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Ciascuno di noi avrà sentito parlare, almeno una volta nella sua vita e almeno di sfuggita, di narcisismo o disturbo narcisistico di personalità.
Nella società attuale, grazie ai ritmi di vita frenetici che si tengono è infatti sempre più facile sentir parlare di “narcisismo”.
La maggior parte di noi inoltre presume che le persone celebri abbiano stili di vita e atteggiamenti maggiormente tendenti al narcisismo rispetto alla normalità.
Si tratta di una verità o di un mero luogo comune?
Andiamo ad analizzare tutti i punti di questo aspetto in maniera più dettagliata e precisa, a partire dal chiederci cosa sia il narcisismo.
Indice contenuti
Cosa si intende per narcisismo?
Il termine narcisismo deriva dalla mitologia, dal personaggio di origine greca creato da Ovidio nelle Metamorfosi
Si narra di un giovane di una bellezza straordinaria e di una vanità fuori dal comune, figlio del dio Cefiso e della ninfa Liriopo, tutto avvolto in sè stesso al punto tale da rifuggire il mondo e l’amore per chiunque non fosse lui.
Accadde che la ninfa Eco si innamorò di lui perdutamente, ma fu indegnamente scacciata, al punto tale da consumarsi di dolore giorno dopo giorno, vagando per le valli fino a che di lei non rimase che la voce.
La dea Nemesi, commossa dal destino della fanciulla e decisa a punire la superbia del giovane, lo condannò ad un amore impossibile: quello per la propria immagine vista, per la prima volta, riflessa nell’acqua di uno stagno.
Narciso se ne innamorò a tal punto da voler in tutti modi ricongiungersi con essa, buttandosi nello stagno, annegandovi.
Al suo posto nascerà un fiore che prenderà il suo nome.
Non a caso la parola deriva dal greco narkè, ossia sopore, stupore, a voler indicare una sorta di fissità che può rivelarsi estremamente pericolosa (così come il racconto di Ovidio vuole insegnare).
Il termine narcisismo fa riferimento ad un fenomeno che si caratterizza per:
- il totale e pieno amore verso se stesso;
- il rifiuto e disinteresse;
- la mancanza di empatia;
- il disprezzo e lo sfruttamento degli altri, con eccessi di vanità, assertività, individualismo, buona autostima e ambizione.
Narcisismo secondo Freud
Come abbiamo visto, al termine “narcisismo” o “narcisista” si attribuisce una valenza estremamente negativa che va a connotare soggetti caratterizzati da atteggiamenti fortemente egocentrici, ai limiti dell’eccesso, privi di empatia e di interesse per altri.
Con lo sviluppo della psicoanalisi il narcisismo assume un ruolo centrale nello studio della soggettività umana e, da Freud in poi, tutti gli studi condotti sull’argomento si prefissano l’obiettivo di stabilire le sue possibili evoluzioni in senso sano e patologico.
In un secondo momento, Freud ridefinisce il narcisismo come fase intermedia dell’evoluzione sessuale da collocare tra l’autoerotismo e l’amore oggettuale, tesi che riprenderà nel 1914 nel saggio Introduzione al narcisismo, il vero nodo di svolta della sua teorizzazione che apre la strada ad altre connotazioni dell’Io quali l’amore di sé, la scelta sessuale, l’idealizzazione, la sublimazione, la pulsione di morte.
Poste queste nuove premesse, il narcisismo viene presentato come “una forma d’investimento pulsionale necessario alla vita soggettiva, non più dunque come una condizione psicopatologica ma come un dato “strutturale” all’origine della formazione dell’Io: “[…] un completamento libidico dell’egoismo della pulsione di autoconservazione”. (Freud, 1912)
Qui Freud dà una maggiore specificazione del narcisismo, asserendo che le pulsioni sessuali che all’inizio si rivelano in modo disorganico e confusionario si connettono completamente al primo oggetto d’amore, l’Io, che va a connotarsi in prima analisi come un “Io corporeo”.
