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17 Aprile 2022Probabilmente per molti sarà difficile ammetterlo, ma anche le donne hanno una vita sessuale e, proprio per questo, anche loro possono soffrire di alcuni disturbi riguardanti questa sfera.
Poco si sa di ciò che le donne possono vivere durante l’atto sessuale e delle difficoltà che si ritrovano ad affrontare.
Questo perché, per molti anni le donne sono state considerate perlopiù l’oggetto sessuale degli uomini. Questa visione le rendeva sempre disponibili e per questo, meno attenzionate rispetto alle difficoltà o al livello di desiderio.
Ad oggi fortunatamente le cose sono cambiate e sempre più si combatte per fare in modo che anche l’universo sessuale femminile venga riconosciuto e compreso.
Anche la donna, come l’uomo, può soffrire dei disturbi di eccitazione sessuale femminile.
Cercherò di seguito ad approfondire la questione.
Indice contenuti
I disturbi dell’eccitazione femminile
Quando parliamo di atto sessuale, in realtà, facciamo riferimento ad un vero e proprio ciclo che si attiva nel nostro corpo e nella nostra mente. L’atto sessuale, infatti, non riguarda soltanto il rapporto penetrativo in sé ma riguarda una serie di fasi e di risposte che si attivano nella mente e nel corpo.
Anche la donna presenta il ciclo di risposta sessuale caratterizzato da quattro stadi di risposte fisiologiche alla stimolazione sessuale, che sono eccitamento, plateau, orgasmo e fase di risoluzione.
La fase di eccitazione può essere definita anche come la fase corporea.
La prima fase, che precede l’eccitazione, è la fase del desiderio sessuale che è perlopiù mentale: si attivano una serie di fantasie sessuali che portano all’eccitazione.
In questa fase, quindi, il corpo si attiva e si prepara ad affrontare il rapporto sessuale e in seguito anche l’orgasmo.
Tutto questo avviene e funziona nella maggior parte dei casi ma non è sempre così. I disturbi dell’eccitazione sessuale femminile, infatti, intaccano proprio questa fase e determinano, nella donna, una mancanza o una riduzione dell’eccitazione che comporta una minore lubrificazione e un ridotto inturgidimento del clitoride. In questo caso ciò avviene in modo impattante perché, appunto, si ha anche a seguito di una normale stimolazione sessuale da parte del partner.
Tipologie di disturbi dell’eccitazione sessuale femminile
Esistono diverse tipologie che possono riguardare questi disturbi. Vediamole qui di seguito.
Disturbo dell’eccitazione genitale
Ciò che si verifica in questi casi è che la donna non si eccita a livello fisico. È proprio l’organo genitale a non rispondere all’eccitazione.
Disturbo dell’eccitazione mentale
In questi casi la donna non è eccitata mentalmente dal partner. Questo può dipendere, ad esempio, dallo scarso coinvolgimento, ma anche dal partner che non riesce a stimolare e ad eccitare adeguatamente la donna.
Disturbo dell’eccitazione femminile combinato
In questi casi si ha la combinazione di entrambi i livelli, quindi la donna non si eccita né a livello fisico, né a livello mentale. Spesso, inoltre, si attiva un vero e proprio circolo vizioso dove la donna, per paura di non riuscire ad eccitarsi adeguatamente, vive con ansia la fase di eccitazione. Ciò va ad impattare con una serie di pensieri disturbanti che causano poi una mancanza di eccitazione vera e propria.
Come affrontare i disturbi dell’eccitazione sessuale femminile
Una domanda che molte donne si pongono a tal proposito è “come si affronta questa situazione?” Ecco qualche consiglio.
Riconosci il disturbo
Un primo passo da affrontare è quello del riconoscimento del disturbo stesso. Non si parla molto della sessualità femminile e questo rende difficile anche solo capire se quello che si vive è comune oppure no.
Nel caso in cui tu abbia delle difficoltà in questa fase, prova a dar loro un nome. Questo ti aiuterà perché ti sentirai anche meno sola.
Usa il sano egoismo
Ti rimando ad un articolo di approfondimento sul tema che spiega come superare l’ansia da prestazione imparando a dire di no.
Rivolgiti ad un esperto
I disturbi di eccitazione spesso impattano sulla fase precedente andando a creare un calo del desiderio generato dall’associazione di una situazione, quella del rapporto, ad un’emozione sgradevole quale l’ansia e la paura. Non c’è da stupirsi quindi se il desiderio di fare sesso con la partner subisce una drastica riduzione.
Molto importante in questi casi è rivolgersi ad uno specialista in sessuologia soprattutto se le difficoltà persistono a lungo. Egli potrà aiutarti a comprendere da cosa origina il disturbo, a riconoscerlo e a gestire i pensieri disturbanti che, spesso, sono alla base del disturbo stesso. Questo al fine di ritrovare avere una vita sessuale soddisfacente. Chiedi aiuto a chi saprà aiutarti.
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