Il manipolatore perverso: come riconoscerlo

Il manipolatore perverso nel narcisismo.

Il narcisismo è uno dei temi più dibattuti e discussi dell’ambito psicologico. Ad oggi sentiamo tutti parlare di narcisismo e spesso anche in modo del tutto superficiale e stereotipato. Tutto questo discutere del narcisismo, ovviamente, alimenta tantissimi luoghi comuni che alcune volte possono essere anche difficili da abbattere.

Il comportamento narcisistico

Per molti il narcisista è una persona da evitare assolutamente e da cui bisogna prendere le distanze. Quello che però non sappiamo è che il narcisismo è un tema estremamente delicato e che non tutti i narcisisti sono uguali o caratterizzati da tratti stereotipati.

I narcisisti, infatti, sono prima di tutto persone, anche loro come tutti con problemi, seppur nascosti.

Senza voler giustificare i loro atteggiamenti, proporrei quindi di considerare il “comportamento narcisistico” quando ci riferiamo al narcisismo. Come a qualcosa che quindi si apprende. Per intenderci, narcisisti non si nasce geneticamente ma lo si diventa. In questo modo vi rendete conto di come diventa possibile lavorare su quest’ultimo per aiutare queste persone a stare meglio.

In ogni caso chi adotta un comportamento narcisistico, soffre comunque di un disturbo di personalità che in un certo modo influenza le moltissime sfere della sua vita e ancor di più di quella di chi gli sta vicino.

Manipolatore perverso o narcisista maligno

Tra le diverse forme di “comportamento narcisistico” vi è quello maligno che si rintraccia nel comportamento del manipolatore perverso.

Oltre ai tratti tipici chi adotta un comportamento narcisistico maligno o perverso è caratterizzato da tratti asociali e aggressivi.

Tra le caratteristiche peculiari di questa tipologia di narcisismo, vene ne sono due in particolare:

1. La manipolazione
2. Senso di superiorità e scarsa empatia

La manipolazione nel narcisista perverso

Il primo elemento che contraddistingue il manipolatore perverso dalle altre forme è dato proprio dalla manipolazione. L’altro viene percepito come qualcuno da manipolare per raggiungere i propri scopi e i propri obiettivi.

L’utilizzo della manipolazione è, sicuramente, la caratteristica peculiare di questa forma di narcisismo.

Tra le tecniche di manipolazione, le più comuni sono:

• la colpevolizzazione
• la denigrazione
• il ricatto affettivo

Nel primo caso la persona tende ad attribuire all’esterno, quindi agli altri le cause dei propri problemi e pretende che questi facciano qualcosa per rimediare.

Con la denigrazione, invece, critica e svaluta aspramente l’altro contribuendo ad abbassare la sua autostima e restituendo un’immagine negativa che col tempo il partner farà propria.

Attraverso il ricatto affettivo le emozioni e l’affettività divengono una merce di scambio. La logica che prevale è: “tu fai questo per me e io in cambio ti do il mio affetto”. Questo alla lunga porta ad una diminuzione della propria libertà di scelta perché ci si sente soffocati dall’Altro.

Superiorità e scarsa empatia nel narcisista perverso

Un’altra caratteristica fondamentale del narcisista maligno è proprio il senso di superiorità e la mancanza di empatia.

La tendenza alla manipolazione impatta fortemente sulla relazione. La persona assume un atteggiamento di superiorità e di disprezzo e crea una distanza emotiva dall’altro

generando una grave mancanza di empatia. Il confronto con l’altro, in tal senso, oltre a non essere accettato, diventa qualcosa di impossibile.

L’Altro, infatti, non viene visto, né percepito in un rapporto alla pari, ma come qualcuno da utilizzare per i propri scopi personale.

Riconoscere questi comportamenti è il primo passo per difendersi da una eventuale situazione di violenza in primis psicologica da cui inevitabilmente se ne esce chiedendo un aiuto esterno.