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Clubhouse: cos’è
Avete sentito parlare del nuovo social network chiamato “Clubhouse”?
Si tratta di un social network molto “esclusivo”, in sui si accedere solo su invito, dove l’idea di novità del fenomeno Clubhouse sta proprio nel suo funzionamento che consiste principalmente nel comunicare solo ed esclusivamente tramite messaggi vocali.
All’interno, infatti, chiunque può aprire delle room private o pubbliche, e dialogare con persone mai conosciute, utilizzando soltanto la propria voce.
No messaggi, no video, no foto. Solo la voce. Interessante, eh?
Probabilmente ne avrete sentito parlare, magari tramite qualche vostro amico o attraverso qualche vostro “amico virtuale”, sui vari social network.
Proprio per alcune sue caratteristiche, infatti, esso non è ancora troppo popolare e quindi risulta essere qualcosa di poco conosciuto.
Ho avuto la possibilità di entrarci come early adopter e devo dire che ci ho visto delle enormi potenzialità.
Per questo ho deciso di parlarvene provando a descrivere quella che è stata la mia esperienza e quali sono i benefici e i possibili rischi dal punto di vista psicologico presenti all’interno di questa curiosa e innovativa piattaforma.
Intanto se sei già su Clubhouse seguimi, mi trovi come @psicologomilano
Come gruppo aperto invece ti suggerisco #Radiounglover: la radio del cuore. Siamo tutti lì la sera 3 volte la settimana.
Clubhouse: una nuova realtà da conoscere
La stanze sugli interessi
Quello che si può osservare non appena si accedere su Clubhouse è la presenza di varie “stanze” (rooms): una volta effettuato l’accesso ad una di questa, potrete già partecipare come uditori o come protagonisti alla discussione.
Insomma come se stesse comunemente al bar a chiacchierare di un argomento qualsiasi.
Chiunque può aprire una stanza e pingare, ovvero invitare i propri contatti a partecipare, oppure aspettare che siano gli altri spontaneamente ad accedere.
Le stanze riguardano vari argomenti che vengono stabiliti da chi le crea ed infatti l’accesso ad ognuna di queste nasce dalla condivisione degli interessi personali.
Si può trovare di tutto: possiamo trovare stanze riguardanti il cinema, la cucina, libri o anche argomenti più “di nicchia” come filosofia, letteratura o anche psicologia.
Insomma non c’è limite ai propri interessi: l’importante è esprimere il proprio pensiero, letteralmente. Ma potete scegliere anche di restare solo ad ascoltare.
I moderatori
Ovviamente, affinché non regni il caos nelle stanze, l’applicazione è stata pensata per avere uno o più moderatori del gruppo che possono moderare gli interventi degli ascoltatori, rendendoli a loro volta moderatori, invitandoli a dire la propria, silenziandoli o buttandoli fuori.
Inoltre dietro questo sistema di messaggi vocali c’è un funzionamento del tutto sicuro che garantisce la privacy degli utenti che partecipano. Infatti non è possibile registrare, condividere o scaricare le conversazioni.
La forte componente psicologica consiste quindi nel fatto che tutto resta nel “qui ed ora” di quella stanza a cui si può partecipare, ma in totale sicurezza.
A ciò bisogna aggiungere il fatto che non sono presenti foto dei vari utenti e, quindi, ci si confronta solo e soltanto tramite la voce e nient’altro.
Quando nasce e come funziona l’accesso
Quest’applicazione nasce a Marzo del 2020 dall’imprenditore Paul Davison e dall’ex ingegnere Google Rohan Set e ad oggi sta letteralmente spopolando soprattutto negli USA, sicuramente grazie a sostanziali investimenti tanto che qualche giorno fa è arrivata ad ottenere una valutazione di mercato di oltre due miliardi di dollari.
Gli investimenti sostanziali e il “passaparola” hanno portato quest’applicazione ad esplodere letteralmente in quest’ultimo periodo, tanto che ad oggi sono presenti su questa piattaforma circa due milioni di iscritti tra cui moltissime celebrità come la regina dei talk show Oprah Winfrey, il cantante Drake, i comici Kevin Hart e Chris Rock e l’attore Ashton Kutcher.
Insomma è un’applicazione che sta letteralmente facendo parlare di sé.
E questa popolarità, oltre a questi elementi, è dovuta anche al suo meccanismo ad “invito” che l’ha resa un’applicazione elitaria e che, quindi, tutti vogliono.
