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21 Dicembre 2011Indice contenuti
Meglio il presente o il futuro?
Entrambe le prospettive hanno indubbiamente dei vantaggi e possono allo stesso tempo causare problemi e per trovare il giusto equilibrio bisogna fare i conti col tempo.
Lo psicologo Philip Zimbardo, autore de Il paradosso del tempo, sostiene che tutti abbiamo un’inclinazione “temporale” e comprendere la propria relazione psicologica con il tempo possa aiutarci a scegliere meglio.
In generale, chi si concentra sul futuro, mostra ottime capacità di autocontrollo, e può essere utile farlo quando si cerca di mettere da parte dei soldi, di dimagrire, o di fare carriera, ma concentrare tutti i propri sforzi per ottenere risultati può danneggiare la propria capacità di vivere il presente, rischiando di minare al tempo stesso le relazioni.
Allo stesso tempo essere una persona che ama il divertimento e sà godere di ogni momento, non deve impedire a se stessa di porsi degli obiettivi.
Consigli per migliorare il rapporto col tempo
Se si è concentrati sul futuro
- Concedersi un premio ogni volta che si raggiunge un obiettivo o premiarsi con una pausa, può generare un forte senso di gratificazione! Può bastare anche una telefonata ad un amico, o qualche ora di sonno in più. Concedersi di provare quanto sia bello, dare al proprio fisico e alla propria mente il tempo di rilassarsi, è molto meglio che sentirsi in colpa!
- Inserire in agenda un po’ di tempo per sé. Dedicare un po’ di spazio tutti i giorni al dolce far niente e al divertimento, prendersi del tempo per smettere di domandarsi “cosa devo fare?” e pensare a “cosa mi piacerebbe fare?”. Questa è la chiave per concentrarsi sul “gusto” di ciò che si stai facendo.
- Valutare i costi. Fate un bilancio. Valutate se tutte le gratificazioni che arriveranno in futuro valgono il sacrificio delle relazioni personali e la rinuncia alla propria felicità giornaliera.
Se si è orientati al presente
- Rimandare il piacere. Il segreto per ottenere quello che si desidera sta nell’imparare a padroneggiare l’arte della gratificazione procrastinata. Programmare i propri sforzi in funzione dei propri obiettivo (una vacanza, fare carriera…) aiuta quando si è alle prese con un lavoro estremamente noioso, ad avere la confortante consapevolezza che davanti c’è un futuro di palme e cocktail o la promozione.
- Darsi obiettivi a breve termine e raggiungibili. Per provare il brivido del successo, occorre partire dall’obiettivo semplice (o sotto obiettivo) che risulta il più facile da raggiungere anche in un solo giorno (fare una lezione di yoga, sistemare la scrivania), per poi passare a obiettivi settimanali (es. leggere un romanzo, correre 8 km). L’importante è impegnarsi costantemente a fare un passo per volta, in modo tale che ogni passo compiuto possa generare a sua volta gratificazione e curiosità.
- Visualizzare il proprio scopo. Quando si ha un obiettivo ambizioso può capitare di distrarsi e perderlo di vista. E’ importante a tal proposito scrivere una scala degli obiettivi, inserendo in cima l’obiettivo finale, che sia il più concreto possibile e provando ad individuare a ritroso, partendo dal 10, i micro obiettivi necessari per raggiungere la vetta.
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