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Per esaurimento nervoso, più propriamente nevrastenia, s’intende genericamente, nel linguaggio comune, una patologia neuro-psicologica che può sfociare nel disturbo organico, ma a differenza del pensiero comune, è una malattia esclusivamente psichica.
Indice contenuti
Manifestazione dell’esaurimento nervoso
Il collasso nervoso
Il collasso nervoso è una condizione che si verifica quando una persona si trova in uno stato di grave stress emotivo ed esaurimento fisico e mentale. È caratterizzato da una perdita temporanea della capacità di funzionare in modo adeguato a causa dell’overload emotivo. Mentre il termine “collasso nervoso” non è una diagnosi medica specifica, può essere utilizzato per descrivere una serie di sintomi e reazioni associate a uno stato di grave stress.
I sintomi tipici di un collasso nervoso possono includere:
- Grande affaticamento: una sensazione di estrema stanchezza e mancanza di energie, anche dopo un adeguato riposo.
- Problemi di concentrazione e memoria: difficoltà a mantenere l’attenzione, dimenticanza e confusione mentale.
- Emotività intensa: sbalzi d’umore, irritabilità e sensibilità emotiva aumentata.
- Ansia e attacchi di panico: sensazioni di apprensione, preoccupazione e panico improvviso.
- Disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte o sonno non riposante.
- Cambiamenti nell’appetito: perdita o aumento di peso significativo, o modifiche negli schemi alimentari.
- Isolamento sociale: tendenza a evitare interazioni sociali e ritirarsi dalle attività e dagli impegni.
Se si sospetta di essere in uno stato di collasso nervoso o si sperimentano sintomi simili, in generale è fondamentale cercare aiuto da un medico o un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e un adeguato trattamento.
Esaurimento nervoso sintomi fisici e psicologici
L’esaurimento nervoso presenta come abbiamo visto molti sintomi riferibili a una sintomatologia depressiva e al disturbo d’ansia, come un forte senso di paura, apatia, esclusione sociale, fragilità emotiva, stanchezza e preoccupazione. Fondamentalmente, la nevrastenia, può emergere per diversi fattori di rischio concomitanti, dai fattori ambientali, familiari, lavorativi e sociali per cui l’individuo non riesce a far fronte all’eccessivo carico di stress (esaurimento da stress) che riscontra nella quotidianità.
Spesso si pensa che i sintomi esaurimento nervoso siano presenti in forme di deficit fisico, perché ci si focalizza sul malessere organico dalla tachicardia, alla sudorazione o ai tremori che possono accompagnare il disagio psichico, quando in realtà queste reazioni sono solitamente una conseguenza.
Esaurimento nervoso sintomi neurologici
Oltre a questo, un’ulteriore causa può essere individuata in uno squilibrio chimico dei neurotrasmettitori, ovvero quegli elementi adibiti alla trasmissione degli impulsi nervosi. Dalla sintomatologia del nevrastenico, si può certamente sfociare nella depressione, ma vi sono degli step intermedi che possono essere individuati per evitare questa conseguenza.
I sintomi neurologici associati all’esaurimento nervoso possono includere:
- Mal di testa: possono verificarsi frequenti emicranie o tensioni muscolari nella zona del collo e della testa.
- Vertigini: sensazione di instabilità o di avere la testa leggera.
- Formicolio o intorpidimento: sensazione di pizzicore, bruciore o intorpidimento agli arti o in altre parti del corpo.
- Palpitazioni: sensazione di battito cardiaco accelerato o irregolare.
- Disturbi del sonno: difficoltà a dormire, insonnia o sonno non riposante.
- Cambiamenti nell’appetito: perdita o aumento dell’appetito.
- Affaticamento muscolare: sensazione di debolezza o affaticamento muscolare persistente.
- Aumento della sensibilità al rumore o alla luce: maggiore sensibilità a suoni o luci intense.
È importante sottolineare che i sintomi neurologici possono variare da persona a persona e non tutti gli individui affetti da esaurimento nervoso li sperimentano.
Crisi di nervi sintomi e collasso nervoso
I campanelli d’allarme dell’esaurimento nervoso
Purtroppo nella maggior parte dei casi, si notano i campanelli d’allarme quando ormai la patologia è già in atto, per questa ragione bisogna prestare attenzione quando, in presenza di un notevole carico di stress, la persona sente come particolarmente pressante la situazione e a tratti ingestibile, e laddove mente e corpo si influenzano reciprocamente, allora anche l’affaticamento fisico non può che compromettere il tono dell’umore rendendolo deflesso, e viceversa. Per questo motivo, bisogna in primis conoscere il proprio corpo e i propri punti deboli, in modo tale da essere più preparati quando veniamo esposti a eventi stressanti di qualsiasi tipo e individuando il modo più consono per farvi fronte.
