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24 Agosto 2017Avete mai provato ad utilizzare la masturbazione per distrarvi dai problemi o da pensieri angoscianti, ossessivi o depressivi? Magari eravate annoiati, arrabbiati con qualcuno o in ansia e per non pensarci siete ricorsi all’autoerotismo. Lì per lì la cosa vi ha generato piacere, ma ecco che subito dopo aver raggiunto il fatidico orgasmo, all’improvviso, vi siete sentiti in colpa.
Questo stato di cose spesso si verifica in chi, si è abituato per lunghi periodi, generalmente in fase adolescenziale, ad utilizzare la masturbazione come “tentata soluzione” per calmare o anestetizzare forti emozioni (noia, depressione, ansia, profonda tristezza).
In generale l’autoerotismo rappresenta un importante spazio di intimità individuale che, a differenza di quanto molti pensano, nulla toglie alla qualità del rapporto di coppia. Al contrario la masturbazione può invece favorire il processo di consapevolezza e conoscenza del proprio corpo, migliorando e facilitando il rapporto sessuale grazie all’utilizzo delle fantasie sessuali. (Leggi l’articolo che spiega cosa sono le fantasie sessuali e la differenza con la realtà)
Indice contenuti
Come distinguere un autoerotismo sano da una disfunzione sessuale
A volte, la masturbazione maschile può diventare un vero e proprio problema nella misura in cui rappresenta un modo per rassicurarsi dai problemi personali, un rifugio dai pensieri negativi e dalla noia, un modo per sfogare o “anestetizzare” le forti emozioni (ansia, rabbia, etc). In questi casi si può creare una dipendenza sessuale e arrivare a perdere il senso dell’autoerotismo, inteso come spazio di intimità. E ancora, ciò che inizialmente rappresentava una soluzione, ripetuta nel tempo, si trasforma nel problema stesso. Il comportamento si trasforma così in disfunzione sessuale nascondendo il bisogno ossessivo compulsivo e incontrollato di masturbarsi, anche più volte al giorno, fino a generare una dipendenza da pornografia o da masturbazione.
In generale si ha un problema di masturbazione compulsiva quando questa interferisce con la propria vita sociale generando veri e propri problemi nel rapporto di coppia, al lavoro, con i propri interessi e spazi personali e in alcuni casi anche con legge (approfondisci l’articolo sull’esibizionismo sessuale).
La masturbazione compulsiva riguarda entrambi i sessi e spesso chi ne è colpito può soffrire di ansia sociale, presentare insuccessi a livello scolastico o ancora avere problemi di tossicodipendenza.
Nella masturbazione compulsiva spesso in seguito al raggiungimento dell’orgasmo sopraggiunge il senso di colpa. Questo nasce dalla sensazione di aver perso il controllo e di non essere riusciti a fare a meno del comportamento masturbatorio come valvola di sfogo.
Queste persone quindi si masturbano ogni giorno e passano diverse ore a guardare siti con materiale pornografico (free porn, porn tube), pur di non affrontare i problemi e le difficoltà.
Conseguenze della masturbazione compulsiva
L’eccessivo utilizzo di autoerotismo può comportare una riduzione del desiderio sessuale, disfunzione erettile (calo di erezione) e anorgasmia (a differenza dell’autoerotismo sano, dove tutto rimane).
Inoltre può capitare a volte di preferire la masturbazione al rapporto sessuale col partner, trasformando così il “piacere” in “dovere”
Per contrastare la dipendenza spesso si cerca di controllare il comportamento o inibire la pulsione, finendo per perdere il controllo e cedere alla tentazione. Difficilmente, infatti, la persona riesce a farne a meno (spesso fatica a stare per più di 24 ore senza praticarla). E’ così che in alcuni casi si rassegna e si convince di non avere più il controllo delle proprie pulsioni.
Il trattamento della masturbazione compulsiva
Per uscire da questo problema bisogna fare a meno della masturbazione?
Assolutamente no! La masturbazione è qualcosa di sano e utile al nostro sviluppo sessuale nella misura in cui viene praticata con il solo intento di provare piacere. E’ nel momento in cui viene utilizzata come “via di fuga,” che rischia di diventare un problema, in quanto acquisisce la funzione del “non pensare”.
In questi casi è opportuno sostituire questa “valvola di sfogo” con strategie più utili per superare i problemi e gestire le emozioni. Non bisogna comunque puntare ad eliminare l’autoerotismo, quanto piuttosto trasformarlo in qualcosa di sano e consapevole.
Altra cosa molto utile da fare è provare a cercare dei piaceri alternativi, ovvero delle attività che possano fornire un piacere forte e distrattore, quanto quello provocato dall’atto del masturbarsi o ancora fare attività fisica può essere un ottimo metodo per distrarre, liberare la mente e scaricare lo stress.
Nei casi in cui si ha la sensazione di aver perso completamente il controllo, può essere utile prenotare una visita con un professionista esperto in sessuologia clinica che potrà essere di aiuto nel comprendere il senso della masturbazione compulsiva, quali bisogni appaga e quali frustrazioni compensa, aiutando a gestire la dipendenza.
Approfondimenti
- Le nuove dipendenze. Riconoscerle, capirle, superarle
- Come si cade nel gioco d azzardo
- Porno dipendenza: Come uscirne Manuale di auto aiuto
- Benefici e domande frequenti sulla masturbazione
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