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8 Febbraio 2013Caratteristiche e conseguenze del cyberbullismo
E’ di pochi giorni fa la notizia del suicidio di una ragazzina di soli 14 anni a Novara. Dietro la vicenda molte voci e, forse, ancora poche certezze. La magistratura sta indagando sul caso, ma da quello che trapela e da quello che i ragazzini, suoi coetanei mormorano, sui media e davanti alle scuole, ci sarebbe lo spettro del bullismo e ancor più del cyberbullismo.
Indice contenuti
Ma cos’è il cyberbullismo?
Vediamolo insieme: “Il cyberbullismo o ciberbullismo (ossia “bullismo” online) è il termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i cercapersone e/o i siti web“. (Wikipedia)
Nella definizione si parla di atti di bullismo, che però vengono perpetrati attraverso mezzi elettronici. Questo sicuramente permette al o ai bulli di agire indisturbati e una rapida diffusione delle calunnie e dei pettegolezzi anche ad una cerchia di persone piuttosto ampia. Ciò significa che è anche molto più difficile fermare una maldicenza, proprio per il numero di persone coinvolte e questo, inevitabilmente, ci fa riflettere sulla vittima e sui drammatici risvolti che può provocare si di essa.
Differenze bullismo e cyberbullismo
Le caratteristiche, che lo differenziano dal bullismo, si possono riassumere nel seguente modo:
- Anonimato del molestatore: in realtà, questo anonimato è illusorio: ogni comunicazione elettronica lascia delle tracce. Però per la vittima è difficile risalire da sola al molestatore.
- Difficile reperibilità: se il cyberbullismo avviene via SMS, messaggeria istantanea o mail, o in un forum online privato, ad esempio, è più difficile reperirlo e rimediarvi.
- Indebolimento delle remore etiche: le due caratteristiche precedenti, abbinate con la possibilità di essere “un’altra persona” online (vedi i giochi di ruolo), possono indebolire le remore etiche: spesso la gente fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale.
- Assenza di limiti spazio-temporali: mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici (ad esempio in contesto scolastico), il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo.
Le tipologie di cyberbullismo
Nancy Willard, Direttore del centro americano per l’utilizzo sicuro e responsabile di Internet (Center for safe and responsible internet use), nel suo libro “Educator’s Guide to Cyberbullying” ha individuato differenti tipologie di cyberbullismo:
- Flaming: spedizione di messaggi online offensivi e volgari indirizzati ad un singolo o ad un gruppodi persone. Il caso tipico è rappresentato da insulti verbali all’interno di forum di discussione on-line.
- Molestie (Harassment): spedizione ripetuta e ossessiva di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
- Denigrazione (Put-downs): spedizione di mail, sms, post su blog a diversi soggetti con lo scopo di danneggiare gratuitamente la reputazione di un singolo.
- Sostituzione di persona (Masquerade): farsi passare per un’altra persona per spediremessaggi o per pubblicare contenuti volgari e reprensibili.
- Rivelazioni (Exposure): rendere pubbliche informazioni riguardanti la vita privata e intima di una persona.
- Inganno (Trickery): ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per ottenere confidenze, racconti privati, spesso imbarazzanti, al fine di renderli pubblici o condividerli con un gruppo di persone.
- Esclusione (Exclusion): esclusione intenzionale di un soggetto da un gruppo online (“lista di amici”), da una chat, da un game interattivo o da altri ambienti protetti da password.
- Cyber-persecuzione(cyberstalking): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura che spesso sfocia in vero e proprio terrore per la propria incolumità fisica.
- Cyberbashing o happy slapping: comportamento criminale che ha inizio nella vita reale (un individuo un gruppo di individui molestano fisicamente un soggetto mentre altri riprendono l’aggressione con il videotelefonino) e che poi continua, con caratteristiche diverse, on line: le immagini, pubblicate su internet e visualizzate da utenti ai quali la rete offre, pur non avendo direttamente partecipato al fatto, occasione di condivisione, possono essere, commentate e votate. Il video ‘preferito’ o ritenuto il più ‘divertente’ viene, addirittura, consigliato.
Per concludere vi invito a guardare questo spot e ad indovinare chi alla fine è “proprio uno sfigato”
Cyberbullismo: come si manifesta
Il cyberbullismo coinvolge sempre più spesso adolescenti e pre-adolescenti. Proprio per la delicatissima fascia d’età gli esiti di tale fenomeno posso essere devastanti. In questo periodo il gruppo dei pari è un punto di riferimento importante per i ragazzi. I cyberbulli, spesso a causa della ripetitività delle proprie condotte risultano poco empatici e faticano a percepire la sofferenza sperimentata dalla vittima ogni volta che viene presa di mira on-line. Inoltre, non potendo i cyberbulli sperimentare gli effetti tangibili delle proprie azioni, tutto sembra essere per loro un gioco, che non necessita di essere fermato.
Conseguenze del cyberbullismo
Le conseguenze del cyberbullismo, quindi, nonostante siano ancora sottoposte a studi più approfonditi, sembra siano analoghe a quelle del bullismo tradizionale, se non maggiormente gravose a causa dell’elevato numero di persone coinvolte e della forza mediatica di messaggi, foto, video trasmessi on-line o sul telefonino.
