Soffri di attacchi di panico? Ecco come superarli
4 Gennaio 2019Gestire gli attacchi di panico: rimedi e soluzioni
19 Gennaio 2019Indice contenuti
Sintomi dell’attacco di panico
L’attacco di panico che ha un inizio improvviso, può durare circa 20 minuti e può essere accompagnato da alcuni sintomi somatici tra cui:
- rossore al viso
- sudorazione
- tachicardia
- nausea
- vertigini
- brividi di freddo
- vampate di calore
- formicolii
- tremore
- sensazione di soffocamento
- dolore al petto
- difficoltà respiratorie
Spesso il soggetto che subisce l’attacco di panico tende a crearsi profezie catastrofiche relativamente ai sintomi fisici che avverte, costruendosi paure legate ad eventuali infarti, o ancora immagina di situazioni imprevedibili che potrebbero accadere per colpa sua o di altri. Un atteggiamento questo che va ad aumentare le reazioni a livello fisico e l’innesco di alcuni sintomi psichici.
Tra quest’ultimi possiamo avere:
- la paura di una morte imminente o timore d’impazzire;
- la paura di perdere il controllo delle proprie azioni;
- lo stordimento;
- la sensazione di derealizzazione, ovvero una percezione del mondo esterno come strano e irreale;
- la depersonalizzazione, quell’alterata percezione di sé, caratterizzata da una sensazione di distacco o estraneità dai propri processi di pensiero o dal corpo.
Dal momento che tutti i soggetti affetti da disturbo di panico manifestano attacchi di panico, ma non è vero il contrario, come si arriva a diagnosticare tale disturbo?
Diagnosi del disturbo di panico
E’ importante che lo psicoterapeuta proceda ad una diagnosi corretta e accurata, sulla base dei criteri del Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Psichici (DSM), per cui la diagnosi risulta confermata se:
- hanno luogo più attacchi di panico improvvisi e ricorrenti, poiché uno non risulta essere sufficiente a rimandare al disturbo;
- gli attacchi di panico non sono causati direttamente dall’assunzione di una sostanza specifica;
- gli attacchi non sono legittimati da altre patologie psichiche.
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Conseguenze e manifestazioni di chi soffre di attacchi di panico
Ma cosa può comportare un attacco di panico, qualora non venisse trattato?
Come è possibile immaginare un disturbo da attacchi di panico non trattato può ripercuotersi pesantemente sulla qualità della vita della persona, poiché può scatenare altre paure, disturbi psico-emotivi o problemi sociali.
La vittima di tali attacchi può tendere all’isolamento sociale e mettere in atto di modalità di comportamento limitanti per la propria vita, tanto da incorrere in diverse conseguenze, sia sul piano cognitivo, emotivo che comportamentale.
Vediamo nel dettaglio l’aspetto appena delineato.
Evitamento di attività e luoghi pubblici
Chi soffre di attacchi di panico può mettere in atto alcuni meccanismi di evitamento, ovvero una sorta di meccanismo di difesa, che in realtà comporta solo una riduzione della propria autonomia e del proprio benessere psicologico.
Poiché teme le proprie sensazioni fisiche, la persona può evitare tutte quelle attività o sostanze che rischiano di aumentare l’attivazione fisiologica dell’organismo. Ad esempio può arrivare a non bere più caffè o bevande eccitanti, prediligendo in tal modo uno stile di vita prudente.
Per paura di nuovi attacchi inoltre tali soggetti si possono evitare situazioni o persone ritenute pericolose, fino a non frequentare contesti pubblici, come un supermercato o un negozio di vestiti o in casi più gravi a non riuscire più ad uscire di casa, per evitare di essere oggetto di giudizi altrui e di un conseguente panico situazionale.
“E se sono solo durante un attacco?”
Chi soffre di tale disturbo si chiede anche questo, evitando quelle situazioni in cui potrebbe esser costretto a rimanere solo.
Ma siamo davvero sicuri che evitare il mondo intero sia la soluzione più giusta?
Se in un primo momento sembrerebbe di sì, poich* si registra un miglioramento della sintomatologia, vediamo come in seconda battuta inizi ad insorgere una dipendenza da famigliari stretti tanto da diventare impensabile anche solo allontanarsi da casa senza una persona fidata.
Attacchi di panico con agorafobia
La strategia dell’evitamento, rinforzando la paura, può portare allo sviluppo dell’agorafobia.
Nello specifico con tale parola intendiamo la paura di:
- usare trasporti pubblici (treni, autobus, taxi)
- spazi aperti (centri commerciali, ponti)
- spazi chiusi (negozi, cinema)
- stare in fila o in mezzo ad una folla
- stare da soli fuori casa.
Una delle sue conseguenze pericolose? Rinunciare ad attività quotidiane piacevoli o utili per la soddisfazione personale.
Ipocondria
Un’ulteriore manifestazione di chi soffre di attacchi di panico è l’elaborazione ipocondriaca, che si realizza nel 20% dei casi, poiché il paziente tende ad interpretare l’intensità della propria sintomatologia come espressione di una grave malattia.
