Introduzione alla Psicologia Paradossale
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Soffrire di attacchi di panico è abbastanza semplice ed esistono alcuni comportamenti cardine che, se messi in pratica in modo continuativo e costante, potranno contribuire allo sviluppo di questo problema fino a farne aumentare la frequenza.
La prima cosa da fare per iniziare a soffrire di panico è individuare uno o più “oggetti” fobici, ovvero una o più situazioni nelle quali desideriamo che si manifesti l’attacco di panico.
Potrebbe essere ad esempio un posto affollato o all’aperto (autostrada, piazza, etc.), un posto al chiuso (metro, ascensore, aeroplano, etc.).
Indice contenuti
4 “strategie” efficaci per crearsi un attacco di panico
Una volta individuato il contesto al quale associare le crisi di panico, diventa necessario mettere in atto, in modo reiterato, alcuni comportamenti che contribuiranno all’insorgenza e al mantenimento del problema.
DI seguito 4 strategie utili a creare un attacco di panico. Scopri quali stai già mettendo in atto e prova ad aggiungere le altre per iniziare a sviluppare un disturbo da attacchi di panico:
1) L’evitamento: è il primo comportamento che se ripetuto nel tempo determina l’insorgere degli attacchi di panico. Prima di tutto indispensabile iniziare ad evitare le situazioni che abbiamo individuato e nelle quali vogliamo che si manifesti l’attacco di panico. Ad esempio, evitare di prendere la metro, evitare di andare in autostrada, evitare di prendere l’ascensore, evitare di relazionarsi agli altri, etc.. Mettere in atto un sistematico evitamento, dunque, può sicuramente contribuire a rendere ciò che ci fa paura, ancora più pauroso e ad aumentare il nostro livello di ansia quando siamo in presenza di quella determinata situazione.
“Strategia” #1: scappare, scappare, scappare
2) Chiedere aiuto: un’altra “strategia” per chi desidera cominciare a soffrire di attacchi di panico. Fondamentalmente consiste nel chiedere aiuto nel momento in cui ci troviamo all’interno di quei contesti che abbiamo individuato come ansiogene. L’aiuto degli altri potrà infatti renderci più incapaci di affrontare le situazioni che più temiamo e creerà una vera e propria forma di “dipendenza” che alimenterà sensazioni quali frustrazione e angoscia al solo pensiero di affrontarle da soli.
“Strategia” #2: Aggrapparsi totalmente agli altri!
3) Usare precauzioni: altra “strategia” che se messa in pratica potrà contribuire ad alimentare le crisi di panico, consiste nell’utilizzare delle “precauzioni”, prima di affrontare le situazioni che ci mettono ansia. Ad esempio, abituarsi a portare sempre con sé un ansiolitico, camminare sempre con le chewingum in modo da utilizzarle al bisogno, fare il controllo delle “basi sicure” (presenza di ospedali nelle vicinanze, linee telefoniche libere, avere un mezzo vicino da utilizzare nel caso di fuga, etc.). Anche qui, per fare aumentare la vostra ansia, è importante mettere sistematicamente in pratica le vostre precauzioni. Come per la richiesta d’aiuto, finirete per sviluppare un forte legame di dipendenza da queste precauzioni, al punto tale da sentirvi “mancare” in loro assenza o in presenza di un imprevisto.
Non avendo più a disposizione il “paracadute”, sentirete quindi l’ansia aumentare.
“Strategia” #3: Utilizzare i paracadute a più non posso.
4) Cercare di controllare tutto: il controllo è risaputo, più si cerca di averlo, più si perde. Di conseguenza, un’utilissima “strategia” per perdere il controllo ed iniziare a provare una forte ansia, consiste nel cercare di controllare tutto e tutti. Più cercherete di controllare, più finirete per perderlo, sviluppando una fortissima ansia. Ad esempio, provate a controllare ogni minimo cambiamento del vostro battito cardiaco, noterete come, inevitabilmente, questo si alteri.
“Strategia” #4: Controllare l’incontrollabile!
Sono questi i principali comportamenti che, se messi in pratica per un lungo periodo di tempo, potranno contribuire a creare e ad alimentare il circolo vizioso del panico.
Davide Algeri
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Approfondimento
- Nardone G., Oltre il limiti della paura.
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