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Magari avevi trascorso una giornata pesante e così hai sentito quella voglia irrefrenabile di abbuffarti.
Queste abbuffate emotive, se reiterate nel tempo, possono trasformarsi in un’abitudine disfunzionale di gestire le proprie emozioni, che prende il nome di fame emotiva.
In questo articolo ti spiegherò come si struttura il meccanismo di queste abbuffate e quali sono i possibili rimedi per imparare a gestirle.
Indice contenuti
Il meccanismo delle abbuffate emotive
È abbastanza chiaro che nel caso delle abbuffate emotive, il cibo e dunque l’alimentazione, piuttosto che per soddisfare un bisogno di fame, servono per tirarsi su quando ci si sente tristi, vuoti e depressi.
Una “tentata soluzione”, quindi, per gestire le emozioni proveniente dal proprio mondo interno che nella maggior parte dei casi aggiunge un problema ad un altro problema.
A questo si aggiunge il fatto che usare il cibo per questi scopi genera ulteriori emozioni spiacevoli, quali la vergogna e il senso di colpa, che reinnescano il circolo vizioso delle abbuffate emotive, rafforzandole e rendendole sempre più ingestibili.
In questi casi l’attenzione si sposta proprio sulla ricerca di cibo: chi è vittima di questo schema si mette spesso in macchina per andare a comprare merendine o qualcosa da buttare giù.
All’inizio ciò regala una sensazione piacevole, di sollievo, una calma apparente potremmo dire. Successivamente, però, continuare a buttar dentro cibo fino a star male, genera disgusto, vergogna e sensi di colpa per aver ceduto.
Chi è vittima delle abbuffate emotive, quindi, proprio a causa del circolo vizioso in cui rimane incastrata, si percepisce indegna e disgustosa.
Ma perché alcune persone tendono a sviluppare questo meccanismo?
Le origini delle abbuffate emotive
Spesso tutto nasce come frutto del caso. Mi trovo a fare l’esperienza in cui mi sento giù e mi abbuffo. A quel punto sto meglio e la ripeto le volte successive: quando sento tristezza, stress, noia, rabbia, ansia e solitudine. Ripeto oggi, domani e il resto delle altre volte, fin quando finisco per sviluppare l’abitudine all’abbuffata.
Il cibo diventa così un anestetico contro le emozioni spiacevoli.
Chi soffre di fame emotiva spesso presenta anche un rapporto conflittuale con il proprio corpo: si sente grassa e fisicamente inadeguata e questo può contribuire al mantenimento delle abbuffate.
La logica sottostante è: più mi abbuffo, più non mi piaccio e di conseguenza continuo ad abbuffarmi.
Ma cosa comporta tutto questo? Se le abbuffate diventano sempre più frequenti, a quali conseguenze si va incontro?
Gli effetti della fame emotiva
All’inizio chi si abbuffa prova sicuramente sollievo, ma a lungo andare il fatto di provare sentimenti di vergogna e di colpa porta la persona a mettere in atto delle strategie di compensazione.
Tra queste abbiamo:
- digiunare per tutto il giorno
- l’esercizio fisico forzato
- l’assunzione di lassativi
- l’auto-induzione del vomito
Queste strategie alimentano il meccanismo delle abbuffate perché si passa dalla mancanza di controllo al controllo eccessivo, tanto che diventa difficile mantenerlo a lungo termine. Si sperimenta così un forte senso di fallimento perché non si è stati in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Infine, dalle abbuffate emotive possono partire altri disturbi alimentari quali bulimia, binge eating, anoressia, vomiting, etc.
Come combattere le abbuffate emotive
Sicuramente il primo passo da fare è prendere consapevolezza del fatto che è improponibile pensare di gestire le emozioni ricorrendo al cibo.
Difficilmente si potranno risolvere i problemi, abbuffandosi di cibo, al massimo se ne creeranno di nuovi.
Chiediti piuttosto se sei davvero disposta a cambiare. Cambiare significa entrare in contatto con le tue emozioni, con i pensieri che ti disturbano, imparare a fare i conti con le sensazioni negative che ti portiamo dentro.
Prova a chiederti come cambierebbe la tua vita se smettessi di abbuffarti, cosa faresti di diverso, quali altri problemi ti troveresti ad affrontare se riuscissi a risolvere questo problema!
È da lì che bisogna partire!
La mindful eating è un metodo che viene spesso utilizzato per gestire le abbuffate emotive. A tal proposito ti segnalo un videocorso realizzato della dott.ssa Simona Lauri, psicologo psicoterapeuta specialista in disturbi alimentari, che aiuta a superare le abbuffate emotive attraverso alla mindful eating.
Se credi poi di non riuscire da sola, chiedi aiuto ad un professionista psicologo psicoterapeuta che conosce gli strumenti per aiutarti a gestire questa condotta autodistruttiva.
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