Per cercare di evitare l’esordio di una sindrome depressiva, bisogna tenere in considerazione non solo i fattori di rischio presenti nella routine di quel particolare individuo, ma anche la fase della vita in cui quello stesso individuo si trova, data l’esistenza di particolari momenti di fragilità, come l’adolescenza o la cosiddetta “crisi di mezza età”. (Leggi l’articolo che approfondisce il tema della crisi di mezza età)
Come per qualsiasi altro tipo di patologia, anche di questa, ne possono soffrire tutti, anche se è dimostrato come i soggetti più inclini a questo disturbo sono le persone che hanno una storia di crisi d’ansia.
Cause e conseguenze della nevrastenia
Esaurimento nervoso e lavoro
Come già anticipato, i sintomi di esaurimento nervoso da stress sono diversi e si possono mostrare con diversa intensità a seconda dell’età, della predisposizione e a numerosi fattori che rendono ogni individuo un mondo a sé. Sostanzialmente un esaurimento nervoso presenta disagi psichici legati alla difficoltà di gestione del carico di lavoro (esaurimento nervoso da lavoro) o emotivo, dunque nervosismo e stanchezza, affaticamento mentale e difficoltà a concentrarsi, con relativi deficit nella strutturazione logica dei concetti a causa delle distrazioni e dei vuoti di memoria che l’accompagnano.
Nervi a fior di pelle
Dal punto di vista relazionale invece si osserva una particolare irritabilità e una difficoltà a mantenere rapporti anche con persone con cui si ha una relazione – di qualsiasi tipo – da tempo: questo elemento è connesso ad una perdita d’interesse verso molte cose e quindi anche verso le persone che ci circondano.
Questa sorta di apatia e appiattimento dell’umore, insieme ad una sintomatologia ansiosa, è connessa a sintomi più depressivi.
Quest’incapacità a concentrarsi, unita alla perdita di interesse non solo nelle attività ludico-ricreative, ma anche lavorative, porta inevitabilmente ad un malessere anche fisico, per cui l’incapacità di sopportare uno sforzo mentale prolungato riduce l’efficienza e l’efficacia della persona nella quotidianità.
In questo modo s’innesca un circolo vizioso tra disagio psicofisico e psico-affettivo, in cui prendono il sopravvento dolori anche di tipo organico come crampi, dolori diffusi, tachicardie, disturbi gastrointestinali, disturbi nel sonno e cefalee. Una possibile causa legata alla cronicizzazione di uno stato di stress insostenibile è legato anche ad una preoccupazione persistente o ad una fobia, che generando ansia può sfociare in una crisi nervosa.
Come valutare se si sta andando verso l’esaurimento nervoso
Tono dell’umore e discriminazione di altri disturbi
Innanzitutto se il tono dell’umore è deflesso bisogna riflettere se si sono verificati eventi traumatici o negativi che possono aver influenzato negativamente la capacità di resilienza della persona.
Quando le energie scarseggiano, diventa facile per l’individuo smettere di combattere e lasciarsi sopraffare dal carico psico-emotivo, ecco perché agire preventivamente con un’attenta valutazione psicologica e anamnestica sarebbe la cosa migliore con soggetti a rischio. Innanzitutto, un’indagine accurata, può portare a verificare se i sintomi riportati dal paziente possono essere effettivamente valutati come reali e se connessi ad un ipotetico esaurimento nervoso, dato che, come già anticipato, spesso vi è una comorbidità di diverse sintomatologie che possono essere riferite a stati ansiosi, depressivi o a disturbi specifici di altro genere, come il disturbo post traumatico da stress.
Lo stile di vita e il contesto lavorativo
Capire quali siano le cause e la sintomatologia specifica di quella persona, è fondamentale per individuare il trattamento corretto e impostare una strategia rigenerante per curare le crisi nervose. Prima di valutare i sintomi riportati dalla persona, bisogna dunque capire il suo contesto di vita, in che fase si trova e quali possono essere state le cause scatenanti e dunque eliminarle. Se la persona vive a stretto contatto con stressors che possono solo peggiorare la sua condizione, bisogna ridimensionarle laddove toglierle diventa problematico, come il ritiro dalla vita lavorativa. Oggi, infatti, una delle principali cause ambientali di un esaurimento nervoso è il lavoro, infatti aumenta sempre di più il numero di persone che soffre di stress lavoro correlato: in questo caso si parla di burnout. (Leggi come evitare la sindrome di burnout)
La tendenza al perfezionismo
Questo tipo di sindrome è legata solitamente a mestieri dove si esige un’efficienza del 100% e dove la competitività è alle stelle, ed è associata a ritmi di lavoro insostenibili con paghe non equilibrate o a dimensioni personali come mancanza di valorizzazione del ruolo, bassa autostima, irritabilità e stanchezza. Purtroppo, in alcuni ambienti, viene sottovalutato il problema in sé e le conseguenze che ne derivano non solo sulla persona, ma su tutto l’organico e la struttura stessa, in quanto può scattare una reazione a catena sul luogo di lavoro fino all’esterno, nella vita privata di chi ne è coinvolto.
