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16 Settembre 2015Il primo giorno di scuola, si sa, è un momento cruciale per il bambino, ma anche per i genitori. Sempre più spesso, al mondo della scuola ci si avvicina molto presto, fin dalla più tenera età. Sono sempre di più i bimbi che, soprattutto per motivi pratici, frequentano già l’asilo nido.
Questo momento può definirsi il primo ingresso nel mondo sociale del bambino e comporta la prima vera separazione dalla mamma; proprio per questo è un momento complesso per entrambi e, dunque, deve essere gestito al meglio per trasformarsi in un momento sereno di crescita.
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Le diverse teorie
Ci sono posizioni discordanti su quale periodo sia migliore per l’inserimento: alcune ricerche illustrano che sarebbe meglio non inserire i piccoli in contesti come l’asilo prima dei 3 anni d’età perché è intorno a questo periodo che si stabilizza la permanenza dell’oggetto; inoltre, prima di questo momento, il piccolo necessita di un rapporto privilegiato con una figura di riferimento, per cui dovrebbe essere favorito il rapporto uno a uno.
Per altri studiosi, invece, già a partire dall’anno di età, i bambini sono pronti a separarsi dalla mamma: iniziando a muoversi autonomamente e a pronunciare le prime parole, i bambini sono pronti a esplorare il mondo. Come sempre, comunque, dipende dal bambino stesso: sia il suo livello di sviluppo, che le esperienze pregresse, influenzeranno questo momento così importante della sua vita.
Alcune regole per un buon inserimento
Come fare per rendere l’ingresso alla scuola materna un momento positivo, sia per il bambino che per la mamma?
- Per prima cosa, occorre preparare il piccolo all’evento: non si può, da un giorno con l’altro, portarlo in un posto nuovo e pretendere che vi rimanga senza problemi. È importante iniziare molto tempo prima, magari andando a visitare insieme la struttura, spiegando al piccolo che sarà il luogo in cui andrà a giocare e a fare tante attività una volta rientrati dalle ferie. Questo processo è molto importante per il bambino, ma anche per l’adulto: anche per la mamma il momento dell’inserimento al nido è molto complesso ed è importante che anch’essa gestisca al meglio questo periodo, senza stress. I bambini, inoltre, assorbono come spugne le reazioni della mamma; è importante, quindi, che questo momento venga vissuto il più serenamente possibile.
- I primi momenti dell’inserimento la mamma dovrà essere presente: esplorare l’ambiente, conoscere le insegnanti e i nuovi compagni è un lavoro che può essere svolto insieme.
- Preferire la separazione graduale e adattarsi, per quanto è possibile , ai tempi del bambino. Spesso si possono presentare espressioni di disagio in questo periodo, ma sono del tutto fisiologiche all’adattamento a situazioni nuove. Svegliarsi di notte o faticare a prendere sonno, irrequietezza o, al contrario, tendenza a abbattersi possono essere comportamenti diffusi in questo periodo.
- E’ opportuno permettere al piccolo di portare con sé un oggetto a lui familiare, a cui è molto legato: si tratta del cosiddetto Oggetto Transazionale. Anche piccoli oggetti che pota con sè per fare la nanna è importante che vengano mantenuti, informando le insegnanti di questa necessità del bambino.
- E’ importante rassicurare sempre che la mamma tornerà presto a prenderlo: anche se, più avanti, il bambino sembra essersi ben inserito nel contesto, è importante dimostrare sempre l’affetto, attraverso le parole e i gesti.
- L’equipe educativa dell’asilo nido dovrebbe essere formata da personale esperto, possibilmente supervisionato da uno psicologo, che possa supportare il piccolo e la famiglia in questo momento così delicato.
Con piccole accortezze e molta pazienza, l’inserimento al nido può essere vissuto in maniera serena e positiva da entrambe le parti, trasformandosi in un momento molto importante per il percorso di autonomia del piccolo e della sua mamma.
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