Gaslighting: quando il partner ti fa sentire pazza
24 Maggio 2022Gruppo per attacchi di panico a Milano
2 Giugno 2022La dipendenza da sesso o la sex addiction è un comportamento sessuale compulsivo.
Come la maggior parte di noi saprà il sesso è una componente fondamentale per noi, poiché rappresenta un “luogo” di incontro con l’altro, un momento di piacere e intimità.
Eppure questo momento può diventare altro se assume i tratti della compulsività.
La persona dipendente dal sesso può, infatti, arrivare a sperimentare uno stato di angoscia, ansia, tensione che cerca di alleggerire attraverso questi comportamenti compulsivi, ovvero attraverso la ricerca dell’appagamento del proprio desiderio sessuale.
Attraverso il rapporto sessuale con l’altro la persona riesce a sperimentare uno stato di euforia, durante lo stato eccitatorio, dove si liberano neurotrasmettitori come noradrenalina, dopamina, endorfine, responsabili del piacere. Ciò fornisce una sorta di anestetico al dolore e all’ansia sperimentata precedentemente.
Il problema però nasce dopo la messa in atto del comportamento compulsivo, quando la persona inizia a sperimentare sensi di colpa. Ciò, infatti, può spingere a cercare nuovamente un appagamento sessuale per alleggerire tali sintomi generando a lungo andare un circolo vizioso che non è altro che la dipendenza da sesso.
Nel tempo la dipendenza crea uno stato di assuefazione e per sperimentare la sensazione di piacere, i comportamenti compulsivi devono essere più frequenti e trasgressivi. Inoltre, se la persona decide di sospendere l’attività sessuale può arrivare ad essere irritabile e aggressiva.
Indice contenuti
I sintomi della dipendenza sessuale
Affinché si possa parlare di dipendenza da sesso è necessario che siano presenti alcuni o la maggior parte dei seguenti sintomi:
- Ricorrente fantasie sessuali che portano a stati eccitatori inadeguati, accompagnati da sentimenti di ansia;
- Impulsi e comportamenti sessuali presenti da almeno sei mesi, non indotti da altre condizioni di alterazione;
- Condotte sessuali ripetitive (masturbazione compulsiva, ricerca di rapporti sessuali) che la persona avverte come incontrollabili, sentendosi costretta ad attuare per poter rispondere alle fantasie ricorrenti;
- Pensieri e comportamenti che impegnano la persona per lunghe ore della giornata e interferiscono significativamente su varie attività;
- Presenza di senso di colpa, vergogna e forte disagio psicologico dopo la messa in atto del comportamento compulsivo;
- Difficoltà a instaurare e mantenere legami intimi affettivi e duraturi;
- Tendenza a mentire e manipolare le persone significative.
Perché nasce la dipendenza da sesso
Di solito chi arriva a soffrire di una dipendenza da sesso, come di qualsiasi altra dipendenza, usa questa come “tentata soluzione” per sfuggire dai reali problemi.
A questo possono aggiungersi esperienze di repressione dei propri impulsi sessuali da bambini. Ciò significa che probabilmente hanno avuto genitori giudicanti, che hanno adottato un’educazione rigida e probabilmente hanno avuto un rapporto con la sessualità limitante.
Sono persone che hanno conosciuto la trascuratezza, l’anaffettività e che possono aver subito anche degli abusi sessuali.
Uno stile di attaccamento ansioso, evitante o disorganizzato caratterizzato dalla presenza di una figura poco presente e poco affettiva può rendere il bambino incapace di elaborare le emozioni e i pensieri utili per gestire situazioni future di disagio e stress.
In tal senso la dipendenza diventa un rifugio per alleviare i propri sintomi di ansia, dolore, angoscia derivanti dall’incapacità di gestire dei propri disagi.
Esistono, inoltre, altri disturbi che possono predisporre allo sviluppo di questi comportamenti compulsivi: parliamo dei disturbi d’ansia, fobia sociale, i disturbi affettivi, i disturbi di personalità, etc.
Come affrontare una dipendenza sessuale
Sicuramente il primo passo è prendere consapevolezza del problema.
Chi soffre di una dipendenza, proprio per il piacere che questa crea, tende infatti a negare il problema, sminuendolo o in molti casi arriva a mentire per mantenerlo.
Fortunatamente entrano in gioco il senso di colpa e la vergogna che spesso creano un enorme fastidio nella persona che può arrivare a percepirli invalidanti, arrivando così a chiedere aiuto.
In altri casi sono i parenti che stanno intorno che portano la persona che ne soffre in terapia.
In entrambi i casi la psicoterapia lavora, oltre che sulla dipendenza anche sul problema che sta sotto, in modo da aiutare la persona a riprendere il controllo delle proprie azioni e maturare la consapevolezza dei propri pensieri e stati emotivi.
E questo è possibile anche attraverso l’elaborazione di eventuali traumi.
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
Richiedi un primo contatto