa.
- Non cedere alle provocazioni di un dipendente narcisista, e se puoi avanza complimenti più che osservazioni; questo fa bene al loro ego e quindi indirettamente anche al benessere dell’azienda.
Ricorda che hai a che fare con una persona complessa, quindi è necessario tenere alta la guardia e allontanarlo o trasferitelo se è il caso.
Come abbiamo visto, un singolo dipendente può avere un grande impatto sull’intera azienda.
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