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13 Aprile 2012Rapporto di coppia: l’evoluzione della storia
Al giorno d’oggi sono sempre di più le coppie in crisi che scelgono la strada della separazione, trascinando, spesso con sè, in un vortice di conflitti e tensioni, i figli, i quali pagano in prima persona le conseguenze della rottura di un equilibrio famigliare ormai perduto.
Osservando dall’esterno molte delle dinamiche che caratterizzano le storie delle coppie è possibile trovare un filo rosso che le accomuna: si inizia spesso con un grande e travolgente amore che, frequentemente, spinge i due partner a scegliere la strada della convivenza e con la decisione, talvolta di mettere al mondo dei figli.
Col passare del tempo, però, emergono le difficoltà e improvvisamente il grande amore iniziale spesso termina con un sentimento di odio altrettanto forte, come se l’amore iniziale fosse stato dimenticato o come se valesse molto meno dell’odio che l’ha sostituito.
Una “scissione”, in cui sembra non esistere più nulla del passato, ma solo un presente ormai pieno di rabbia, odio e delusione.
E’ interessante notare come mentre l’amore viene espresso a parole, oltre che con i fatti, la rabbia molto spesso viene tenuta dentro o “agita”, ovvero si passa all’azione, attraverso tradimenti, vendette arrivando perfino a liti violente, omicidi, ecc.
Indice contenuti
Gli ingredienti di un “sano” rapporto di coppia
Occorre precisare che non esiste una “ricetta unica” per un sano rapporto di coppia, dal momento che ogni rapporto assume caratteristiche ben precise in base alla personalità dei due partner, tuttavia è possibile individuare tre elementi fondamentali per il benessere di una coppia:
- Attrazione: è praticamente la base della vita in coppia, in quanto aiuta ad accrescere l’intesa e la complicità tra i partner.
- Empatia: che consente di vedere ogni cosa dalla propria ottica e dall’ottica dell’altro, quindi la possibilità di agire sapendo sempre cosa all’altro è gradito e cosa duole; nel rapporto empatico le parti appagano continuamente il proprio bisogno di sentirsi di appartenere alla vita dell’ altro, il bisogno di sentirsi amabili, di sentirsi stimabili, considerati, vale a dire, importanti per la persona amata.
- Impegno: ovvero quanto la persona riesce a gratificate il bisogno di cure, di sostegno, di coccole, di condivisione, di solidarietà del partner. Mettere impegno nella coppia vuol dire pensare e agire avendo sempre in mente il “noi”, utile per alimentare la speranza e la fiducia che comunque vadano le cose si combatterà insieme.
Tre tipologie di legame
Facendo propria la visione sistemica di insieme, nel momento in cui i due protagonisti della relazione interagiscono e vivono il rapporto, danno vita ad un qualcosa che è molto di più della semplice somma degli scambi tra i due partner stessi. Ed è proprio la peculiarità del legame che si viene a creare, che nel rapporto di coppia si dovrebbe “curare” per evitare conflitti, incomprensioni e rotture definitive.
Nella letteratura clinico psicoterapeutica di coppia (Lo Verso, 2005) sono state individuate tre forme del legame di coppia, oguna delle quali comporta la presenza o meno di conflitti o crisi:
- Reciprocità: possibilità ed apertura al confronto e al dialogo, alla riconciliazione in caso di conflitti, riconoscimento nel partner di somiglianze e affinità ma anche di differenze, sono alcuni degli elementi che connotano un legame di reciprocità. Attraverso un ascolto empatico dell’altro e dell’impegno reciproco verso mete comuni, i due partner si muovono, pertanto, all’interno di una relazione dove i due soggetti pur rispettando l’altro nelle sue peculiarità, riescono a gestire insieme i problemi della vita quotidiana,o a progettare insieme il loro futuro, a perdonarsi a vicenda e guardare insieme al futuro.
- Divisione di parti: all’interno di questo tipo di legame i partner si polarizzano all’interno di posizioni inconciliabili e in eterno conflitto. La tendenza, in questo caso, è quella di annullare tutte le somiglianze e affinità col partner per accentuare costantemente le differenze, con una forte e contrastante prevalenza della singolarità di ogni partner a discapito del senso del “noi”, della complicità, del supporto reciproco (“io sono buono, tu sei cattiva”; io sono sensibile, tu sei insensibile”)
- Assimilazione: in maniera opposta alla divisione di parti, la similarità si caratterizza per la tendenza da parte della coppia ad annullare ogni manifestazione, ogni elemento che indichi differenze tra i due partner. Più precisamente, in questa tipologia di legame, ogni membro della coppia, da per scontato che l’altro percepisca e veda il mondo esattamente allo stesso modo in cui lo percepisce lui e quando si scontra con la diversità tenta di inglobare l’altro a sè. In caso di conflitti o di normali periodi personali di crisi, cambiamenti (ad esempio problemi di lavoro, periodi di stress,incomprensioni ecc..) è diffusa la tendenza ad attribuire la causa del proprio malessere o disagio al partner con tutte le conseguenze negative che un atteggiamento di questo tipo provoca (“sei tu la causa della mia sofferenza”)
Parlare è bene, comunicare è meglio
Attraverso il linguaggio ognuno di noi cerca di esprimere ciò che pensa e sente, ma tradurre i messaggi che elaboriamo dentro di noi in parole non e’ una cosa cosi’ semplice. Comunicare bene significa avere chiaro il messaggio che vogliamo trasmettere e scegliere le parole più idonee a farlo, al fine di evitare fraintendimenti e ambiguità nelle nostre interazioni e relazioni.
Di seguito una lista dei quattro piu’ comuni errori di comunicazione interpersonale che possono causare conflitto e rendere peggiori i rapporti.
Approfondimenti
- Santo Di Nuovo , Girolamo Lo Verso, Come funzionano le psicoterapie. Franco Angeli, 2005
- G. Nardone, Correggimi se sbaglio (2008), Ponte alle Grazie
La coppia strategica
Una guida di self-help per le coppie in crisi
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