Ma di che meccanismo stiamo parlando?
Restrizioni e meccanismo ad invito
Come abbiamo accennato, Clubhouse ha un funzionamento molto particolare.
Sicuramente è proprio questo che rende quest’applicazione alquanto popolare perché è riuscita a stravolgere l’idea comune di social network basato su contenuti multimediali o su post scritti, pensiamo ad esempio a Twitter.
Un motivo aggiuntivo che ha reso quest’applicazione alquanto popolare è proprio il meccanismo alla base del suo utilizzo ossia il meccanismo ad invito. Questo meccanismo gioca contemporaneamente sul principio di esclusione sociale da un lato e di appartenenza dall’altro.
Per accedervi, infatti, non basta comunemente scaricare l’applicazione, ma sono necessarie delle condizioni di base.
La prima tra tutte è possedere un sistema operativo iOS. Al momento è infatti solo disponibile per i possessori di iPhone.
Ebbene sì, tutti i dispositivi Android ad oggi sono di fatto esclusi dalla possibilità di poter “sperimentare” il nuovo social network in quanto non è ancora presente la versione adatta a questo sistema operativo.
Una seconda condizione necessaria per poter accedere e creare il proprio utente su Clubhouse è l’invito; per potersi registrare, infatti, è necessario che un utente presente su Clubhouse vi inviti ad iscrivervi e a prendere parte della Community.
Quello che, inoltre, bisogna aggiungere è che ogni utente di Clubhouse non ha “diritto” di poter invitare chiunque voglia ad iscriversi: perché?
In pratica ogni utente, iscrivendosi, ottiene solo due inviti (almeno in fase iniziale) che quindi può “elargire” ai suoi due amici che vuole far iscrivere a propria volta.
Questo è il principio di scarsità secondo cui le opportunità ci appaiono più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata. delle risorse Ecco che, quindi, diventa ancora “più selettivo”, in un certo senso l’invito, perché appunto la persona iscritta dovrà scegliere le due persone a cui concederlo.
Questa sicuramente è una grande novità che, inevitabilmente, ha attirato molte curiosità e anche molte critiche.
Inoltre ciò ha reso agli occhi di molti quest’applicazione del tutto “attraente”: potervi accedere per molti è diventato essenziale proprio per non essere esclusi da questo mondo.
Tipologie di stanze
Ma torniamo alla questione “stanze”.
Clubhouse sorprende proprio per la presenza di innumerevoli stanze che sono proprio degli spazi dedicati ad un tema specifico e in cui, quindi, si accede proprio se interessati a quel determinato argomento.
Conversazioni programmate
Potremmo vedere le stanze come delle “conferenze” su un tema: alcune stanze possono essere programmate così che gli utenti possano organizzarsi per accedervi, qualora interessati.
In altri casi invece gli utenti possono aprire delle stanze al momento.
Le stanze, però, non sono di tutti i tipi e anzi si differenziano tra loro.
Conversazioni aperte
La prima tipologia di stanza è quella “Open” quindi, appunto, aperta e visibile a tutti.
Questo comporta che tutti gli utenti possano accedervi in base ad interessi e curiosità.
Conversazioni social
La seconda tipologia è la stanza “Social” che è una stanza che appare soltanto agli utenti che sono seguiti dal moderatore.
Questo perché il moderatore crea la stanza e quindi la “apre” a coloro che risultano essere degli utenti seguiti da lui.
Conversazioni chiuse
La terza tipologia di stanza è la “Closed”, ovvero quella chiusa e che appare soltanto a coloro che hanno l’invito da parte del moderatore che l’ha creata.
In questo caso, quindi, una volta ricevuto l’invito si potrà scegliere se partecipare o meno.
Stanze club
Infine abbiamo la stanza “Club Rooms”: queste sono le stanze appartenenti ai club e che possono essere aperte e chiuse.
Tutte queste tipologie di stanze sono utili affinché vi sia un vero e proprio ordine.
Quali sono i possibili benefici di Clubhouse per la salute delle persone
Sviluppo della socialità
Di sicuro il punto di forza di Clubhouse è la forza del gruppo e il fatto che si è tutti sullo stesso piano. Questo fornisce coraggio a chi fatica ad esporsi in pubblico. Questo perché non c’è il problema di farsi vedere in volto. Ciò potrebbe facilitare lo sviluppo di capacità che erano rimaste nascoste in ognuno di noi facilitando lo sviluppo di skills legate alle capacità espressive, la creazione di nuovi gruppi di scambio e possibili nuove amicizie o collaborazioni.
