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Il disegno del bambino
La simboleggiata presente nel disegno del bambino non va presa alla lettera, ma inserita in un’osservazione più ampia che tenga conto anche dell’età e della maturità del bambino.
Qui di seguito qualche strumento per interpretare il disegno del bambino in base agli elementi utilizzati e ai colori.
Orientativamente, un bambino attraversa tre fasi:
- motoria (fino a 2 anni e mezzo circa): lo scarabocchio permette di scaricare energia con gesti sempre più consapevoli e controllati;
- rappresentativa (fini a 4 anni circa): lo scarabocchio si evolve in un disegno più intenzionale, ma rappresenta ancora la realtà così come percepita dal bambino;
- figurativa (fino a 11 anni circa): si passa dal realismo intellettuale (il bambino disegna la realtà così come la conosce e riesce a riprodurla) al realismo fotografico (il bambino inizia a riferirsi alla realtà come realmente è).
Gli elementi da valutare nel disegno del bambino
Il Foglio (rappresenta l’ambiente da esplorare):
- completamente occupato dal disegno: il bambino è socievole ed estroverso, ha fiducia in stesso, verso gli altri e verso situazioni sconosciute;
- il disegno travalica il foglio: il bambino vuole essere al centro dell’attenzione ed è poco riflessivo;
- poco occupato dal disegno: il bambino è insicuro e introverso;
- il disegno è nella parte superiore: il bambino tende a rifugiarsi nella fantasia per sfuggire alla realtà;
- il disegno è nella parte inferiore: il bambino ha fin troppo i piedi per terra e potenzialità inespresse;
- il disegno è nella parte sinistra del foglio: il bambino ha paura del futuro e del mondo fuori casa;
- il disegno è nella parte destra del foglio: il bambino ha fiducia nel futuro e negli altri.
Il Tratto:
- regolare e sicuro con prevalenza di linee curve: rivela buone capacità di adattamento, fiducia verso gli altri, espansività, socievolezza, libertà di esplorare, determinazione;
- irregolare e incerto con prevalenza di tratti spigolosi e cancellature: rivela introversione, paura di rimproveri e di sbagliare, aggressività e ansia.
La Pressione sul foglio:
- debole: indica sensibilità e timidezza;
- forte: indica irruenza, entusiasmo e grinta.
I Colori:
- caldi (rosso, giallo, arancione): preferiti da bambini estroversi, istintivi e curiosi;
- freddi (blu, azzurro, viola): preferiti da bambini timidi, razionali e introversi;
- punto di equilibrio: verde (indica sia tranquillità che ribellione).
Il disegno del bambino: cosa disegna?
Il Sole (rappresenta la figura paterna):
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La Figura umana rivela come il bambino percepisce se stesso. Osserviamo:
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La famiglia. Osserviamo:
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L’albero: rappresenta l’Io più profondo. Osserviamo:
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La casa (rappresenta come il bambino vive, i suoi rapporti con la famiglia e con l’esterno). Osserviamo:
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Il significato dei colori nel disegno del bambino
Nel disegno del bambino, anche i colori assumono una notevole importanza. Ecco i diversi significati:
Il colore viola rappresenta l’urgenza di esprimersi o l’emergere di un bisogno improvviso e il suo apparire frequente è in relazione a quella situazione ambientale che non consente al bambino di muoversi liberamente in tutti i settori per le regole o le norme di comportamento che gli vengono imposte.
Il colore blu rappresenta l’intensità dell’espressione. Possono essere carichi sia un sentimento che un cibo o uno scritto. Ma può essere carica anche l’intenzione di esprimersi. L’intensità rappresentata dal blu è quella di esprimere le proprie capacità.
L’azzurro rappresenta una specie di fonte da cui si potranno attingere gli elementi occorrenti ad una vera e propria espressione. Non si sa ancora quali elementi si prenderanno da quella fonte per la propria espressione; si ha soltanto la certezza che i materiali sono molti, ma ancora inutilizzati. Questa fonte è costituita da un tipo di sensibilità che consente di percepire la realtà esterna oltre i limiti dei cinque sensi e di proiettare la propria realtà interiore.
Il verde è il colore della crescita dell’Io, del processo di maturazione e della sfera intellettuale con tutti i problemi di relazione con gli altri. Con il verde cresce il processo creativo del bambino e con esso si esprime la sua auto affermazione. Nel verde, infatti, c’è determinazione e perseveranza. Pertanto l’uso del verde nei disegni dei bambini è l’espressione di questo bisogno di crescere che investe tutti i piani, dal fisico all’intellettuale.
Il colore giallo rappresenta la selettività, la capacità di scelta. Una volta iniziato il processo di crescita, l’essere umano si trova di fronte alla necessità di scegliere tra tutti gli elementi che la realtà gli offre per poter procedere nella sua maturazione e evoluzione.
L’arancione, indica un progressivo aumento d’energia e calore che il bambino tira fuori attraverso l’uso che ne fa e la sua presenza dell’arancione nei disegni dei bambini esprime quasi sempre una buona capacità di vivere le proprie scelte.
Il rosso è il colore dell’intensità nell’azione. Esprime la forza vitale del bambino, il suo bisogno di azione, di essere nel mondo agendo con tutto se stesso, con il suo corpo. Il rosso è il colore stimolante per eccellenza, è il desiderio di vivere intensamente la vita, di vivere dentro le esperienze.
Il grigio rappresenta uno stato di tensione. Non nel senso di una tensione conflittuale, che tende a creare angoscia o ansia.
Il nero è il simbolo dell’inattività e rappresenta lo stato di sonno di una o più dinamiche interiori, che il bambino vive in quel momento. Il nero infatti, non è un colore, è il buio, assenza di luce e di colore e può indicare repressione di una situazione interiore, dovuta a comportamenti e norme imposte dall’esterno.
Il colore rosa è il desiderio di perfezione insito in ogni essere umano e maggiormente in un bambino che vive in misura minore i limiti imposti dai condizionamenti.
Il colore marrone esprime il desiderio di vivere in modo gioioso un’esperienza che si sta facendo o si vorrebbe fare. L’integrazione del marrone con gli altri colori esprime più direttamente questo modo di affrontare la vita.
Il colore bianco compare nei disegni come parte non disegnata. In questo caso il suo significato non è valido come simbolo del colore bianco, ma come separazione tra le diverse forme e colori.
Approfondimenti
- Federici P., Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini, FrancoAngeli, 2005
- Crotti E., Magni A., Non sono scarabocchi, Red Edizioni, 2002
- Marletta L., L’interpretazione dei colori” Ed Urano III ed. 1982
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