
Il “Dilemma del Prigioniero” nelle relazioni
22 Febbraio 2025Il pensiero negativo è come una piccola nube grigia che si forma all’improvviso nel nostro cielo sereno, rendendo tutto più difficile da vedere, come se improvvisamente il mondo fosse diventato più opaco. È quel compagno scomodo che si insinua nelle menti delle persone in momenti di vulnerabilità, amplificando insicurezze, paure e preoccupazioni. Eppure, come ogni nube, anche il pensiero negativo può essere dissolto con il giusto approccio. Ma come si può davvero superare il pensiero negativo? La risposta non risiede nel combatterlo direttamente, ma nell’imparare a cambiare la relazione con esso, in modo da smettere di esserne schiavi.
Indice contenuti
Il paradosso del pensiero negativo
Il primo passo per superare il pensiero negativo è accettare che il nostro cervello è programmato per pensare in modo critico. La mente umana non è, infatti, un’entità neutra, ma una macchina che tende naturalmente a focalizzarsi sugli errori, le difficoltà e le minacce. L’evoluzione ha permesso agli esseri umani di sopravvivere proprio grazie alla capacità di analizzare e prevedere potenziali pericoli. Così facendo, il nostro cervello è diventato un esperto nel rilevare tutto ciò che potrebbe essere pericoloso, a tal punto che spesso ignora le cose positive. Questo meccanismo, sebbene utile in situazioni di pericolo fisico, diventa deleterio quando si tratta di affrontare emozioni, relazioni o situazioni quotidiane.
Il pensiero negativo ha una sorta di paradosso insito: più cerchiamo di evitarlo o di eliminarlo, più esso si radica nel nostro sistema mentale. Immaginate di voler allontanare una nuvola dal cielo. Più vi concentrate su di essa, più sembrerà avvicinarsi. La stessa cosa accade con i pensieri negativi: più cerchiamo di scacciarli, più tendono a riaffiorare.
Tentate soluzioni del pensiero negativo: lottare contro se stessi
La tentata soluzione che molte persone mettono in atto per superare il pensiero negativo è quella di combatterlo attivamente. Si sforzano di pensare positivo, cercano di pensare a cose belle per contrastare i pensieri negativi, ma questa strategia finisce per essere fallimentare. Il tentativo di negare o di sopraffare un pensiero negativo porta solo a un’ulteriore esacerbazione del problema. Il corpo e la mente non tollerano facilmente l’imposizione di forzature. Piuttosto che respingere i pensieri negativi, dovremmo imparare a osservarli con curiosità e senza giudizio. Quando ci confrontiamo con il pensiero negativo in modo accettante e rilassato, esso perde la sua forza di persuasione.
Come funziona il pensiero negativo?
Il pensiero negativo spesso nasce in modo automatico, senza che ce ne accorgiamo. Si fa strada tra le pieghe della mente come un vecchio compagno di viaggio che conosciamo da sempre, ma che non ci porta più nulla di positivo. Come un disco rotto, il pensiero negativo si ripete in loop, convinto che il mondo non possa che andare in malora. Iniziamo a credere che la nostra capacità di affrontare le difficoltà sia limitata, che il futuro sia pieno di ostacoli insormontabili. Tutto sembra più difficile, più pesante e più grigio.
Uno dei motivi principali per cui il pensiero negativo riesce a essere così potente è il suo effetto sulle emozioni. Un pensiero negativo genera emozioni altrettanto negative, che a loro volta alimentano ulteriori pensieri negativi. Questo circolo vizioso si autoalimenta, e il nostro stato d’animo diventa la prova che i pensieri negativi sono corretti. “Se mi sento giù, deve esserci qualcosa di terribile che sta accadendo nella mia vita”, pensiamo. Eppure, questa convinzione non è mai la realtà, ma semplicemente una percezione distorta.
Alcune tecniche per superare il pensiero negativo
1. Rendere visibile il pensiero
Uno dei primi passi per superare il pensiero negativo è renderlo visibile. Non si tratta di ignorarlo o sopprimerlo, ma di osservarlo da una prospettiva esterna. Qual è la sua forma? Quali parole usa? Come si manifesta nel corpo? Un esercizio utile può essere quello di scrivere il pensiero negativo, come se lo stessimo leggendo da un libro. In questo modo, ci allontaniamo dalla sua influenza immediata e possiamo analizzarlo con più lucidità. Se per esempio il pensiero negativo è “Non sarò mai capace di farcela”, possiamo trasformarlo in una frase scritta su un foglio. Così facendo, possiamo cominciare a chiedere: “Che prove ho che questo pensiero sia vero?”