Dato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto a livello appunto mondiale, l’esistenza di questa problematica, oggi vi sono diverse aziende che per prevenire il burnout controllano maggiormente il luogo di lavoro o assumono professionisti del settore che apportino cambiamenti per migliorarlo.
Il contesto familiare
Allo stesso modo bisogna valutare il contesto familiare, socio ed economico del paziente, in quanto spesso il clima tossico non è dato dall’ambiente lavorativo, ma è da ricercare in casa. Quando la relazione con un familiare è fonte di stress, allora il lavoro terapeutico per alleggerire il carico emotivo dell’individuo può essere utile se fatto anche a livello familiare, se possibile.
Come calmarsi dal nervoso
Psicoterapia breve
Solitamente le persone che soffrono di questo disturbo vengono aiutate con la somministrazione di farmaci parallelamente ad un percorso terapeutico: bisogna prestare particolare attenzione al primo caso, infatti anche l’abuso di sostanze come droghe, i farmaci stessi o l’alcool possono provocare un crollo nervoso. Più specificatamente, prima di somministrare il farmaco, bisogna valutare la correlazione specifica alla nevrastenia, in quanto diventa più utile l’utilizzo di uno e dell’altro tipo a seconda della diagnosi specifica.
Se l’esaurimento nervoso è maggiormente correlato ad una preoccupazione persistente, caratterizzata da crisi d’ansia o attacchi di panico (scopri come uscire dal panico con la terapia breve strategica), allora sarà più utile la prescrizione di ansiolitici, mentre sarebbe più opportuno prescrivere degli antidepressivi se il disturbo è associato a una depressione acuta o episodi depressivi (leggi come uscire dalla depressione con la terapia breve). Se durante la raccolta dei dati bio-psico-sociali, fatta preventivamente dal terapeuta, emerge una storia clinica di schizofrenia o di disturbo bipolare, allora questo spingerà il medico a somministrare antipsicotici nel primo caso o stabilizzanti dell’umore nella seconda situazione.
Metodi alternativi
Esistono inoltre diverse cure e trattamenti alternativi, che naturalmente non possono essere utilizzati al posto della farmacologia, ma che possono essere comunque d’aiuto nella gestione del disturbo a livello quotidiano, infatti vengono spesso proposte sessioni di yoga per un rilassamento psico-fisico, l’aromaterapia e anche l’ipnosi: queste tecniche vengono consigliate per il rilassamento muscolare e per indurre riposo a livello mentale.
Come si può prevenire l’esaurimento nervoso?
Oltre ad un vero trattamento terapeutico, diventa essenziale svolgere un’attività di prevenzione in soggetti a rischio. Come prima cosa, dato che il nemico principale in questo caso è individuabile nello Stress -con la S maiuscola-, allora bisogna aiutare la persona a capire quali sono gli stressors controllabili e incontrollabili e consigliare tecniche per affrontare entrambi.
La prevenzione dell’esaurimento nervoso è fondamentale. È importante imparare a:
- gestire lo stress in modo efficace;
- stabilire limiti chiari tra lavoro e vita personale;
- prendersi regolarmente del tempo per il riposo e il relax;
- praticare attività fisica;
- coltivare hobby e interessi personali;
- cercare sostegno da parte di amici, familiari o professionisti della salute mentale, se necessario.
La consapevolezza dello stato emotivo
Oltre a questo è fondamentale la parte di cognizione e di consapevolezza emotiva, ecco perché è utile capire quali sono le emozioni negative che l’evento stressante suscita e per quale motivo, così anche per le preoccupazioni e le conseguenze che possono esserci: in questo processo, la comunicazione è essenziale.
Una volta individuato il problema, e anche il trattamento medico e psicoterapeutico più indicato, occorre ristabilire un equilibrio generale di vita: dall’impostazione di un piano di allenamento fisico per scaricare la tensione, al curare un’alimentazione sana, far proprie tecniche di rilassamento da utilizzare quando necessario, fino a trovare del tempo quotidianamente per dedicarsi a ciò che ci piace e che ci provoca uno stato di benessere.
Quanto tempo ci vuole per riprendersi dall’esaurimento nervoso?
Il tempo di recupero dall’esaurimento nervoso può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui l’intensità e la durata dello stress subito e l’efficacia delle strategie di gestione adottate. In alcuni casi, il recupero può richiedere settimane o mesi, mentre in altri casi può essere necessario un periodo più lungo. È importante essere pazienti e dedicare tempo e cura a se stessi durante il processo di recupero.
Approfondimenti
- https://www.guidasalute.it/esaurimento-nervoso/4185/
- https://www.riza.it/test/136/e-tu-rischi-l-esaurimento.html
- http://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/esaurimento-nervoso.html
- https://www.guidapsicologi.it/articoli/la-sindrome-da-burnout-esaurimento-nervoso-dovuto-al-lavoro
- https://www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/nevrastenia.html
- http://www.ilmediconline.it/esaurimento-nervoso/
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