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10 Aprile 2022Avete mai sentito parlare dei disturbi dell’eccitazione sessuale maschile?
In generale, sui disturbi sessuali esiste un vero e proprio tabù che spesso porta ad un peggioramento degli stessi, nella misura in cui non vengono trattati.
Nell’uomo in particolare esistono una serie di stereotipi riguardanti la sessualità che non combaciano perfettamente con l’idea della presenza di un disturbo sessuale. Questo porta a non parlarne, ma al contrario a tenerli nascosti contribuendo a renderli ancora più impattanti.
I disturbi sessuali possono presentarsi nelle varie fasi del ciclo della risposta sessuale che sono:
- Fase del desiderio
- Fase di eccitazione
- Fase di plateau
- Fase dell’orgasmo
- Fase di risoluzione
- Fase refrattaria
In questa sezione parleremo dei disturbi dell’eccitazione maschile, capiremo cosa sono e soprattutto come possiamo affrontarli.
Indice contenuti
Cosa è l’eccitazione sessuale?
La fase di eccitazione è la seconda del ciclo sessuale.
In questa fase è presente il desiderio sessuale che si sviluppa soprattutto a livello corporeo; per intenderci le fantasie sessuali prendono forma e si manifestano a livello fisico.
Possiamo quindi definire l’eccitazione come un fenomeno che riguarda soprattutto il corpo e caratterizzato da risposte fisiche (muscolari, endocrine e quant’altro).
L’eccitazione è fondamentale in quanto prepara il corpo all’orgasmo che, a sua volta, è un fenomeno prettamente fisico oltre che mentale e psicologico.
È proprio in fase di eccitazione che il corpo si predispone per il rapporto sessuale fino alla sua conclusione.
Quando questa attivazione viene meno o funziona male, molto probabilmente siamo in presenza di un disturbo dell’eccitazione sessuale maschile.
I disturbi dell’eccitazione sessuale maschile
I disturbi dell’eccitazione sessuale maschile, nello specifico riguardano la riduzione o la mancanza di eccitazione che determina un’incapacità di mantenere l’erezione del pene.
Il disturbo di erezione, in tal senso, è uno tra i più diffusi nel genere maschile. Si stima infatti che possa riguardare il 6% della popolazione giovanile, dai 18 ai 24 anni, per aumentare poi in età adulta.
Proprio per questo è stato riconosciuto ed inserito all’interno del DSM (Manuale diagnostico dei disturbi mentali) in quanto non si tratta soltanto di un disturbo fisico, ma anche psicologico.
Questo disturbo si distingue in quattro tipologie principali:
- Disturbo dell’eccitazione sessuale permanente
- Disturbo dell’eccitazione sessuale generalizzato
- Disturbo dell’eccitazione sessuale acquisito
- Disturbo dell’eccitazione sessuale situazionale
Disturbo dell’eccitazione sessuale permanente (life long)
La difficoltà è presente da sempre nella fase dell’eccitazione, ovvero la si può individuare fin dalle prime esperienze sessuali, oltre che nelle successive. Non sono quindi presenti eccezioni. Può dipendere da vari fattori tra cui l’instaurarsi di difficoltà a livello psicologico come ansia e bassa autostima che determinano un circolo vizioso.
Disturbo dell’eccitazione sessuale generalizzato
Si osserva una difficoltà generale e costante nella vita sessuale della persona e si presenta anche al variare delle partner sessuali.
Disturbo dell’eccitazione sessuale acquisito
Questo disturbo si presenta a seguito di una determinata esperienza di fallimento o a causa di convinzioni culturali. Esistono quindi delle eccezioni ed è frutto di un apprendimento.
Disturbo dell’eccitazione sessuale situazionale
Nel caso di un disturbo situazionale, invece, le difficoltà insorgono in una determinata situazione o con un partner specifico. In questo caso, quindi, è la situazione a creare difficoltà.
Come affrontare i disturbi dell’eccitazione sessuale maschile
Una domanda che molti si pongono è “come posso riacquistare si affronta?” Insomma cosa fare? Ecco qualche indicazione.
Riconosci il problema
Per gli uomini è molto difficile riconoscere e ammettere che qualcosa nella propria attività sessuale non vada bene; la società impone un’idea di uomo virile che non ha problemi, soprattutto a letto. La realtà, però, è nettamente diversa.
Importante è dunque cercare di riconoscere le difficoltà che stanno attraversando e dargli un nome per definirle.
Usa il sano egoismo
Ti rimando ad un articolo di approfondimento sul tema che spiega come superare l’ansia da prestazione imparando a dire di no.
Rivolgiti ad un esperto
I disturbi di eccitazione spesso impattano sulla fase precedente andando a creare un calo del desiderio generato dall’associazione di una situazione, quella del rapporto, ad un’emozione sgradevole quale l’ansia e la paura. Non c’è da stupirsi quindi se il desiderio di fare sesso con la partner subisce una drastica riduzione.
Molto importante in questi casi è rivolgersi ad uno specialista in sessuologia soprattutto se le difficoltà persistono a lungo. Egli potrà aiutarti a comprendere da cosa origina questo disturbo, a riconoscere e a gestire i pensieri disturbanti che, spesso, sono alla base del disturbo stesso.
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