2. La tecnica del dialogo interiore
Un altro metodo efficace per superare il pensiero negativo è quella di entrare in dialogo con noi stessi. Se il nostro pensiero negativo ci dice “Non ce la farò mai”, possiamo rispondere con una voce interiore più saggia che afferma: “Capisco il tuo timore, ma tu hai affrontato situazioni difficili prima d’ora e ce l’hai sempre fatta. Non è la fine del mondo, ma una nuova opportunità per imparare”. Questo cambiamento nel dialogo interiore ci permette di ristrutturare il pensiero negativo, modificando il suo contenuto e il nostro stato emotivo.
3. Accettare l’incertezza
Il pensiero negativo spesso trae la sua forza dall’incertezza. Quando ci sentiamo inadeguati o incapaci, è come se il nostro cervello cercasse di darci una certezza assoluta sulla nostra sconfitta. Ma la verità è che nessuno può prevedere con certezza cosa accadrà in futuro. Accettare l’incertezza della vita è un passo fondamentale per superare il pensiero negativo. Le cose non vanno mai come ci aspettiamo, e proprio in questa imprevedibilità risiede la bellezza della vita. Ogni momento difficile è solo una tappa di un percorso che, visto nel complesso, è molto più ricco di quanto sembri.
4. La tecnica delle domande
Le domande giuste sono una potente chiave per superare il pensiero negativo. Domandarsi: “Cos’altro potrebbe esserci dietro questo pensiero?” oppure “Quali altre spiegazioni ci sono per questa situazione?” apre a una visione alternativa della realtà. Le domande provocano una riflessione profonda e ci spingono a esplorare altre possibilità che altrimenti non avremmo mai considerato. Questo cambiamento di prospettiva aiuta a ridurre la rigidità del pensiero negativo.
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Strategie basate su evidenze scientifiche
Ora vediamo alcune delle strategie più efficaci per favorire il pensiero positivo, tutte supportate dalla ricerca scientifica.
1. Journaling della gratitudine
La pratica del gratitude journaling (scrivere un diario della gratitudine) è una delle tecniche più efficaci per migliorare il benessere mentale. Studi hanno rivelato che concentrarsi sulle cose per cui siamo grati può migliorare l’umore, ridurre lo stress e aumentare il senso di soddisfazione nella vita.
In pratica: Ogni sera, dedica qualche minuto a scrivere tre cose per cui provi gratitudine. Possono essere momenti speciali della giornata, persone che ti hanno supportato, o anche piccole gioie quotidiane, come un bel sorriso o un caffè caldo al mattino. Pensa a come queste cose ti abbiano fatto sentire. Ad esempio, “Mi sono sentito sollevato quando ho ricevuto un messaggio di supporto da un amico.”
2. Cognitive Reframing
Il cognitive reframing (o ristrutturazione cognitiva) è una tecnica utilizzata in psicoterapia per cambiare il modo in cui vediamo una situazione. L’idea è che i nostri pensieri influenzano le emozioni e il comportamento, quindi riformulando i pensieri negativi in chiave più positiva, possiamo ridurre l’ansia e migliorare il nostro stato d’animo.
In pratica: Pensa a un pensiero negativo che hai avuto di recente (ad esempio, “Non sono abbastanza bravo”). Ora prova a riformularlo in modo positivo o realistico (ad esempio, “Sto imparando ogni giorno e posso migliorare con il tempo”). Fai un passo indietro e osserva quanto quel pensiero riformulato ti faccia sentire meglio rispetto a quello originale.
3. Tecniche per costruire l’ottimismo
L’ottimismo è una qualità che può essere coltivata. Invece di concentrarti sulle difficoltà, le persone ottimiste tendono a vedere le opportunità nelle sfide. La ricerca ha dimostrato che chi è ottimista tende a gestire meglio lo stress e a fare scelte più salutari.
In pratica: Focalizzati su una situazione futura che ti preoccupa, come un incontro importante o un progetto. Invece di visualizzare cosa potrebbe andare storto, immagina il miglior esito possibile. Scrivi tre ragioni per cui quel risultato positivo potrebbe effettivamente verificarsi, facendo affidamento sulle tue capacità e risorse. Questo esercizio aiuta a rafforzare la tua fiducia e a ridurre la preoccupazione.
Il paradosso della positività
A volte, nel tentativo di superare il pensiero negativo, le persone cercano di essere “sempre positive” a tutti i costi. Questo è un altro paradosso: forzare la positività può essere altrettanto dannoso quanto permettersi di restare prigionieri dei pensieri negativi. L’idea non è quella di forzare la mente a pensare in modo positivo, ma di dare uno spazio di accettazione anche ai pensieri negativi. Quando smettiamo di combatterli, questi perdono gradualmente la loro forza. La consapevolezza di poter vivere serenamente anche con il pensiero negativo, senza farsi travolgere da esso, ci rende liberi.
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