Disturbo Specifico dell’Apprendimento o difficoltà di apprendimento?
31 Luglio 2014Fototerapia in terapia: 5 tecniche utili per il terapeuta
4 Agosto 2014Parliamo di infanzia borderline.
Spesso i maltrattamenti, gli abusi o più in generale le infanzie infelici creano adulti problematici.
Osservare le situazioni in cui i bambini vivono situazioni malsane ci prepara a considerare come si possono sviluppare delle personalità problematiche, in cui è possibile rintracciare una corrispondenza tra contesti di vita e tipologie di disturbo esibite dal bambino e dall’adulto.
Con questa premessa, in questo articolo desidero descrivere una tipologia particolare di infanzie infelice, quella che, secondo Cancrini, porterà in futuro allo sviluppo della personalità borderline nell’adulto.
Infanzia borderline
I quattro elementi che caratterizzano l’infanzia borderline sono:
- Stile di vita caotico all’interno della famiglia, con lotte, scontri e infedeltà, necessità di adattamento rapido al contesto, imprevedibilità dei riferimenti affettivi e organizzativi.
- Storia che include ripetute esperienze di abbandoni, legate al cambio delle figure di riferimento.
- Storia evolutiva in cui il bambino, nonostante abbia sperimento un amore discontinuo ed interrotto, è stato legato ad un personaggio fondamentale, anche esterno alla famiglia.
- Storia di vita in cui il bambino impara che “infelicità e la malattia attirano l’amore e la preoccupazione dell’adulto”.
In genere i bambini borderline cercano e stabiliscono relazioni affettive forti, turbate solo dalla paura dell’abbandono. Inseriti in un contesto comunitario o in una famiglia questi bambini stanno meglio nell’immediato, cercando o trovando la protezione di cui hanno bisogno, poi, in un secondo tempo iniziano a “star male”, creando problemi o attaccando la relazione con le nuove figure di riferimento. Questo succede perché il loro “star meglio” li fa sentire in colpa nei confronti degli adulti che non ci sono più (i genitori maltrattanti o abusanti) mettendo in moto il loro conflitto di lealtà tra la precedente figura adulta e quella nuova con cui riesce a stabilire una relazione positiva e alternativa rispetto a quella di prima.
Alla luce di questi avvenimenti è possibile individuare alcune caratteristiche tipiche dell’adulto borderline e trovare una correlazione con la storia della sua infanzia.
Lo stile di vita caotico avuto da piccolo, porterà l’adulto borderline a prendere le decisioni rapidamente, sotto la spinta delle emozioni delle momento. Queste decisioni impulsive, di pancia, potrebbero portarlo ad un’incostanza nelle relazioni affettive e ad una conseguente frustrazione.
La paura di essere nuovamente abbandonato potrebbero potarlo a coinvolgersi in maniera intensa, fuori misura, fino a perdere il controllo e diventare particolarmente geloso e talvolta violento.
Come da piccolo, anche da adulto, potrebbe attaccare le relazioni affettive positive, poiché le percepisce in conflitto con le figure interiorizzate degli adulti maltrattanti, con cui deve mantenersi leale.
L’adulto borderline drammatizza il suo malessere affinché ci sia uno sguardo su di lui. E’ importante che gli altri lo vedano e si occupino di lui. L’adulto borderline, nella continua ricerca di attenzioni, può arrivare a diventare autolesionista e tentare il suicidio.
Ci tengo a precisare che la corrispondenza fra esperienze traumatiche nell’infanzia e disturbi nell’adulto non deve essere considerata come automatica. Inoltre se si interviene precocemente sul bambino è possibile che il disturbo non si sviluppi. E’ importante che l‘azione sia su due piani: quello che modifica la situazione contestuale e quello dell’ascolto terapeutico che permette l’elaborazione del vissuto.
E’ importante che i servizi che si occupano di bambini maltrattanti abbiano in mente questi “movimenti” del bambino borderline e offrano lui un nuovo rapporto sano e solido con l’adulto, che gli eviti scossoni affettivi, la solitudine dell’abbandono, il conflitto di lealtà e l’abitudine a cercare affetto con lo “star male”. Il rischio è che questi tratti possano diventare stabili nella sua organizzazione di personalità.
Nei prossimi articoli verranno descritte altre tipologie di infanzie perturbate.
Approfondimenti
- L.Cancrini, La cura delle infanzie infelici, Raffaello Cortina Editore, Milano
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
Richiedi un primo contatto