Locus of control interno ed esterno
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10 Luglio 2022Aumentare l’autostima da sempre ha rappresentato un trend dell’essere umano.
Prima di spiegarti come fare, vorrei prima porti queste due domande, apparentemente semplici, sulle quali riflettere.
Secondo te:
- l’autostima riguarda tutta la persona in generale o può essere settoriale?
- l’autostima viene prima o dopo aver affrontato una situazione?
Bene, se hai risposto, ora ti dico la mia.
Rispetto alla prima domanda, sulla base della mia esperienza clinica posso dirti che, il livello di autostima può variare in base all’ambito di cui si parla. Ad esempio se ho una grande esperienza lavorativa, in quel caso potrei sentirmi più sicuro, mentre se mi sposto nelle relazioni o nel praticare uno sport, potrei trovarmi in forti difficoltà.
Quindi per rispondere alla prima domanda, la bassa autostima piuttosto che come problema generalizzato, va intesa come un problema settoriale.
Rispetto alla seconda domanda, la risposta più corretta è dopo. Pensaci bene, prendendo l’esempio di prima, è solo l’esperienza ripetuta nel tempo, ad esempio nel lavoro, che ti permette di maturare un senso interno di sicurezza. Pensare quindi: “prima di affrontare quella determinata situazione devo avere autostima”, rischia di portarti, come credo tu già sappia già, ad evitarla. Se ci pensi bene, inoltre, anche l’evitamento di fatto è un’esperienza dove scegli di non agire, che determina frustrazione e scoraggiamento, che rafforzano il tuo senso di incapacità. In questi casi, volenti o nolenti, ci si comporta in modo da ridurre l’autostima.
Indice contenuti
Possibili cause che influenzano il livello dell’autostima
Quante volte hai pensato di essere incapace di raggiungere i tuoi obiettivi?
Quante volte hai provato la sensazione del “non essere in grado di?”.
Molte di queste convinzioni dipendono dal valore che diamo a noi stessi. Quando questo è basso, lo è anche la nostra autostima e ci sentiamo inadeguati.
Alcuni studi hanno dimostrato una correlazione tra i livelli di autostima e il contesto familiare.
Ecco di seguito 3 possibili casi:
- Chi cresce in famiglie che mostrano poca fiducia negli altri ed in particolare nei figli, avrà più probabilità di sviluppare una scarsa sicurezza nelle proprie capacità, rispetto a chi invece cresce in contesti più “sani”. I genitori, in questo caso, spesso spinti da ansia e/o insicurezza, potrebbero far passare ai figli il messaggio che saranno incapaci di affrontare una o più situazioni. Questo potrebbe generare un pensiero negativo, che se reiterato si trasformerà in un’auto-immagine negativa che influenzerà le loro esperienze, confermando che le cose andranno male o evitandole per paura delle conseguenze.
- Chi cresce in una famiglia in cui si sente poco amato, da adulto potrebbe avere maggior difficoltà a percepirsi come amabile. In questo caso i figli potrebbero percepirsi come poco meritevoli di ricevere amore, finendo per avere difficoltà nelle relazioni future.
- Chi cresce in famiglie dove è presente invece un sentimento di fiducia nei confronti dei figli, molto probabilmente trasferirà il pensiero di “essere in grado di”, rafforzando il senso di fiducia e incoraggiando così i figli a mettersi in gioco nelle diverse esperienze. Ciò, come abbiamo visto, può contribuire a facilitare lo sviluppo della sicurezza in se stessi e a generare, quindi, alti livelli di autostima.
La scarsa autostima può anche dipendere da ripetute delusioni sperimentate da adulti, in ambito professionale, amoroso, etc. che nel tempo possono contribuire a rafforzare un pensiero di inefficacia.
E’ fondamentale, quindi, anche il “significato” che diamo alle esperienze che facciamo. Questo dipende dal pensiero (critico o meno) che ci hanno “inculcato” e dalle nostre caratteristiche di personalità.