Condivisione degli interessi
Clubhouse permette una fortissima condivisione degli interessi e quindi favorisce lo sviluppo del senso di appartenenza generando coesione e contrastando eventuali problematiche dovute all’emarginazione sociale.
Sviluppo di autostima
Riuscire a parlare in un gruppo di persone e addirittura gestire anche gruppi più o meno grandi, aumenta l’autostima e il senso di autoefficacia.
Quali sono i rischi di Clubhouse per la salute psicologica
Esclusione sociale
Come ogni altro fenomeno nuovo e come ogni altro social network, anche Clubhouse nasconde delle insidie e dei rischi reali che quindi è necessario tenere sotto controllo.
Prima di tutto il rischio è quello di sentirsi esclusi da questo sistema; come già delineato, il metodo per accedervi non è del tutto democratico in quanto non è proprio alla “portata di tutti”. Sicuramente non è impossibile ottenere un invito per Clubhouse, ma comunque bisogna riconoscere che, ad oggi, la modalità è sicuramente molto elitaria.
Questo può determinare, nelle persone che osservano dall’esterno, un vero e proprio sentimento di esclusione sociale perché si vorrebbe far parte dei “pochi eletti” che possono avere e utilizzare quest’applicazione.
Insomma proprio questo sentimento così tanto rigido e poco democratico potrebbe far emergere sentimenti di rabbia e tristezza causati proprio dall’esclusione sociale a quel determinato gruppo.
Questo è stato confermato da molti che, infatti, hanno proprio affermato di aver scaricato e creato un profilo su Clubhouse proprio per non sentirsi “esclusi” e, quindi, per un reale bisogno di appartenenza a quel gruppo.
Diffusione di comportamenti di bullismo
Un altro rischio collegato a quest’applicazione è proprio legato al fatto di dilagare contenuti offensivi e, quindi, a tutti i rischi che potrebbero essere collegati ad un clima del genere per chi lo vive dall’interno, ad esempio sintomi depressivi o ansiosi.
Tutto ciò è collegato al sistema di controllo dei contenuti offensivi che, ad oggi, molti utenti hanno segnalato come non del tutto efficace.
Si è infatti notato come molte stanze riguardassero temi alquanto “scottanti” e dibattuti come etnia, genere, violenza sulle donne e omotransfobia e si è rilevata proprio la mancanza di un reale controllo nei confronti di contenuti che effettivamente minacciavano la sensibilità altrui.
Da questo punto di vista, però, la Società produttrice ha già rilasciato vari comunicati in cui si impegna ad attivare moderatori più attenti e un algoritmo più efficace.
Dipendenza da internet e da social network
Infine, un altro rischio che spesso è associato ad Internet e ai social network è proprio la dipendenza da social network che quest’applicazione può creare.
Clubhouse, da questo punto di vista, non sembra discostarsi dagli altri social: molti utenti affermano proprio di “non riuscire a staccarsi” e a dimostrazione di ciò sono presenti stanze che sono andate avanti anche per ben 8 ore di seguito.
Sicuramente questo è un aspetto cruciale e viene anche influenzato dal nostro tempo che, ad oggi, è caratterizzato da scarse occasioni di socialità e confronto; da questo punto di vista Clubhouse sembrerebbe offrire un’esperienza molto vicina a quella di una comune chiacchierata tra amici e probabilmente è anche per questo che, nel periodo di pandemia, sta riscuotendo così tanto successo.
Essa dà voci a tutti e, soprattutto, offre esperienze di confronto e socialità.
Sicuramente, però, bisogna capire quando staccarsi e tornare alla vita reale.
Se vuoi ascoltare le mie room e sei su Clubhouse seguimi, mi trovi come @psicologomilano
Rimaniamo in contatto.
Riferimenti
- https://quifinanza.it/lifestyle/video/clubhouse-social-network-messaggi-audio/455846/
- https://www.psychondesk.it/bisogno-appartenenza-ed-esclusione-sociale/
- https://marvisantamaria.it/clubhouse-come-funziona-social-app-vocale/
- https://www.corriere.it/tecnologia/21_gennaio_29/clubhouse-cos-e-come-funziona-social-network-vocale-momento-ebe88b16-6190-11eb-89c6-2343df471572.shtml
- https://www.grazia.it/stile-di-vita/tecnologia/clubhouse-app
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