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25 Ottobre 2019“Il mio passato è il mio passato. È un fatto. Non posso cambiarlo.
Sono fortunato che tu non ne abbia uno, perché impazzirei se l’avessi.”
(E. L. James)
Quanto è pericoloso essere gelosi? Quanto è malsano per la nostra coppia?
Sicuramente dipende dalla gravità della gelosia stessa: se siamo gelosi “il giusto” e riusciamo a non far prendere il controllo della situazione a questo sentimento, sicuramente non è deleterio.
Ogni rapporto, infondo, merita un po’ di gelosia: se non si è gelosi, l’altro potrebbe sentirsi non amato o comunque non amato abbastanza.
La gelosia, oltre ad essere associata a situazioni ed eventi negativi, è infatti associata all’amore: quanti di noi pensano “è geloso di me quindi mi ama”?
È naturale pensarla così.
Il problema vero si crea nel momento in cui non si riesce a controllare tale gelosia e quando il soggetto inizia a non vivere più il proprio rapporto in modo funzionale e benefico: questo perché, spesso, la gelosia determina una perdita di controllo dei pensieri e della razionalità del soggetto.
Ma la gelosia è una reazione “unica” o può assumere forme diverse?
Tutti noi pensiamo che ci sia una sola forma di gelosia, unica e universale. Eppure esistono alcune forme di gelosia diverse da altre: tutto dipende dalla relazione in gioco.
Si può parlare, per esempio, di gelosia all’interno di un rapporto di amicizia e alla causa che la genera.
Una forma molto particolare di gelosia è la gelosia retroattiva, meglio nota come “Sindrome di Rebecca”: ne avete mai sentito parlare?
In questo articolo, parleremo proprio di questa forma specifica di gelosia, descrivendone le caratteristiche, le cause e le conseguenze.
Per poi cercare di dare consigli utili per riuscire a gestirla al meglio.
Indice contenuti
Gelosia retroattiva: cos’è?
A cosa ci riferiamo con il concetto di gelosia retroattiva?
“La gelosia retroattiva, chiamata anche sindrome di Rebecca, è una gelosia che riguarda il passato sentimentale e sessuale del proprio partner e delle storie avute in precedenza. Chi soffre di gelosia retroattiva si ritrova spesso ad immaginare situazioni (sessuali e non) che il/la partner potrebbe aver vissuto con altre persone in precedenza.” (Wikipedia)
Ecco che, quindi, diviene chiara la sua peculiarità: non si è gelosi del presente o di quello che potrebbe succedere in futuro, ma si teme ciò che c’è stato prima.
Molte volte, l’idea di base è che non si è all’altezza dell’ex del proprio partner, che non si potrà mai essere come lei/lui e che, quindi, la relazione attuale non sarà mai come quella che il proprio partner ha avuto in precedenza.
Differenze della gelosia nell’uomo e nella donna
E’ stata riscontrata una differenza di genere nella gelosia retroattiva: sembrerebbe che l’uomo e la donna abbiano “paura” di aspetti diversi delle vecchie relazioni. Sicuramente è una condizione riscontrabile sia negli uomini che nelle donne e, a differenza di quello che potremmo pensare, è presente in egual misura in entrambi i sessi.
Cosa cambia allora? Ciò che cambia è quello che si teme: nell’uomo l’attenzione si focalizza sull’aspetto sessuale delle relazioni che il partner ha avuto con i propri ex, per esempio le posizioni, i luoghi o la frequenza dei rapporti sessuali, mentre nella donna la componente temuta è quella emotiva ed affettiva: i progetti di vita, i sogni e i momenti di tenerezza e condivisione.
Questo perché l’aspetto sessuale è inserito all’interno del sistema di tenerezza e amore che fa assumere alla dimensione sessuale un ruolo secondario, ma non di poca importanza.
Sicuramente tale diversa visione dipende dall’importanza che viene data al sesso: l’uomo, spesso, dà molto importanza a questo aspetto ed è ciò su cui si sente maggiormente vulnerabile.
La donna, al contrario, sembra dare maggiore importanza ai sentimenti e all’affettività.
Perché viene definita “Sindrome di Rebecca”?
