Seduzione: linee guida (psicologiche) per conquistare una donna
11 Febbraio 2020Preoccupazioni economiche: superare la paura di non farcela
29 Febbraio 2020Parlare di dipendenza da telefonino, significa fare riferimento al fatto che il telefonino è ormai diventato un prolungamento di noi stessi ed in particolare dei nativi digitali, detta anche generazione degli “sdraiati”, come qualcuno li ha definiti. Senza questo strumento inanimato, molti di noi oggi si sentono infatti disorientati.
In un sondaggio effettuato su dei ragazzi adolescenti americani è stato chiesto: Dovendo scegliere di rinunciare all’olfatto o ad internet, a cosa rinuncereste. Più del 58% degli appartenenti alla generazione Y (nati tra gli 80 e i 2000) ha risposto all’olfatto invece che al cellulare. In questo modo si perde anche il gusto.
(L’età ibrida – Khanna)
Il telefono viene tenuto acceso anche di notte e ci accompagna nei posti più inopportuni come il bagno, perché ha sostituito moltissimi altri strumenti quali la sveglia della mattina o lo stereo per ascoltare la musica mentre si fa la doccia.
Indice contenuti
Conseguenza sulla nostra vita, sul cervello e sulla nostra salute
Le nuove generazioni sono cresciute in simbiosi con la tecnologia, ed è proprio durante la fase pre-adolescenziale e dell’adolescenza, che le nuove tecnologie esercitano una notevole influenza. È stato studiato, infatti, che gli utenti di ogni età che si interfacciano con un cellulare, abbiano una gratificazione istantanea, data da un flusso di dopamina che inonda il proprio cervello.
È, in misura limitata, lo stesso meccanismo che lega gli scommettitori al gioco d’azzardo, i bevitori all’alcol ed i fumatori alle sigarette. La cosa paradossale è che se mettiamo dei limiti di età per questi 3 comportamenti, non ci poniamo il problema del fatto che, un essere poco più che bambino, possa attingere ad un dispositivo in grado di creare fortissima dipendenza.
Cosa rafforza questo circolo vizioso?
- Reperibilità costante
- La riduzione dello spazio e del tempo
- Le tecnologie ci conferiscono il dono dell’ubiquità
- Il maggiore controllo (es. genitori sui figli, dei partner, degli ex)
- La possibilità di creare relazioni intime e professionali a distanza
- L’anonimato
- Le possibili gratificazioni
La dipendenza da telefonino (nomofobia)
Nomofobia (dipendenza da smartphone o dipendenza dal cellulare), termine che deriva dalla condizione di trovarsi momentaneamente senza telefono, dunque no-mobile, e il suffisso fobia, parola che indica come tutti sappiamo una forte paura, spesso incontrollabile, il terrore di fronte all’impossibilità di usare il telefono cellulare, o in mancanza di credito, o per la batteria scarica, o ancora in caso di furto.
La definizione deriva da uno studio condotto in Gran Bretagna dall’ente di ricerca Yougov, che ha rilevato che più della metà degli utenti che usano il cellulare tendono a mostrare uno stato ansioso quando lo perdono o quando appunto diventa fuori uso (un 58% degli uomini contro un 48% delle donne).
Si può parlare di vera e propria dipendenza da cellulare quando manca un limite all’impulso e il controllo sfugge al controllo generando delle compulsioni.
Cause della dipendenza da telefonino
- Un modo per distrarsi e per non pensare ai problemi
- Desiderio di riconoscimento, ricerca di conferme e gratificazioni -> bassa autostima
- Avere relazioni sociali (paura di essere esclusi o di rimanere soli)
Il ciclo della dipendenza da telefonino
Da User, ovvero quelli che si limitano, navigando su internet e sul cellulare, ci si potrebbe lasciar prendere la mano e trasformarsi in Abuser per la facile accessibilità), praticabilità (basta un cellulare) e anonimato (assenza di giudizio). Si crea la sensazione di perdersi qualche cosa, e per questo si controlla costantemente lo smartphone entrando nel circolo vizioso della dipendenza da cellulare, si ha sempre bisogno di aumentare il dosaggio e si mettono in atto una serie di comportamenti disfunzionali:
- stare più tempo al telefono
- aspettare la risposta dell’altro e se l’attesa è vana questo scatena sentimenti molto negativi
- vedere che cosa accade agli amici nei diversi social network
- commentare e condividere in modo compulsivo
- svegliarsi di notte e controllare che non sia cambiato niente
- portarsi lo smartphone in luoghi non consoni al suo uso come il bagno
esattamente come accade con droghe e alcool.
Continuando ad abusare ci si trasforma in addicted. In questo caso ci si abitua a stare connessi e si prova disagio, ansia, quando non lo si è.
Si crea l’associazione stimolo risposta e si strutturano delle vere e proprie compulsioni, ovvero comportamenti, rituali, reazioni che utilizziamo quando siamo in ansia.
