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24 Maggio 2022Vi siete mai trovati mai trovati all’interno di un rapporto sessuale e a fare di tutto per raggiungere l’orgasmo, con il risultato che più avete cercato di trovare il modo di eccitarvi, più avete faticato nel riuscivi?
Se la risposta è sì, potreste soffrire del disturbo da “eiaculazione ritardata”.
Sicuramente questo tipo di problematica è meno nota del disturbo da “eiaculazione precoce”.
Nello specifico il disturbo da “eiaculazione ritardata” rientra tra quelli che vengono definiti disturbi dell’orgasmo e si riferisce proprio alla difficoltà/impossibilità di eiaculare in vagina.
Orgasmo ed eiaculazione sono due cose distinte. Può esserci orgasmo senza eiaculazione, eiaculazione prima (sgocciolamento) o assenza di entrambi.
Indice contenuti
Disturbo da eiaculazione ritardata
Mito o realtà?
Il mondo del sesso è quello maggiormente caratterizzato da tabù e falsi miti. Sul sesso echeggiano una serie di leggende e stereotipi spesso anche difficili da abbattere.
Uno tra questi riguarda la virilità e la mascolinità secondo cui un uomo è tale quando è in grado di soddisfare sessualmente una donna grazie alla propria performance sessuale. Quindi in teoria, più dura, più va bene.
La risposta è: dipende.
Durare a lungo nel rapporto può essere sicuramente fonte di maggior godimento, ma in quali casi ciò si trasforma in un disturbo?
Come riporta il DSM-5, il disturbo da eiaculazione ritardata è caratterizzato dall’incapacità o da un marcato ritardo, da parte dell’uomo, di raggiungere l’eiaculazione. Si ha un disturbo quando questo avviene per una durata di tempo consistente, infatti parliamo di circa 6 mesi, e quando crea un impatto significativo sulla vita dell’uomo.
In questo caso, infatti, l’uomo vive la fase di eccitazione ma è incapace di raggiungere l’eiaculazione anche dopo vari tentativi e stimolazioni.
Ovviamente su questo, poi, può costruirsi un vero e proprio circolo vizioso perché l’uomo può iniziare ad evitare il sesso proprio per via di questa difficoltà che prova, fino a provare un calo del desiderio sessuale.
Classificazione dell’eiaculazione ritardata
In generale il disturbo può manifestarsi in forma lieve, se il sintomo compare solo in situazioni ansiogene o in forma grave se la persona non riesce ad eiaculare durante il coito, sebbene riesca a farlo tramite la stimolazione manuale od orale da parte della partner. Ancora più grave se la persona deve allontanarsi dalla donna per poter eiaculare.
Sempre grave è la situazione in cui l’uomo deve allontanarsi poiché non riesce ad eiaculare in presenza della donna ma riesce a farlo solo in solitudine.
In base all’insorgenza e alla manifestazione del disturbo, distinguiamo inoltre una eiaculazione ritardata:
- primaria o permanente se il problema sessuale è stato presente sin dalle prime esperienze sessuali e per tutte le successive;
- acquisita se il problema sessuale si sviluppa dopo un periodo di rapporti andati bene;
- generalizzata se il problema sessuale non dipende da determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner;
- situazionale quando il problema sessuale si verifica in base all’ambiente, al partner e ad una specifica situazione.
Cause psicologiche del disturbo da eiaculazione ritardata
Il disturbo da eiaculazione ritardata, a livello psicologico, spesso nasconde una sfiducia, ovvero una difficoltà a lasciarsi andare nei confronti del partner.
Tra le altre cause troviamo:
- Un forte senso di colpa verso il sesso
- Tabù e pregiudizi
- Stress
- Paura di paternità non desiderata
- Ansia verso vagina
- Paura di perdere parti di sé (es. lo sperma)
- Paura di “sporcare” la donna che si ama con lo sperma
- Ansia da prestazione (come nel disturbo erezione)
- Ptsd
- Atteggiamenti ostili verso il piacere in generale.
- Cause relazionali
Diffusione del disturbo
Il disturbo da eiaculazione ritardata è più comune di quanto si pensi. Alcuni studi affermano che possa riguardare l’11% della popolazione maschile.
Il motivo di ciò è dettato dal fatto che è difficile misurare in modo oggettivo l’eiaculazione ma soprattutto fissare un criterio che ci aiuti a comprendere che si tratti di una eiaculazione ritardata. Quello che più è oggettivo e misurabile è l’incapacità di raggiungere l’eiaculazione.
Si tratta, inoltre, di un disturbo che aumenta con l’aumentare dell’età perché l’eiaculazione dipende da alcuni fattori come la sensibilità peniena che cambia in base all’età ma anche l’assunzione di farmaci che possono alterare la capacità orgasmica.
A ciò bisogna aggiungere che questo disturbo può avere anche varie sottocategorie come il disturbo da eiaculazione ritardata generalizzato che, quindi, si presenta sempre nella vita sessuale del soggetto ma può anche essere situazionale quindi essere presente in alcune situazioni o con un partner specifico.
Superare il disturbo da eiaculazione ritardata
Prima di lavorare sulle cause psicologiche è importante escludere le cause mediche.
Una volta fatto ciò diventa sicuramente utile cercare di comprendere quali comportamenti mettiamo in atto che fanno peggiorare il problema.
È importante comprendere se si presenta in tutte le situazioni e con ogni partner o solo con alcune ed infine fare un lavoro sul costruire la fiducia nella relazione con l’altro.
Fondamentale risulta quindi cercare di riconoscere ciò che si vive, in modo da riuscire ad identificare la difficoltà e capire come agire, di conseguenza.
Spesso però questo non basta. In tal senso, per evitare di rafforzare il disturbo. il suggerimento rimane quello di provare a chiedere un consulto sessulologico che possa fornire degli strumenti e delle tecniche di sblocco mirate al problema.
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