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Il whelming: uno strano comportamento tutto da scoprire
“In realtà non ci sarebbe bisogno di scomodare il bon ton e le buone maniere per capire che il whelming è una cafonata senza precedenti. Pur ammettendo che sia vero di avere una lunga lista di pretendenti, è buona educazione non fare mai riferimento alle persone non presenti, soprattutto in fase di corteggiamento e a maggior ragione al primo incontro. Non si dovrebbe mai parlare quindi di altri pretendenti o così come di ex fidanzati”.
Il giornalista Nicola Santini,
Lui e lei escono insieme da tempo, poiché hanno trovato una bella sintonia e stanno bene insieme fino a quando, però, non succede qualcosa di fastidioso e irritante.
Lui o lei rovinano tutto: arrivano a far sentire l’altro come quasi fosse uno dei tanti, millantando diversi appuntamenti che si potrebbero avere con altri pretendenti.
Queste frasi vi risultano familiari? E’ capitato anche a voi, durante un appuntamento di sentire in un certo senso la persona che stavate frequentando “lamentarsi” del numero di pretendenti che aveva?
Chissà, alla maggior parte di voi sarà capitato: sapete, questo comportamento sembra avere addirittura un nome, attribuitogli da una giornalista.
Whelming: ne avete mai sentito parlare o è un termine che leggete per la prima volta nella vostra vita?
Bene, in tal caso, non vi resta che continuare a leggere per saperne di più di questo fenomeno e di quello che potrebbe esserci dietro.
Whelming: cos’è e in cosa consiste
Come accennato poco fa, il whelming è quel fastidioso comportamento, ovvero quella pratica messa in atto da chi durante un incontro che dovrebbe avere tutt’altre finalità, passa il tempo a lamentarsi del fatto che sia sommerso da diversi inviti per uscire che arrivano da vari spasimanti.
Questo nome sembra essere stato attribuito dalla giornalista americana Patia Braithwaite in un articolo per Self, la quale ha definito questo come un nuovo “comportamento schifoso del dating”.
Cosa si intende per dating? Magari i meno esperti di social si staranno chiedendo proprio questo.
I comportamenti tipici del dating
Dating è un termine di lingua inglese e sembra indicare letteralmente quella pratica frequente dell’uscire per un appuntamento.
Il dating dunque sembra rappresentare l’attività di ricerca di un possibile compagno/a e diversamente da quello che si possa credere o pensare, non si è diffuso con la nascita di internet.
Ma torniamo al punto cruciale della questione: perché la giornalista americana, parlando del whelming, lo definisce un nuovo comportamento?
Perché nel mondo del dating sembrano essere diffusi anche altri fenomeni altrettanto “cafoni” come il “ghosting”, lo “zombieing” e il “breadcrumbing”.
Cerchiamo per quanto possibile, di spiegare in breve questi fenomeni, poiché non tutti ne conoscono il significato.
Nel primo caso, per quanto riguarda il ghosting, ci riferiamo ad un fenomeno che prende vita quando il partner da un giorno all’altro sparisce, senza lasciare traccia, proprio come un fantasma.
Lo zombieing invece presuppone altro: chi è sparito qui alla fine ritorna, in un modo altrettanto improvviso “resuscitando”. Proprio come uno zombie: da qui il nome zombieng.
Infine il breadcrumbing consiste nell’inviare agli ex dei piccoli segnali per far sapere di esserci ancora, senza avere la minima intenzione di ritornarci insieme.
Ora sembra essersi aggiunto anche il whelming alla lista, un fenomeno questo che sembra suscitare l’interesse di diverse persone.
Come restarne stupiti: nell’epoca in cui ci troviamo questo non può che essere un fenomeno molto diffuso. Basti pensare alle app di incontri che aumentano sempre più e alle persone che utilizzano questi siti.
Secondo un sondaggio realizzato da Statistica, 1 giovane americano su 3 tra i 19 e i 29 anni utilizza in modo abituale siti o App per incontri.