“Tra gli effetti di tale fenomeno si possono ricordare: bassa autostima, depressione, ansia, paura, frustrazione, problemi scolastici e familiari e, nei casi più estremi, idee suicidarie. Si tratta di esiti gravi, che hanno, inoltre, notevoli ripercussioni sullo sviluppo psicofisico di bambini e adolescenti. La pericolosità di tali effetti è da mettere in relazione non solo alla natura stessa degli attacchi, bensì anche alla loro frequenza – essi possono verificarsi 24 ore al giorno, sette giorni su sette – e permanenza nel web, a volte infatti risulta molto difficile riuscire a rimuovere completamente i contenuti offensivi, denigranti, minacciosi di testi e immagini. In genere bambini e adolescenti sono riluttanti a confidarsi con i genitori e gli insegnanti rispetto agli episodi di cyberbullismo di cui sono vittime; ciò avviene per il timore, sia di una reazione eccessiva da parte degli adulti che li induca ad adottare delle regole restrittive nell’utilizzo di Internet, sia di una vendetta da parte dei cyberbulli“.
Le analogie con il bullismo possono essere riassunte nel seguente modo:
- Presenza di una vittima: c’è una vittima designata che non è in grado di difendersi;
- Tipo di azione: si tratta di un’azione che, in maniera esplicita, intende procurare sofferenza o danneggiare la vittima;
- Durata: gli attacchi informatici sono continui e si ripetono nel tempo (settimane, mesi e anni).
Le differenze invece possono essere riassunte nelle caratteristiche specifiche del cyberbullismo più sopra descritte.
Consigli per ragazzi vittime di cyberbullismo
Concordo con le linee guida esposte anche sul sito di Telefono Azzurro, di seguito riportate in parte:
- inviate al cyber-bullo un messaggio in cui, in maniera chiara e risoluta, gli comunicate che il suo comportamento vi sta disturbando ed esortatelo a interrompere immediatamente tale condotta;
- non rispondete a chi vi offende o insulta on line o sul cellulare;
- bloccate o filtrate tutte le e-mail, la messaggistica immediata e gli sms provenienti dal cyberbullo;
- tenete traccia delle conversazioni o degli sms che vi hanno infastidito;
- evitate di visitare i siti web o di partecipare a gruppi di discussione dove hanno avuto luogo gli attacchi offensivi;
- cambiate indirizzo e-mail, account e username per impedire di essere identificati e infastiditi;
- cambiate il numero del cellulare e comunicatelo solo a poche persone;
- informate i vostri genitori o un adulto di riferimento rispetto a ciò che sta accadendo. Ciò vale anche nel caso in cui non siate la vittima diretta degli attacchi on line o sul celllulare, ma abbiate occasione di assistere ad episodi che coinvolgono altri bambini o ragazzi.
Cyberbullismo: suggerimenti per genitori
Anche per i genitori i consigli riguardano un immediato e tempestivo intervento. Anche se è difficile, a volte, ricevere le confidenze dei propri figli adolescenti, è bene creare legami di fiducia e prestare attenzione proprio ai sintomi sopra citati che possono riferirsi a situazioni di cyberbullismo. In questo caso è bene rivolgersi immediatamente ad un esperto, che possa aiutare e sostenere la vittima di cyberbullismo.
Ai genitori, inoltre, è consigliabile:
- monitorare accuratamente l’utilizzo dei mezzi informatici, aiutando i propri figli a farne un corretto uso, impostando password ove necessario, limitandone l’uso a determinati orari.
- imparare a conoscere il loro linguaggio, anche quello informatico, chiedendo sempre spiegazioni quando non si capisce qualcosa.
- Essere sempre disponibili alla comunicazione.
Non è necessario essere esperti di computer per tenere al sicuro i propri figli nella loro esperienza online. E’ importante anche insegnare loro a monitorare tre aspetti, da mettere in pratica in tutte le loro attività digitali, incluso l’utilizzo di lettori multimediali portatili come gli iPod, messaggistica istantanea, chat, giochi per computer, console di gioco, dispositivi mobili, messaggi di testo e webcam.
In particolare, i tre aspetti da monitorare sono:
- contatti: insegnando ai ragazzi come instaurare relazioni online in modo sicuro e attentoe spiegando che cosa ci si aspetta da loro relativamente alla comunicazione online. Aiutare quindi i ragazzi a riconoscere e a proteggere sé stessi da bulli online, hacker, truffatori e predatori.
- contenuti: spiegare in modo chiaro quali sono i contenuti accettabili. Sono sicuri, responsabili e morali? Questo vale sia per i contenuti caricati che per quelli visualizzati. Spiegare ai ragazzi che Internet è per sempre: tutto ciò che viene pubblicato online viene registrato e archiviato.
- comportamenti appropriati: mostrare ai ragazzi il comportamento corretto da adottare online. Aiutarli a comprendere che le cose scritte online determinano la loro reputazione. Poiché il Web mantiene l’anonimato, alcuni ragazzi diventano disinibiti. Per questo devono essere aiutati a comportarsi da brave persone sia online che offline.
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