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“Senza di te la mia vita non ha più alcun senso”.
Questa è l’espressione pronunciata più frequentemente da chi “soffre” di dipendenza relazionale.
La dipendenza affettiva, definita anche “love addiction”, è quel tipo di relazione caratterizzata da un rapporto di “fusione”, dove vi è un eccessivo investimento di emozioni e di tempo nella coppia da parte di chi è dipendente e alla base vi è una scarsa autostima che porta la persona a far di tutto per esaudire bisogni del partner, trascurando ed in alcuni casi anche annullando i propri.
La dipendenza affettiva rientra in quella categoria delle dipendenze “senza sostanza” quali il gioco d’azzardo, la sex addiction, la dipendenza da chat, in quanto si sperimentano spesso le fasi tipiche legate all’uso di sostanze.
Nella prima fase del rapporto si avverte infatti l’euforia data dalla relazione con il partner, che diventa motivo di benessere. Successivamente chi è dipendente avverte via via un bisogno dell’altro sempre maggiore, in termini di presenza e di tempo, identificandolo come l’unica forma di gratificazione.
Infine si arriva alla perdita dell’identità ovvero l’astinenza, dove ci si rende conto che non si può fare a meno dell’altro. In questa fase siamo spesso in presenza di sentimenti ambivalenti dove da un lato c’è un forte desiderio del partner e dall’altro si avverte bisogno di una propria autonomia.
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Riconoscere la dipendenza relazionale
In genere il love addicted avverte il desiderio sfrenato della persona amata, nutrendo un senso di malessere in sua assenza. Tra i principali “sintomi” spesso vi è un forte paura di perdere l’affetto/amore, la paura di essere abbandonati e di rimanere soli, la paura di mostrarsi per quello che si è e di diventare infelici senza la persona amata. Di base ci sono una paura della solitudine ed un forte bisogno di protezione che porta a ricercare l’altro in quanto, talvolta, la persona si sente incapace a gestire autonomamente le proprie insicurezze e carenze.
Il bisogno dell’altro, spesso lo pone in una posizione di superiorità, portandolo a decidere in toto della vita del partner più “fragile”. Dall’altro lato, la persona dipendente affettivamente, per paura di perdere la figura di accudimento, finisce per reprimere se stesso e i propri bisogni, sperimentando spesso forti vissuti di ansia e sensi di colpa, rabbia e senso di frustrazione nel non vedere l’amore ricambiato.
Questa dinamica complementare genera un circolo vizioso dove da un lato crescono sempre di più le pretese e dall’altro si crea il completo annullamento di se stessi.
Alcune possibili cause della dipendenza relazionale
Tra le cause che possono spiegare questo tipo di dipendenza vi è un senso di inadeguatezza, l’idea di non essere all’altezza e quindi degni di essere amati, misurando la propria autostima in funzione di quanto si rende felice l’altro o si evita di farlo star male. Alla base, inoltre, possono esserci esperienze relazionali fallite, ad esempio abbandoni improvvisi, che hanno portato la persona a crearsi la credenza secondo la quale, per poter avere accanto una persona, sia necessario evitare conflitti, emozioni negative.
Per realizzare un rapporto sempre felice e sereno, dunque, ci si deve sacrificare e soddisfare le aspettative e i bisogni dell’altro ed è proprio tale credenza che alimenta il circolo vizioso della dipendenza affettiva. É possibile che chi diventa dipendente d’affetto, non abbia avuto le dovute attenzioni in quanto si è dovuto prendere cura dei propri genitori o è dovuto crescere in fretta, sperimentando il sacrificio dei propri bisogni come l’unico modo per ottenere amore. Questo modello perpetuato, essendo l’unico e il più forte riferimento, inevitabilmente tenderà a ripresentarsi nelle relazioni future, anche da adulti.
Uscendo al di fuori della coppia, possiamo ritrovare la dipendenza affettiva sia nelle amicizie, ma anche nei rapporti familiari. E’ il caso, per esempio, del rapporto genitori-figli adulti che conduce il figlio a non sentirsi in grado di svincolarsi dalle proprie figure genitoriali attraverso atteggiamenti iperprotettivi e controllanti.
I rischi della dipendenza relazionale
In genere chi si trova in una relazione di dipendenza affettiva, corre il rischio di costruire il deserto intorno a sé. Nella coppia, infatti, c’è sempre uno dei due partner che risulta più forte dell’altro, dominante per l’appunto, che per esercitare il controllo sull’altro, finisce spesso per portarlo ad annullare gli interessi e le passioni. Queste azioni, spinte dal rapporto di fusione, seppur inconsapevoli, generano spesso nell’altro dei forti sensi di colpa, che lo spingono a rinunciare ai propri spazi di autonomia.
Ricordiamoci, inoltre, che l’essere umano sperimenta normalmente emozioni quali rabbia, tristezza ,e cercare di “nasconderle” per il bene della coppia, porta la persona a vivere un profondo senso di disagio e sofferenza che inevitabilmente vengono fuori, talvolta anche con sintomi psico-fisici.
A livello di coppia, inoltre, un rischio potrebbe essere quello di esasperare il partner al punto tale da creare, senza volerlo, conflitti o addirittura rotture definitive.
Suggerimenti utili per ricostruire la propria autonomia
Diventa sicuramente fondamentale cercare di riappropriarsi dei propri spazi di autonomia, per poter sperimentare che si sta bene anche senza l’altro. In alcuni casi può essere utile il supporto di uno psicologo psicoterapeuta, esterno alla dinamica della coppia, che possa supportare chi è dipendente nella creazione e nel perseguimento dei propri interessi e bisogni personali.
Per far ciò sarà necessario partire da se stessi, e sperimentare che è possibile uscire dai ricatti emotivi, senza per questo perdere l’affetto dell’altro.
Praticare quindi il sano egoismo partendo dai propri interessi e cercare di fare ogni giorno una piccola cosa piacevole per sé.
Potrebbe essere utile, inoltre, tenere un diario dove scrivere le proprie paure, mettendole nero su bianco, così da esorcizzare le proprie ansie e le proprie preoccupazioni, evitando che queste “invadano” il rapporto di coppia.
La coppia strategica
Una guida di self-help per le coppie in crisi
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