Per quanto riguarda l’Italia invece sembra essere in vetta in Europa rispetto al numero degli utenti del dating online: parliamo di circa 8 milioni di dater.
Insomma, da quanto detto sinora, possiamo dunque dire come il whelming sia il comportamento di chi tende ad elencare, in pieno corteggiamento nei confronti di un’altra donna, in chat o meno, tutti i pretendenti che si hanno o che si sono avuti.
Se ci pensiamo, questo è un termine inglese che tradotto significa proprio sommergere.
Come capire di avere a che fare con un whelmer?
Come detto poc’anzi, non è difficile incappare in questi comportamenti, soprattutto per chi utilizza frequentemente app o siti di incontro.
Ma come possiamo accorgerci di avere a che fare con individui di questo tipo?
Per rendersi conto di avere a che fare con un narciso 2.0 come questo, basta fare attenzione a frasi del tipo:
“molte donne chiedono di incontrarmi, ma io trovo difficoltà nel decidere, perché sono tante e non posso mica vederle tutte”.
O ancora “Scusami se ti rispondo in modo lento, ma sono impegnato in tante chat” .
O ancora “forse ti avevo già parlato di questa questione o sto facendo confusione con qualcun altra“.
Tutto questo non può che essere irritante, soprattutto se fatto durante un incontro, anche virtuale, in cui si dovrebbe sicuramente fare altro: ovvero conoscersi e farsi conoscere.
Per quanto sia giusto vagliare più aspiranti, nn è sicuramente piacevole sentirselo dire.
Insomma, non fa piacere a nessuno sentirsi dire di essere solo il numero di una lunga lista.
Alla fine questo è solo un modo per allontanare le persone, più che avvicinarle: in un certo senso ci si dà la zappa sui piedi da soli.
Una persona che passa la serata a lamentarsi del successo che riscuote con l’altro sesso potrà mai risultare attraente agli occhi degli altri o della persona che è li per conoscerlo e non per sentirsi dire certe cose?
Certo che no!
Alcuni di voi a questo punto si staranno chiedendo cosa ci sia alla base di questi comportamenti.
Perché alcuni arrivano a sentire la necessità di rendere partecipi l’altro di questi dettagli, se vogliamo imbarazzanti?
Cerchiamo di capirne di più, da un punto di vista psicologico e non.
Cosa si nasconde dietro il whelming?
Alla domanda perché ci si comporti in un modo così maleducato e cafone, il collega psicologo Flavio Cannistrà ha affermato che potrebbe essere “un tentativo più o meno consapevole di influenzare l’altro a dare certe risposte” per risultare più desiderabili.
Ma potrebbe esserci dietro anche la volontà di sminuire l’altro: io ho tante richieste e tu?
Potrebbe nascondersi anche questo interrogativo, insomma.
A tal proposito si è espresso anche il giornalista Nicola Santini, esperto di bon ton e social, il quale ha affermato come tutto possa essere dettato da una certa insicurezza.
Riportiamo qui di seguito le sue parole in merito:
«Fino a qualche tempo fa per rimorchiare in un locale si doveva mettere in campo tutta la propria energia, a costo di sembrare goffi. Oggi, protetti da computer o smartphone, si può millantare qualsiasi cosa. Al momento dell’incontro vis-a-vis, però, è inevitabile che possa esserci più insicurezza: vengono meno i fotoritocchi, i filtri, i tempi più dilatati che permettono di scegliere con cura le parole, quindi anche la conversazione risulta meno brillante e senza scudi ci si sente come nudi. Da qui l’esigenza di apparire più forti».
Insomma, dietro questi comportamenti sembrerebbe esserci una forma di insicurezza, ma anche un atteggiamento volto ad esercitare una forma di pressione nei confronti dell’altro, per ottenere ciò che si vuole.
Molti sono anche coloro che sostengono come tutto questo possa essere dovuto al fatto che grazie ai diversi siti e app di incontri si ha una maggior possibilità di incontrare altre persone e questo può in un certo senso travolgere i diretti interessati.