Forme di narcisismo
Andando avanti con le sue teorizzazioni, Freud distingue due forme di narcisismo:
- Il narcisismo primario è connesso a una prima fase della crescita dell’uomo non ancora in grado di discernere tra sé e l’altro, “una sorte di amore, che, più che di se stesso, può essere definito con se stesso” (Semi, 2000).
- Il narcisismo secondario, invece, è una vera e propria condizione psichica che si manifesta più tardi e che comporta l’impiego della pulsione sessuale nei confronti di un oggetto esterno che, nel contempo, viene percepito “come il proprio io”.
Il narcisista, facendo un paragone molto valido con la dipendenza da alcool, può essere definito come l’equivalente mentale di un alcolizzato: come quest’ultimo risulta insaziabile, impronta tutta la sua vita ad ottenere piacevoli spicchi di attenzione che incorpora in un’immagine coerente, benché parziale, di se stesso e che usa per regolare le sue fluttuazioni di autostima.
Cosa si intende con Falso Sé?
Il narcisista necessita costantemente e in maniera quasi vitale di suscitare l’interesse per la propria persona negli altri e, per questo motivo, proietta sugli altri una versione plagiata e fittizia di se stesso, nota in psicologia come Falso Sé.
Tutto ciò che il narcisista non è, ma che vuole essere e vuole far credere di essere: onnisciente, onnipotente, affascinante, intelligente, ricco, ben collegato con il tutto che lo circonda.
Il narcisista non è realmente interessato alla pubblicità o alla fama. I soldi, gli apprezzamenti, una critica favorevole, le prime pagine sui giornali, sono tutti elementi che egli converte in “offerta narcisistica”.
La cosa che più lo preoccupa sono le reazioni alla sua fama: è ossessionato dall’idea che le persone possono avere di lui, da come lo osservano, lo notano, parlano di lui. Tutto ciò lo fa sentire importante, gli fa sentire che esiste.
Narcisismo nelle celebrità
Ma veniamo al punto cruciale della questione: esiste realmente una correlazione tra narcisismo e celebrità?
Fino a poco tempo fa non avevamo alcun tipo di studio che permettesse di dimostrare la correlazione presunta tra narcisismo e celebrità.
Oggi, invece, il dottor Drew Pinsky, psicologo, nel suo programma radiofonico ricco di celebrità, ha chiesto loro di sottoporsi ad un test che prende il nome di “inventario della personalità narcisistica”.
Le celebrità che si sono sottoposte al test hanno raggiunto un risultato di 17,84, risultando che il narcisismo nelle celebrità è 18 volte più frequente che nelle persone comuni.
È risultato inoltre che le donne famose hanno ottenuto un punteggio molto più alto rispetto agli uomini.
Le celebrità che hanno un talento particolare, come ad esempio i musicisti, hanno segnato un punteggio che si colloca nella fascia bassa di questo test sul narcisismo; contrariamente, quelle che non hanno delle abilità reali, hanno totalizzato punteggi molto alti.
Questo vuol dire che la maggior parte delle star che innalziamo ad idoli o che, in una certa misura aspirano ad esserlo, hanno veri e propri disturbi di personalità.
“Il narcisismo non riguarda l’amore per se stessi. È un tratto clinico che smentisce un profondo senso di vuoto, bassa autostima, distacco emotivo, disgusto per se stessi, problemi estremi con l’intimità”
(Dott. Drew, 2006).
Ma cosa c’è dietro?
L’attore Gene Wilder ha teorizzato che tutti gli attori che presentano tratti narcisisti hanno alle spalle situazioni familiari disfunzionali, nelle quali devono assumere una grande varietà di ruoli per attirare l’attenzione dei loro genitori.
Wilder ha sostenuto che, man mano che il bambino amplia la sua cerchia sociale al di là dell’ambiente familiare, continua a interpretare ruoli per guadagnare l’attenzione degli altri.
Ovviamente tutto questo può essere un ottimo terreno per lo sviluppo del narcisismo.
Celebrità con disturbi narcisistici
Tra le altre celebrità che raccolgono in sé tutti i caratteri del disturbo narcisistico di personalità, abbiamo anche:
Paris Hilton, nota attrice e cantante, è famosa per aver desiderato l’attenzione dei paparazzi e per aver mostrato pubblicamente i suoi modi egocentrici nei vari reality show.
