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Essere genitori è sicuramente una sfida non del tutto semplice in quanto i compiti a cui i genitori devono assolvere sono molti e variano in base alle varie fasi di vita e di sviluppo del proprio figlio.
Essere genitori è un percorso lungo, inizia sin da quando il bambino viene concepito e diventa sempre più impellente con la nascita del bambino.
Con l’aumentare dell’età anche i compiti diventano maggiori: bisogna essere una guida e un supporto per i propri figli, riuscire a sostenerli economicamente, dal punto di vista fisico, emotivo e soprattutto bisogna saper trasmettere valori e regole fondamentali per la vita di tutti i giorni.
Ci sono varie difficoltà che il genitore, però, deve saper fronteggiare tra cui i vari comportamenti che il proprio figlio può avere.
Oggi un tema che sta diventando sempre più impattante e che riguarda molti giovani è quello della violenza; sembra che, più del passato, la violenza sia un tema frequente e che accomuna molti figli, da quelli più piccoli fino a quelli più grandi. In particolar modo, capita spesso che un genitore si ritrovi con un figlio adolescente violento.
In questi casi, una domanda che i genitori si pongono è “ma cosa ho fatto io per portare mio figlio ad essere così?” o ancora “cosa posso fare quando mio figlio ha atteggiamenti e comportamenti violenti?“
Indice contenuti
Figli e violenza: è possibile?
Quando pensiamo ai bambini e agli adolescenti siamo naturalmente portati ad associare ad essi un’idea del tutto positiva ossia spesso li vediamo come esseri da proteggere.
Quasi mai la nostra mente associa all’idea di “figlio” quella di violenza o di qualcosa di negativo, appunto.
La realtà dei fatti, però, è del tutto diversa e ciò è ben documentato da molti esempi che ci circondano.
Molte volte i figli hanno atteggiamenti e comportamenti che possiamo anche far fatica a riconoscere e ad accettare perché sembrano molto lontani da ciò che si è cercato di insegnare sin dalla tenera età.
Quello che, quindi, spesso dimentichiamo è l’effetto che il mondo e la società circostante hanno sui figli; essi, infatti, non crescono soltanto nel nucleo familiare ma sono sin da subito immersi nella società circostante che inevitabilmente influenza ogni loro comportamento.
E se pensiamo alla nostra società, non possiamo non notare la presenza ingombrante di alcuni valori che ormai tendono a dominare la scena come la violenza.
Pensiamoci: quanti film o videogiochi ogni giorno guardiamo nonostante il tema dominante sia proprio la violenza? Purtroppo molti. Questo è uno dei modi con cui la società plasma i nostri comportamenti.
Inoltre a ciò si aggiungono tutte le idee secondo cui domina la “Legge del più forte” e quindi è sempre meglio attaccare l’Altro invece che farsi attaccare.
Tutto ciò può causare delle spiacevoli conseguenze tra cui appunto atteggiamenti e comportamenti sempre più violenti che spesso con l’avanzare dell’età diventano anche più persistenti.
Ad esempio in adolescenza non è inusuale che comportamenti violenti siano frequenti anche perché in questa fase il gruppo dei pari diventa sempre più forte, se si parla di influenza.
Cosa può fare un genitore con un figlio adolescente violento?
Ora veniamo alla domanda che probabilmente molti di voi si staranno ponendo, ossia: “cosa può fare un genitore che osserva comportamenti violenti del proprio figlio, ormai maggiorenne?” Ecco qualche consiglio utile.
Comunicazione: primo ingrediente fondamentale
Quando è presente una problematica, la prima vera strada da intraprendere è quella della comunicazione anche, e soprattutto, se il proprio figlio è ormai grande.
Sicuramente ciò che deve cambiare è la modalità di comunicazione che viene utilizzata.
Quando il bambino è piccolo, di solito si utilizza una comunicazione molto semplice che possa permettere la comprensione mentre quando i figli sono più grandi la mossa vincente è quella di rivolgersi ad essi come se fossero dei propri pari.
Infatti rivolgersi ai propri figli adolescenti come se fossero piccoli è un errore che può soltanto inasprire la comunicazione.
In questo caso, quindi, rivolgiti a tuo figlio come ad una persona adulta che deve essere informato dell’inappropriatezza dei suoi comportamenti e delle conseguenze, anche legali, che essi possono comportare.
Cerca di analizzare la causa scatenante: ulteriore step da seguire
Importante è capire cosa causa la violenza in tuo figlio. Molto importante, quindi, è provare ad analizzare con lui le situazioni in cui c’è stata effettivamente violenza e capire quale sia stato il fattore che ha poi scatenato quel comportamento inadeguato. Spesso ciò può essere dovuto a vissuti emotivi difficili che, quindi, trovano una via d’uscita negli agiti comportamentali oppure potrebbe essere dettato da un comportamento dell’Altro che, per un motivo preciso, ha urtato tuo figlio.
Analizzare insieme la causa potrebbe essere un giusto modo per capire ciò che succede quando, effettivamente, avviene la violenza e questo è utile sia per te, che sei il genitore, che per lui.
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