La gelosia retroattiva, è definita “Sindrome di Rebecca”, in quanto prende spunto dal romanzo di Daphne du Maurier “Rebecca la prima moglie” da cui si è preso successivamente spunto per un film ideato da Alfred Hitchcock, divenuto celebre nel 1940, tanto da ottenere due Premi Oscar. In linee generali, si parla di una giovane dama di compagnia che sposa un ricco vedovo: dal momento in cui la giovane sposa varca la soglia della sua nuova abitazione, viene sottoposta a continui confronti e paragoni con la prima moglie, Rebecca appunto. Confronti questi alimentati dalla governante, la quale nutriva una profonda e incondizionata ammirazione per la precedente padrona, ormai morta, al punto da condurre la nuova moglie alla gelosia e all’esasperazione.
Ecco che diviene chiaro il motivo per cui tale gelosia viene definita in questo modo. Tale vicenda, in cui la nuova moglie si sente inferiore rispetto alla prima, descrive al meglio quel meccanismo mentale che viene sperimentato da chi soffre di gelosia retroattiva, quel il senso di inferiorità e di svalutazione rispetto ad un passato che, quindi, si teme.
Il punto principale è che, ovviamente, non si può cambiare ciò che è stato: per questo il soggetto si dispera ed è letteralmente logorato da questo sentimento.
Cosa prova chi soffre di gelosia retroattiva
Come detto finora, chi soffre di tale forma di gelosia, teme e ha letteralmente paura del passato del proprio partner. La persona che ne soffre, non tollera che vengano menzionati luoghi ed eventi che appartengono ai legami già vissuti dal proprio partner e, in generale, viene travolta da un pensiero ricorrente in merito alla figura dell’ex del proprio partner, alle sue doti più brillanti, agli elementi che potrebbero aver reso speciale e ineguagliabile quel determinato rapporto.
Il soggetto vive un vero e proprio paradosso: teme il passato del partner ed è infastidito quando ne sente parlare, ma è interessato enormemente a saperne tutti i dettagli: per questo tende infatti a fare un sacco di domande al proprio partner per conoscere ogni cosa.
Se una precedente relazione è stata caratterizzata da uno o più aspetti rilevanti, come la nascita di un figlio o la condivisione di esperienze intense, tale stato di malessere e gelosia tende ad amplificarsi, diventando difficilmente gestibile: la figura del presunto rivale viene mitizzata e odiata.
Di fronte a tutto ciò, la persona gelosa vive un profondo stato di malessere e non solo: tutti questi pensieri e sentimenti si tramutano in scatti di rabbia e rancore e tutto ciò non viene minimamente placato dalle rassicurazioni da parte del partner.
Chi ne soffre, continuerà a vedere l’ex come una persona perfetta, senza difetti, migliore di sé e che non potrà mai essere eguagliata.
Cause della gelosia retroattiva
La causa primaria della gelosia retroattiva è la presenza di una bassa autostima e di una profonda insicurezza che si tramuta nella paura di essere abbandonati.
“Con autostima si intende l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di sé stesso.” (Battistelli, 1994).
Mentre, con insicurezza intendiamo: “uno stato d’animo in cui si tende a sentirsi inadeguati e non all’altezza della situazione o del compito.”
Tutto ciò ci viene in aiuto e ci fa capire come mai, in modo insensato e improvviso, possa dunque emergere tale gelosia: una persona che ha una bassa autostima ed è caratterizzata da insicurezza, generalmente tende a non essere sicura di se stessa, a percepirsi inadeguata, non all’altezza e a non viversi dunque adeguatamente e ottimamente la propria relazione.
In un quadro come quello appena presentato, ogni cosa potrebbe dunque diventare pericolosa, proprio perché potrebbe minare la sicurezza della propria relazione: in questo caso specifico, il passato diviene il peggior incubo.
Spesso è proprio il nostro partner ad alimentare tale gelosia e sentimento di inferiorità: quante volte vi capita di parlare delle vostre relazioni passate?
Probabilmente, se abbiamo al nostro fianco una persona sicura di sé e della relazione, ciò non potrà che causare un semplice fastidio. Questo fastidio, però potrebbe essere amplificato e diventare un vero problema se avete accanto delle persone insicure.
