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5 Agosto 2010Stress e rimedi per fronteggiarlo
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Chiedere aiuto significa esser matti?
Chiedere aiuto ad uno psicologo: quando è opportuno farlo.
Non è necessario “essere matti”, come erroneamente molti pensano, per chiedere aiuto ad uno psicologo. Ci sono alcuni periodi della vita che possono essere particolarmente difficili da gestire. A volte eventi “comuni” che creano conseguenze più o meno gravi, a seconda della persona, della situazione e dell’ambiente che la circonda (famiglia, amici, lavoro).
E’ consigliabile chiedere aiuto psicologico, quando vi sono dei blocchi che impediscono di vivere serenamente e di avere il pieno controllo di se stessi.
Situazioni in cui chiedere aiuto
“Perchè ad ammalarsi non è solo la nostra anima, ma anche le nostre idee, che quando sono sbagliate intralciano e complicano la nostra vita rendendola infelice”
Paul Watzlawick
In particolare quando ci si trova in situazioni di stress, di blocco decisionale, di ansia, di tristezza, di disagio, di sofferenza, di disperazione, di lutto, di depressione, di euforia artificiale, di auto-svalutazione, di incomprensione con il proprio partner. In tutte queste situazioni e in altre simili a queste ci si rende conto di come le soluzioni messe in atto, risultano poco adatte a stare meglio. Si viene a creare così un “appuntamento quotidiano” con il malessere, che finisce per influenzare la vita di tutti i giorni.
Ma non sono solo gli avvenimenti “eclatanti” che creano effetti di questo tipo sulla vita delle persone. Qualsiasi cambiamento può essere vissuto come destabilizzante (cambiare casa, lavoro, sposarsi, avere un figlio, laurearsi, entrare in menopausa, etc.), se può essere accompagnato da vissuti depressivi o ansiogeni per la comparsa di un “qualcosa” che sta cambiando.
Chi può chiedere aiuto ad uno psicologo?
Si possono avvalere dello psicologo, pertanto: singoli cittadini, servizi sociali, scuole, cooperative sociali, consultori familiari, tribunali, istituti bancari, istituti di pena, istituti di ricerca, studi legali, gruppi sportivi, etc.
L’aiuto psicologico può servire a chi sente il bisogno di migliorare la qualità della vita, chi ricerca un maggiore equilibrio della propria affettività, chi desidera avere delle relazioni più soddisfacenti sia interpersonali che lavorative, chi vuole modificare in meglio alcuni comportamenti e/o capirne i significati, chi vuole imparare a gestire lo stress, chi desidera conoscersi più a fondo ed aumentare la consapevolezza con la quale interagisce con il mondo e il proprio livello di benessere, chi sente la necessità di un proprio spazio personale che sia “altro” rispetto alla vita quotidiana, dove parlare dei propri disagi o problemi.
Può chiedere aiuto allo psicologo chiunque avverta la necessità di una consulenza specialistica. Dalla persona in difficoltà alla famiglia che intende adottare un bambino, al genitore che desidera migliori relazioni con i figli, agli operatori sociali che richiedono consulenze e collaborazioni, agli imprenditori od aziende per affrontare problematiche relazionali e/o organizzative, allo sportivo per la sua preparazione psicofisica, ecc.
Perché chiedere aiuto ad uno psicologo
Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del dolore è ancora dolore“
Einstein
Lo psicologo ti aiuta a comprendere il “perché” dei blocchi, del senso di malessere, delle problematiche, delle paure, dei lutti, dei disagi, delle relazioni che non funzionano più come vorremmo, ricercando insieme a te “un senso” a ciò che sta accadendo e dandoti nel contempo un sostegno emotivo.
L’idea di doversi rivolgere ad uno psicologo, crea spesso dei pensieri conflittuali, contraddittori. Da una parte infatti, c’è il bisogno di sentirsi meglio, al sicuro, di trovare delle soluzioni; dall’altra la paura di sentirsi “denudati”, indifesi, di non riuscire a superare le proprie difficoltà, di dover ammettere a sé stessi il bisogno di un aiuto.
Di solito, questi sentimenti, sono il chiaro segno di una presa di consapevolezza ed allo stesso tempo, il primo grande passo che potrebbe portare alla risoluzione del proprio disagio e quindi al raggiungimento del proprio benessere.
Dove lavora lo psicologo?
“Se voglio cambiare il mondo intorno a me, devo cominciare a cambiare me stesso”
M. K. Ghandi
Lo psicologo opera sia nel privato (come libero professionista o esercitando in strutture private e/o convenzionate), che nel pubblico (ASL, servizi socio-sanitari dei Comuni, Province, Regioni ed altri Enti locali) e applica le sue conoscenze in diversi ambiti: clinico, dello sviluppo, scolastico, familiare, lavorativo, giuridico, della comunicazione, nella ricerca, etc.
Molti tendono a fare consusione tra la figura dello Psicologo con quella dello Psichiatra. Quest’ultimo è laureato in Medicina, e possiede una specializzazione in Psichiatria con una formazione di base prevalentemente “medico-farmacologica”.
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