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2 Dicembre 2011Indice contenuti
Il legame di attaccamento madre-bambino
Bolby e la teoria del legame di attaccamento
La teoria dell’attaccamento di Bowlby (1969-82, 1973, 1979, 1980, 1988) ha preso avvio dall’osservazione delle reazioni di bambini che provavano angoscia a causa della separazione dalla madre anche in presenza di altre persone che si prendevano cura di loro.
Tipologie di legame di attaccamento nell’infanzia
Secondo Bowlby queste reazioni alla separazione seguono tre fasi universali e costanti: protesta, disperazione e distacco fino a quando avviene il ricongiungimento.
Le tre caratteristiche del legame di attaccamento sono: ricerca e mantenimento della vicinanza e la figura di attaccamento come base sicura per consentire al bambino l’esplorazione dell’ambiente e ha individuato tre pattern di attaccamento, uno sicuro e due insicuri (ansioso/ambivalente ed evitante).
- Il legame di attaccamento sicuro si caratterizza per un equilibrio tra sistema di attaccamento e sistema esplorativo. I bambini sicuri mostrano angoscia al momento della separazione, ma al momento della riunione si lasciano consolare e riprendono l’esplorazione dell’ambiente. I bambini insicuri possono essere classificati come ansiosi/ambivalenti o evitanti.
- Il legame di attaccamento ansioso/ambivalente è tipico di un bambino che è totalmente dipendente dalla figura di attaccamento da ridurre l’esplorazione.
- Il legame di attaccamento evitante si caratterizza per il rifiuto della madre al contatto fisico, la tendenza al distacco e a respingere la ricerca di vicinanza del bambino.
Il legame di attaccamento nell’adulto
Il presupposto di base della teoria dell’attaccamento è un’ottica life span, ossia l’individuo nel corso della vita può instaurare più legami di attaccamento con partner diversi. La formazione e lo sviluppo di legami affettivi sono influenzati dalle prime esperienze di attaccamento dell’infanzia. Lo stile di attaccamento si rinforza nel corso del tempo attraverso la formazione dei modelli operativi interni, ossia una rappresentazione mentale di sé e degli altri che si formano dalle interazioni con le figure di attaccamento dell’infanzia.
Questi modelli si basano su sistemi organizzati di credenze e aspettative che consentono al bambino di regolare il comportamento, di prevedere i comportamenti della figura di attaccamento e pianificare le proprie risposte. Diventano delle mappe cognitive che guidano il bambino a prevedere la reazione della figura di attaccamento e definire le proprie reazioni. Queste previsioni vengono generalizzate ed estese alle altre relazioni affettive, influenzando le modalità in cui il bambino strutturerà le relazioni sociali. Di conseguenza, lo stile di attaccamento potrebbe cambiare nel tempo, ma solitamente i modelli operativi interni tendono ad autoperpetuarsi e ad essere confermati come delle profezie che si autoavverano.
Le esperienze di attaccamento infantile giocano un ruolo fondamentale nel costruire la sicurezza nelle relazioni di coppia e le prime esperienze influenzano le relazioni affettive nella misura in cui costruiscono aspettative e credenze circa l’attaccamento adulto in modo da dare senso alle dinamiche delle relazioni adulte prima che vengano stabilite.
Bibliografia
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- Bowlby, J. (1973). Attachment and Loss. Vol. 2: Separation. Basic Books, New York. Tr. it. Attaccamento e perdita. Vol. 2: La separazione alla madre, Boringhieri, Torino, 1975.
- Bowlby, J. (1979). The Making and Breaking of Affectional Bonds. Tavistock Publications, London. Tr. it. Costruzione e rottura dei legami affettivi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1982.
- Bowlby, J. (1980a). Attachment and Loss. Vol.3: Loss, Sadness and Depression. Basic Books, New York. Tr. it. Attaccamento e perdita. Vol. 3: La perdita della madre, Boringhieri, Torino, 1983.
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