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Un tempo era più complesso scoprire se il partner aveva un’altra relazione.
Oggi le nuove tecnologie svelano l’amante segreto. Molti dei partner traditi che ho modo di osservare, oltre a chiedersi come è possibile che sia accaduto, si domandano come mai l’altro non abbia cancellato le “prove”.
Il motivo, talvolta, risiede proprio nel fatto che chi tradisce, porta dentro un segreto che vorrebbe svelare, ma che non ha il coraggio di comunicare a voce. Per questo tiene le prove in attesa che il partner le scopra da sé.
Il tradimento, dunque, diventa l’unico modo disfunzionale che si ha per rendere esplicito un disagio nella coppia.
Indice contenuti
Conseguenze di un tradimento
Superare il tradimento che è avvenuto è una cosa piuttosto complessa.
La scoperta di un tradimento, infatti, genera i seguenti effetti nei partner:
- la rottura di una credenza in chi è stato tradito (“non mi sarei mai aspettatato una cosa del genere da te”);
- la completa perdita di fiducia;
- un fortissimo carico di angoscia (dilaniante) in chi scopre il tradimento;
- un senso di liberazione e fortissimi sensi di colpa in chi è stato scoperto.
I tentativi del partner di riparare al danno
Spesso chi è stato tradito, è preoccupato del fatto di non poter più riacquistare la fiducia, che poco tempo prima era “cieca”, e che ormai è andata persa. Chi prova a superare il tradimento sperimenta, inoltre, forti vissuti di angoscia, misti a rabbia e da un lato, cerca di placare l’angoscia, richiedendo insistentemente informazioni su come si sono svolti i fatti, o se pensa ancora all’amante o ricercando conferme sul fatto che ciò non accadrà più.
Il “traditore”, dal canto suo, cerca quanto più di giustificarsi di fronte agli attacchi e di confermare o disconfermare quanto viene richiesto, con l’effetto che tutto ciò che fa o dice, contribuisce a far aumentare l’angoscia e la rabbia del partner ferito.
Tutto questo si verifica perché, chi ha subito il tradimento, vive all’interno del paradosso logico (raccontami tutta la verità, ma non ti credo!), ovvero, da un lato sente di voler conoscere la verità dei fatti, anche nei dettagli, e dall’altro sente di aver perso la fiducia, in quanto l’altro viene identificato ormai come un bugiardo che sta mentendo o che non sta raccontando tutta la “verità”.
Ogni tentativo di risanare la ferita da entrambi i lati, contribuisce solo a farla sanguinare di più e raccontare sarà come buttare sale sulla ferita.
Il parafulmine di una relazione che non andava
Andando a fondo nella relazione, si scopre che il tradimento rappresenta nella maggioranza dei casi, la conseguenza di un rapporto che non funzionava già da tempo. (Leggi l’articolo sul Perché una coppia va in crisi?)
Spesso il tradimento è l’esito di un’intimità o un’affettività trascurata; di un puntare più verso la famiglia o il lavoro che alla coppia; di una routine relazionale e di problemi di comunicazione, dove da un lato ci si chiude e dall’altro non si fa nulla per capire, accontentandosi.
Consigli utili per evitare di peggiorare
In questi casi, dove il rischio di ulteriori fratture nella coppia è molto elevato, mettere in pratica i seguenti suggerimenti, può aiutare la coppia a cominciare a superare il tradimento e ad evitare che le cose peggiorino.
Nello specifico è utile:
- Uscire dal paradosso: sforzarsi, quanto più possibile, di non chiedere, visto che non si crede a quanto l’altro dirà. Credereste ad un ladro che vi assicura che non ruberà a casa vostra?
- Far uscire le emozioni: è funzionale, in questi casi, provare a scrivere quello che è il dolore, la rabbia e le altre emozioni che si stanno provando. Un diario in questi casi può essere di aiuto.
- Parlare di ciò che non andava: per una comunicazione costruttiva, chi ha tradito, dovrebbe cercare di focalizzare la discussione sul vero problema che ha portato al tradimento (delusioni, ferite del passato, la fine dell’amore, etc.), assumendosi la responsabilità del fatto e cercando al contempo di far emergere le reali motivazioni.
- Acquisire un nuovo punto di vista: per risolvere il problema è utile uscire dal ruolo di vittima-carnefice. Pensare in continuazione che si è persa le fiducia e che non potrà più essere come prima, contribuisce a dare la colpa della crisi della relazione solo ad uno dei partner e non risolve il problema, ma al contrario lo peggiora. Non bisogna, infatti, sperare di riacquistare la fiducia “cieca”, dove si dà l’altro per scontato, poiché è proprio questo “dar per scontato” che ha condotto al vicolo cieco in cui è venuta meno la complicità. Si dovrà invece acquisire un nuovo punto di vista ed essere disposti a ripartire da zero, assumendosi, ognuno, le proprie responsabilità. La relazione di coppia è un lavoro che richiede impegno. E’ come una piantina che ogni giorno va innaffiata, da entrambi i partner.
- Lasciarsi andare alla voglia di stare con l’altro. Nel caso in cui il partner, per quanto “traditore”, ci invita a degli spazi per la coppia, per quanto ci sentiamo arrabbiati con l’altro, se abbiamo voglia, è utile concederseli. E’ necessario infatti ritrovare degli spazi di intimità e di benessere nella coppia. Ovviamente è necessario che non diventino un’occasione per sfogare le colpe del tradimento.
- Non prendere decisioni affrettate: è consigliabile prendersi tempo per poter scegliere a mente lucida se continuare o interrompere, piuttosto che prendere decisioni affrettate di cui ci si potrebbe pentire.
- Definire le nuove regole: è utile che vengano fissate nuove regole e punti fermi in merito a nuovi bisogni, cercando di essere il più concreti possibile. Ad esempio, “vorrei che mi aiutassi di più in casa”, “vorrei che mi stessi più vicino”, “vorrei che dedicassimo uno spazio giornaliero alla coppia”, etc.
- Chiedere aiuto: nei casi in cui non si riesce ad uscire dalla dinamica disfunzionale, potrebbe essere utile provare a rivolgersi ad un professionista esterno alla coppia, in grado di mediare tra i due e il cui intervento punterà a far emergere le reali motivazioni che hanno spinto ad agire “contro” l’altro, piuttosto che “verso” l’altro.
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