Continuando Nicola Santini afferma:
«È una vera bulimia e, proprio come bulimici, in molti non sono mai sazi. È come mettere sul fuoco cinque pentole: in questo caso si danno cinque appuntamenti ad altrettante persone, cercando di uscire con tutte, ma alla fine quagliando con nessuna»
Consigli per rispondere ai whelmer: parla la giornalista Americana
Insomma, come abbiamo visto fin’ora, il whelming è un metodo per attirare l’attenzione del potenziale partner e ciò può avvenire anche in chat.
Poco fa abbiamo visto quali sono le tipiche frasi che potrebbe pronunciare il whelmer per attirare a sé l’altro.
Come rispondere a queste?
Cosa dire per rimettere in riga questi individui?
La Braitwait in tal senso ha provato a proporre delle valide domande per aiutare le vittime di questo fenomeno a uscirne “pulite”.
Vediamone alcune qui di seguito:
- Quanto tempo usi per chattare che sei così tanto impegnato? Questo significa che non fai altro nella vita?
- Non riesci a star dietro e controllare il flusso di chat? Per questo ci sono dei tutorial, i quali hanno lo scopo di insegnare come utilizzare al meglio le app.
- Non sei abituato a ricevere così tante attenzioni dagli altri, vero?
Insomma, come abbiamo visto, la redattrice ha proposto queste tattiche utili per cercare di “smontare”, almeno in un primo momento, questi individui, per evitare di rispondere in modo inadeguato alle loro “provocazioni” e fare così il loro gioco.
Eppure, se ci pensiamo per un momento, non dovremmo mai trovarci di fronte a determinate situazioni.
L’incontro con qualcuno dovrebbe presupporre ben altro: dovrebbe presupporre una conoscenza diversa, basata su altri ingredienti e non su frasi imbarazzanti come queste.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: se volessimo dare un consiglio ad una donna o ad un uomo che sta conoscendo una persona, cosa potremmo dire, a fronte di quello che abbiamo detto?
Cosa fare o non fare durante l’incontro con una donna o un uomo
Insomma, cosa si potrebbe consigliare ad una donna o ad un uomo che sta conoscendo una persona, affinché quest’ultima non si allontani?
Si potrebbe primariamente fare riferimento al fatto che ad un primo appuntamento galante, ma anche al secondo, non è necessario dire “tutto tutto” di sé.
Come non è necessario dire alla persona che abbiamo di fronte se abbiamo o abbiamo avuto o meno tanti pretendenti.
Perché, per quanto nel nostro immaginario questo possa essere un modo per farla avvicinare, in realtà questo modo di fare la allontanerà e basta.
Come afferma la giornalista che ha coniato questo termine:
“frasi di questo genere non aumentano la simpatia per la persona con cui si sta uscendo. Semmai, ci rendono dolorosamente consapevoli di quanto possano essere impersonali gli appuntamenti online”.
Quindi, per piacere ad una persona non è necessario millantare appuntamenti vari, anche nel caso in cui davvero si hanno dei pretendenti. Perché?
Perché questo non farà crescere il desiderio di conoscerci, ma farà aumentare solo la voglia di allontanarsi
Una persona che si vanta per queste cose, in un primo momento, non può che risultare superficiale e leggera. Arrogante e maleducata.
Se vogliamo fare una buona prima impressione:
- evitiamo di far riferimento a questi aspetti;
- concentriamoci nel far vedere chi siamo, senza rifugiarci in queste tattiche.
Spesso basta essere solo se stessi: non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno!
Se volete fare colpo su qualcuno che state vedendo o sentendo da qualche giorno, domandate com’è andata la sua giornata, mostrate interesse per quello che vi sta dicendo, cercati diversi spunti di conversazione, ma evitate di millantare o vantarvi per i vari pretendenti che avete.
L’insuccesso in questo caso è assicurato, che la conversazione avvenga online o meno.
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