O ancora Lady Gaga, una delle star più note e famose del mondo della musica e del cinema, si accerta di creare onde di fan che chiama “piccoli mostri” come a volersi porre come un essere supremo rispetto a loro.
Justin Bieber, cantante pop, idolo dei giovani, è più famoso per il suo andare in giro senza maglietta che per il suo canto.
Ma che ricadute può avere tutto questo?
Effetti del narcisismo nelle celebrità
Non possono che prospettarsi degli scenari negativi da questi tipi di comportamenti, come si può ben immaginare.
L’estrema auto-adulazione può rendere difficile il fatto di poter rivolgere l’attenzione verso altre persone, incluse le altre celebrità. Ai narcisisti, infatti, piace dominare nelle relazioni sociali, ma di fronte ad una relazione con altre star, le opportunità di prevalere sono praticamente inesistenti!
Questo tipo di modello assunto dalle celebrità rischia inoltre di essere messo in atto come una sorta di culto anche da molti fan che, inizialmente, sono attratti dalle celebrità per motivi economici.
Conclusioni
Dal quadro tracciato emerge chiaramente la presenza di una correlazione tra celebrità e narcisismo, dovuta al tipo di vita condotta, da un substrato familiare particolare, da insicurezze psicologiche di fondo che si tramutano in mania di grandezza.
Ovviamente, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio!
La vita delle celebrità è continuamente sotto i riflettori e, di conseguenza, posta all’attenzione di tutti.
Ma anche nella vita reale, nella vita di tutti i giorni, non mancano i casi di persone con disturbi narcisistici di personalità che, talvolta, sfociano anche in atti di pura follia!
In tal senso è opportuno che anche i personaggi famosi, i vip, oggi anche gli influencer, valutino la possibilità di rivolgersi alla figura di un professionista psicologo psicoterapeuta che li aiuti a gestire le problematiche personali amplificate dall’avere una vita di successo.
Approfondimenti
- Are celebrity-worshipers more prone to narcissism? A brief report
- The Narcissist’s Addiction to Fame and Celebrity
- The Narcissism and Grandiosity of Celebrities
- Famous Narcissists: Depression Alliance’s Top 8
- Famous People with Narcissistic Personality Disorder
- 9 Of The Most Narcissistic Celebrities
- Narcissistic Celebrities
- This just in: celebrities are narcissistic
- Eve Caligar, Otto F. Kernberg, John F. Clarkin, Patologie della personalità di alto livello, Cortina Raffaello Editore, 2012
- Freud S. (1910) Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci, OSF 6, Boringhieri.
- Freud S. (1910) Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia descritto autobiograficamente. (Caso clinico del presidente Schreber), OSF 6, Boringhieri.
- Freud S. (1912) Totem e tabù, OSF 7, Boringhieri.
- Heinz Kohut, Potere, coraggio e narcisismo. Psicologia e scienze umane, Astrolabio Ubaldini Editore, 1986
- Freud S. (1914) Introduzione al narcisismo, OSF 7, Boringhieri.
- Maltby, J., Houran, J., & McCutcheon, L. E. (2003). A clinical interpretation of attitudes and behaviors associated with celebrity worship. Journal of Nervous and Mental Disease, 191(1), 25-29.
- Maltby, J., McCutcheon, L. E., Ashe, D. D., & Houran, J. (2001). The selfreported psychological well-being of celebrity worshippers. North American Journal of Psychology, 3, 441-452.
- Morf, C. C., & Rhodewalt, F. (1993). Narcissism and self-evaluation maintenance: Explorations in object relations. Personality and Social Psychology Bulletin, 19, 668-676.
- Raskin, R., Novacek, J., & Hogan, R. (1991). Narcissistic self-esteem management. Journal of Personality and Social Psychology, 60, 911-918.
- Rosenhan D. L., & Seligman, M. E. P. (1989). Abnormal psychology (2nd ed.). New York: Norton.
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