Spesso i partner, però, non comprendendo lo stato d’animo dell’altro o sottovalutando la gravità del fenomeno, parlano liberamente del loro passato, senza curarsi di ciò che potrebbe scatenare.
In tutto ciò, chi ne soffre è la vostra dolce metà che percepisce ogni stimolo come pericoloso, anche quando i riferimenti vengono ridotti al minimo o sono semplicemente casuali: questo perché nel soggetto viene a instaurarsi un pensiero ossessivo, che trascura i dati di realtà e si fonda su una carente lettura della mente del partner, che ci fa pensare come quest’ultimo abbia l’intenzione di ricordare il partner precedente, in virtù di un legame affettivo che non si è mai sciolto.
Spesso la gelosia retroattiva tende a manifestarsi in presenza di problemi e tensioni nella coppia: risulta così inevitabile non pensare al passato.
Conseguenze della gelosia retroattiva
Ma tutto ciò, cosa può comportare?
La coppia, certamente, non può che risentire di tutto questo. A subire un vero e proprio danno è il sentimento di fiducia: quello che dovrebbe caratterizzare una coppia sana.
Come più volte affermato, la gelosia sicuramente è un sentimento normale che, in un certo limite, può essere anche utile al rapporto e al suo rafforzamento.
Ma nel caso della gelosia retroattiva, il limite è davvero superato: essa, infatti, è simile al disturbo ossessivo-compulsivo, poiché con tale disturbo condivide due aspetti cruciali:
- Ossessioni: il geloso è ossessionato da pensieri intrusivi, che nascono improvvisamente e non hanno un significato reale. Molti, infatti, parlano di “sentimenti che infestano la mente” e che sono incontrollabili: il soggetto non riesce a controllarli o a smettere di riprodurli. Questi pensieri o immagini irrazionali hanno la capacità di influenzare le emozioni e i comportamenti del soggetto.
- Compulsioni: il soggetto geloso mette in atto una serie di comportamenti e atti mentali per neutralizzare o prevenire il sopraggiungere dell’ossessione, la sensazione di disagio e di malessere che ne deriva. Tra queste compulsioni ritroviamo: il sospetto circa la veridicità delle cose che il proprio partner dice, il timore che possa omettere delle informazioni, la curiosità morbosa, mostrata con lo scopo di sapere ogni dettaglio, poiché si ritiene che ciò possa aiutare a non avere più paura del passato.
Tutto ciò non può non avere ripercussioni nella relazione: la persona è ossessionata dal passato del partner e, spesso, tende a riportarlo in luce, non solo tirando in ballo ciò che è stato, ma esprimendo giudizi morali su questo e colpevolizzando quotidianamente il partner.
La fiducia reciproca viene meno, dunque, ma anche la serenità del rapporto. Ciò che si insatura è un clima di ansia e tensione dove, spesso, la comunicazione viene compromessa, proprio come il benessere di entrambi i partner.
Un’altra conseguenza della gelosia retroattiva è la chiusura del partner geloso.
Qui siamo di fronte ad un altro paradosso: chi soffre di gelosia, ha paura dell’abbandono, ma ritiene che in una situazione del genere sia l’unica soluzione possibile.
Quindi, paradossalmente, la persona gelosa si chiude in se stessa e, spesso, decide di chiudere la relazione che sta vivendo e che, allo stesso tempo, determina sofferenza.
I motivi alla base di questa decisione possono essere diversi: si può chiudere la storia per porre fine alla sofferenza oppure per infliggere la stessa sofferenza all’altro. Se non rivelata, invece, tale gelosia può essere mascherata e nascosta per anni, fino ad arrivare a logorare, pian piano, la relazione che rischia di essere sempre più caratterizzata da dubbi, risentimenti, mancanza di fiducia, tensione e mancanza di comunicazione.
Consigli per affrontare la gelosia retroattiva
Come visto finora, la gelosia retroattiva è una minaccia davvero potente per il rapporto amoroso, poiché lentamente logora la serenità dei partner. Ma si può fare qualcosa per limitarla o per gestirla?