Segnali di bassa autostima
Di seguito alcuni indicatori di bassa autostima:
- sensazione di blocco rispetto allo sviluppo delle proprie potenzialità;
- dialogo interno negativo sulle proprie capacità e sugli esiti di un’esperienza;
- difficoltà o impossibilità a valutare con chiarezza le proprie risorse e competenze;
- fatica a darsi degli obiettivi e a impegnarsi per raggiungerli;
- senso di insoddisfazione verso se stessi e gli altri;
- insicurezza e paure legate alla propria percezione di inadeguatezza e incapacità;
- grande sofferenza di fronte agli insuccessi, considerati come dovuti a proprie mancanze;
- forte difficoltà nel prendere decisioni, per un eccessivo timore di sbagliare.
Cosa significa aumentare l’autostima?
Sicuramente potenziare la sicurezza in se stessi, dunque percepirsi e rapportarsi a se stessi in modo realistico e positivo.
Questo significa:
- rilevare i propri punti forti e quelli deboli e valorizzare le proprie abilità e capacità;
- essere in grado di prendere decisioni senza farsi bloccare dalla paura di sbagliare;
- tollerare la frustrazione derivante dagli insuccessi o dagli errori;
- analizzare le cause senza farsi coinvolgere eccessivamente, ovvero in modo emotivamente distaccato;
- confrontarsi con gli altri, senza dipendere dal loro giudizio.
Suggerimenti per alzare il livello di autostima
Sicuramente per aumentare l’autostima, ovvero la sicurezza in se stessi, la parola chiave è l’esperienza.
Mi rendo conto che su chi ce l’ha bassa o non ne ha per nulla, questo risulta molto difficoltoso.
E allora, come se ne esce?
- In primis, ricorda che le difficoltà esistono e vanno accettate, come occorre accettare se stessi con i propri limiti. Se non ti metti in gioco, faticherai a capire fino a che punto puoi arrivare. Impara quindi a vaccinarti al piccolo errore, evitando di evitare. Ogni “esperienza di evitamento”, infatti, contribuirà solo a rafforzare il tuo senso di incapacità.
- Procedi a piccoli passi e scopri cosa accade volgendo uno sguardo attento alle tue emozioni e ai tuoi pensieri.
Nella società odierna siamo più abituati a lavorare sull’immagine che diamo di noi stessi, piuttosto che su ciò che siamo davvero.
Inizia dunque dalla tua consapevolezza: chiediti intanto se quello che fai lo vuoi veramente o se è semplicemente un automatismo. Segna quindi ciò che provi quando ti metti in gioco. - Circondati di “persone motivanti”, che ti infondono coraggio, piuttosto che di chi alimenta la tua insicurezza. Frequenta persone che ti spingano a fare, senza troppe forzature e che sono in grado di sostenerti emotivamente, a prescindere dal risultato che otterrai.
In poche parole stai con persone che evitano di giudicarti per i risultati che ottieni, ma che ti apprezzano per la persona che sei.
Ecco 4 step da seguire per cominciare a fare esperienze utili ad aumentare l’autostima che potrai applicare fin da subito sono:
- poniti un piccolissimo obiettivo da raggiungere;
- ascolta il tuo dialogo interno: se parte la critica, prova a dirti “prima faccio l’esperienza e poi valuto”;
- buttati nell’esperienza e scrivi subito come è andata;
- confronta il tuo grado di soddisfacimento con l’ipotesi iniziale, c’è concordanza?
Ripeti, ripeti, ripeti i punti dall’1 al 4 fino a quando non costruisci un nuovo automatismo! 😉
Chiedere aiuto: l’utilità di un percorso psicologico
Se ti senti proprio giù e senti di aver bisogno di un aiuto per aumentare l’autostima puoi sempre scegliere di iniziare un percorso con uno psicologo psicoterapeuta della tua zona che ti aiuterà a raggiungere gli obiettivi di cui ti ho parlato, accompagnandoti per mano.
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
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