Si crea il Controllo che fa perdere il controllo.
Lo smartphone in modo particolare agevola le nuove forme di dipendenza in quanto permette di soddisfare il bisogno di stare in rete, ogni qual volta lo si desidera. Lo si usa ovunque durante gli spettacoli, in bagno, a tavola, a letto e persino mentre si guida o quando si è in intimità sessuale.
Profilo del dipendente da telefonino
- per lo più giovani tra i 18 e 25 anni
- tendono ad avere bassa autostima e problemi relazionali.
Sono dipendente?
- E’ la prima cosa che prendiamo in mano al risveglio?
- Lo usiamo mentre mangiamo?
- Se il telefono è troppo distante o con batteria scarica o scarso credito andiamo in ansia?
- Al posto di godere i momenti preferiamo fotografarli?
- Quando riceviamo una notifica dobbiamo inevitabilmente controllare?
- Uso il cellulare per distrarmi dalla noia o dai problemi?
Indicatori di dipendenza da telefonino
- Problemi a completare attività
- Isolamento dalla famiglia e amici
- Sensazioni di ansia e terrore derivanti dalla limitazione
Piccoli consigli per “disintossicarsi” dalla dipendenza da telefonino
Terapia volta a riprendere il controllo in tempi brevi e non rifuggire i problemi.
Negli ultimi anni si sta diffondendo la tendenza a fare periodi di disintossicazione digitale, periodo di tempo durante il quale una persona si astiene dall’utilizzare dispositivi elettronici come smartphone o computer e a vivere questi momenti come un’opportunità per ridurre lo stress o concentrarsi alle relazioni sociali nel mondo fisico”.
Quando proprio sentiamo di non poterne fare a meno…
Consapevolizziamo le emozioni che spingono a dover accedere al telefonino. In tal senso scrivere emozioni e pensieri prima di utilizzarlo e attendere 15 minuti prima di accedere, più aiutare a recuperare un maggiore controllo.
EDUCARSI AD UN UTILIZZO CONSAPEVOLE
- Utilizzare la tecnologia per battere la tecnologia. farsi un’idea del tempo effettivo che trascorri con le tecnologie. Esistono tante applicazioni che aiutano a tenere traccia del tempo di utilizzo.
- Disintossicarsi a Piccoli passi. piuttosto che cambiare drasticamente, Iniziate dimostrando a voi stessi che potete stare per 15 minuti senza connessione (30 minuti, 60 minuti, un paio di ore).
Piano piano senza rendertene conto, costruirai delle nuove abitudini nella direzione del benessere e di una qualità di vita migliore.
- Spegni il cellulare un’ora prima di andare a dormire. E si intende spento, non in modalità silenzioso: sarebbe comunque fonte di stress e, anche se non c’è la suoneria, la vibrazione ha lo stesso effetto sulla nostra attenzione.
- Connessi…ma non sempre. Rispondi alle e-mail in momenti specifici della giornata Disattivate le notifiche push e stabilite dei momenti precisi della giornata in cui controllare la posta (09:00, 01:00, 16:00)
- volontariamente di disconnettersi in un particolare momento della giornata, nel corso della quale, decidere,
- selezionare delle stanze, all’interno della propria casa, nelle quali non portarsi dietro palmari o pc, optando, invece, per altre attività (giocare con i propri figli, leggere un libro, ecc…).
- Non utilizzare lo smartphone o il tablet come una sveglia: Utilizzando una sveglia standard per svegliarti al mattino, in questo modo eviterai il gesto automatico di controllare la posta e i social. Per lo stesso motivo…indossa l’orologio da polso per controllare l’ora.
- pensare ad attività incompatibili con la tecnologia (ad esempio, jogging, nuoto, la meditazione, passeggiate all’aria aperta…)
- Andare in luoghi dove la tecnologia non viene vista di buon occhio (per esempio, luoghi di culto, corsi di yoga , etc.)
- Godetevi il silenzio: Troppe persone non riescono ad apprezzare i momenti di vuoto e di silenzio, i quali, la maggior parte delle volte vengono letti sotto la luce della noia. Imparare ad apprezzare questi momenti, rileggendoli come utili per rigenerarsi, riflettere e riposare, può essere un buon modo per evitare di colmare i vuoti con lo smartphone.
Fonti di ispirazione:
Ascolta l’intervista su RADIO RAI sulla dipendenza da telefonino
Puntata bellissima di “Tra poco in edicola” su Radio1 Rai. Insieme a Stefano Mensurati, al Censis e al consulente Marketing Cristiano Carriero abbiamo parlato di ansia da cellulare: una mania sempre più diffusa, e non solo fra i giovanissimi. Si può davvero fare a meno dello smartphone?
Di seguito trovate le puntata!
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
Richiedi un primo contatto