Chi soffre di attacchi di panico può sviluppare dunque preoccupazioni esagerate rispetto alla propria salute fisica tanto da arrivare a iper-monitorare i propri segnali fisiologici, mantenendosi in uno stato di costante attivazione psicologica.
L’ansia? Anche in questo caso non può far altro che crescere.
Fobie
Alcuni pazienti possono anche sviluppare fobie specifiche come la paura di guidare, depressione e aumento del rischio di abuso di sostanze stupefacenti o di alcool, nonché di suicidio.
Per affrontare i sintomi di un attacco di panico e le conseguenze a livello comportamentale, diventa fondamentale un percorso di psicoterapia breve che aiuti disinnescare le tentate soluzioni disfunzionali, aiutando la persona a gestire l’escalation dell’ansia.
Bibliografia
- Nardone G. (2003), Non c’è notte che non veda il giorno, Ponte alle Grazie.
- Nardone G. (2000), Oltre i limiti della paura BUR, Milano.
- Nardone G. (1999), Psicosoluzioni, BUR, Milano.
- Nardone G., Watzlawick P. (1997), Terapia Breve Strategica, Raffaello Cortina Editore, Milano.
- Nardone G. (1993) Paura, panico, fobie. La terapia in tempi brevi, Ponte delle Grazie, Milano
Gruppo Psico-educativo per Attacchi di Panico – Milano
Il gruppo psico-educativo per attacchi di panico è rivolto alle persone che soffrono di attacchi di panico legati a contesti specifici e non.
Cosa aspettarsi da un gruppo per attacchi di panico
Il gruppo psico-educativo per attacchi di panico punta a fornire strumenti concreti e strategie per comprendere e gestire l’ansia associata agli attacchi di panico, aumentando al contempo la consapevolezza di pensieri, emozioni e sensazioni fisiche correlate all’esperienza.
Tra un incontro e l’altro si prevedono dei compiti pratici e utili a consolidare gli argomenti presentati nelle diverse sessioni.
Perché partecipare ad un gruppo psico-educativo sul panico
- Perché il confronto con il gruppo aiuta ridimensionare la paura associata all’esperienza;
- Perché aiuta a giudicarsi meno e ad ascoltarsi di più;
- Perché ci si può aiutare a vicenda sentendosi meno soli;
- Perché dall’esperienza degli altri si impara a gestire il problema in modo diverso;
- Perché nel gruppo il cambiamento positivo avviene in modo più accelerato.
Cosa ha questo gruppo più degli altri
L’approccio cognitivo comportamentale, associato a quello della psicoterapia breve strategica, permette in pochi incontri di riconoscere i comportamenti disfunzionali che generano l’attacco di panico e di acquisire delle strategie per far fronte all’ansia nel modo migliore.
Dettagli sugli incontri
Il gruppo si struttura in 5 incontri, più uno individuale, e nello specifico:
1° INCONTRO – DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: si lavora sulla definizione del problema, sulle differenze tra ansia e paura, sulle tentate soluzioni disfunzionali che alimentano il problema e sulle reazioni fisiologiche.
2° INCONTRO – I PENSIERI: vengono analizzate le percezioni e i pensieri automatici connessi alla paura che genera il panico attraverso il confronto con i terapeuti e i partecipanti. Si punta a capire come interrompere i pensieri disfunzionali.
3° INCONTRO – LE EMOZIONI: l’attenzione viene focalizzata sulle emozioni associate al panico, su come riconoscerle e come ascoltarle per gestirle al meglio. Quali emozioni? Paure, pregiudizi, la funzione della paura, etc.
4° INCONTRO – IL COMPORTAMENTO: Dopo un’attenta analisi delle “tentate soluzioni” che mantengono il problema, si lavorerà sulle strategie efficaci per superare i limiti, gestire le paure e il rimuginio ad esse connesso.
5° INCONTRO – CONDIVISIONE: si parla dell’esperienza di ciascuno e del cambiamento generato dal percorso a partire dalla condivisione dei vissuti generati dall’applicazione delle strategie e degli strumenti appresi.
6° INCONTRO – FOLLOW UP: colloquio dopo due settimane dal termine del percorso di gruppo per valutare l’andamento del cambiamento nel tempo e il mantenimento dei progressi.
Tempi e costi
Gli incontri del gruppo per attacchi di panico si terranno presso lo studio di psicologia e psicoterapia breve in via Domenico Millelire 13.
Le sessioni di gruppo si svolgono con cadenza settimanale, hanno una durata di 1 ora e ½ ciascuno e sono rivolti ad un massimo di 7 partecipanti. Al termine sarà effettuato un incontro con uno dei due terapeuti che moderano il gruppo.
Il costo è di 100€ ad incontro.
Per chi sceglie di acquistare il pacchetto di 6 incontri in un’unica soluzione in costo totale è di 499€ (è possibile utilizzare il bonus psicologo)
Pagamenti
Per riservare il proprio posto:
IBAN: IT44P0306901686615287191823
Indicare nella causale: [nome cognome] gruppo psico-educativo sul panico Milano
IMPORTANTE
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