Vediamo qualche strategia utile. (Leggi anche i 7 modi per rompere il ciclo della gelosia)
Ripensa al tuo passato sentimentale
Una strategia utile per gestire tale gelosia è quella della razionalizzazione i sentimenti e i pensieri: un modo per farlo è quello di ripensare al vostro passato e non a quello del vostro partner. Ripercorrete tutto ciò che avete vissuto, le vostre esperienze, sia belle che brutte, pensate alle volte in cui vi siete sentiti amati o avete amato.
Questo può aiutarvi a farvi capire una cosa fondamentale: tutti noi abbiamo un passato.
Pensate un po’, anche voi!
È giusto pretendere che la persona che amate non ne abbia uno? Sarebbe umanamente possibile?
Riconosci il problema e parlane con il tuo partner
Anche la gelosia retroattiva, per essere affrontata, deve essere riconosciuta e accettata: è inutile essere orgogliosi e fare finta di niente, perché ciò non aiuta né voi né gli altri.
Prima di tutto è giusto chiedersi che cosa vi turba davvero dell’ex o degli ex in questione, per poi parlarne con il partner esponendogli a cuore aperto tutti i vostri dubbi e insicurezze. Questo può essere davvero utile, perché con le riflessioni solitarie non si risolve il problema. Parlando con il vostro partner, invece potete cercare di trovare quelle risposte e conferme che non riuscite a darvi da soli.
Aumenta la consapevolezza di ciò che vivi
Molte volte si è sopraffatti dal fluire degli eventi che non si riesce a capire ciò che davvero ci sta succedendo: questo potrebbe capitare anche nel caso della gelosia retroattiva.
Potreste sentirvi in preda a questi pensieri intrusivi e, spesso, potreste sentire di non avere controllo su ciò che vi succede: prendete in mano la situazione.
Pensate a ciò che vivete, date un nome ai sentimenti che provate e pensate alle immagini che vi vengono in mente. Può essere utile scrivere ciò che sta succedendo per far “sbollire” la rabbia e prenderne consapevolezza!
Accetta il tuo partner totalmente
Uno dei maggiori punti di forza di una relazione è l’accettazione del partner e di tutto il suo bagaglio persona: quindi anche il suo passato.
Ogni persona è il frutto delle proprie esperienze passate: il fatto che voglia condividerle con voi non deve essere considerata una minaccia, ma un passo importante per la costruzione di un rapporto solido e duraturo.
Se sei ossessionato/a dai ricordi, createne di nuovi col tuo partner
Molte volte la gelosia retroattiva si manifesta perché si è ossessionati da ciò che il proprio partner ha già vissuto in precedenza e ciò che, quindi, potrebbe ricordare. Perché non creare nuovi ricordi che siano solo vostri?
Non siate in competizione con le storie precedenti: fate il possibile affinché possiate vivere una storia unica e ricca di momenti intensi e da poter ricordare.
Così, probabilmente, i vecchi ricordi diventeranno ancora più vecchi!
Riferimenti
-
- Algeri, D. (2019). Liberati dalla gelosia. Dario Flaccovio Editore, Palermo.
- D’Urso, Otello e la mela, Psicologia della gelosia e dell’invidia, La Nuova Italia Scientifica, 1995;
- Nizzolino, Gelosia retroattiva maschile. Conviverci, accettarla, combatterla, Edizioni Psiconline, 2012;
- Carotenuto, Trattato di psicologia della personalità, Raffele Cortina Editore, 1991;
- Posadas, C. (1988). El sindrome de Rebeca. Guia para conjurar fantasmas amorosos. Temas de hoy, Madrid.
- Benvenuto, La gelosia, il Mulino, 2011;
- Giusti, E. Frandina, M. (2007). Terapia della gelosia e dell’invidia, trattamenti psicologici integrati, Sovera Editore.
- Blèvis, M. (2008). Gelosia. La malattia del desiderio, Castelvecchi;
- Freud, S. (2016). Ossessione, paranoia, perversione. Raccolta di scritti, Bollate Boringhieri.
- Mancini, C., Perdighe, F. (2008). Elementi di psicoterapia cognitiva, Giovanni Fioriti Editore.
- Plutchik, R. (1995). Psicologia e biologia delle emozioni, Bollate Boringhieri.
- Fonzi, Manuale di psicologia dello sviluppo, 2006.
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