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24 Settembre 2013L’ironia è una figura retorica che consiste nel dire qualcosa intendendo il contrario di ciò che si afferma. Nel corso dei secoli, da Socrate in poi, è stata considerata una vera e propria forma d’arte nel comunicare, anche se non sempre è stata associata ad accezioni positive.
Oggi, l’ironia sta diventando quasi una componente fondamentale nella creazione di rapporti umani: i “rompe il ghiaccio” nelle situazioni imbarazzanti, crea un clima amichevole, fa sbocciare un sorriso e la simpatia, e ha il grande vantaggio di creare intesa tra le parti, grazie alla sua doppia valenza di significato.
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Vantaggi e svantaggi legati all’uso dell’ironia
E’ chiaro che, chi non si trova sulla nostra stessa lunghezza d’onda, può facilmente scambiare la nostra ironia con una battuta sarcastica, essendo il confine molto labile. Bisogna quindi dosare bene l’ironia e fare attenzione che del ricevente il nostro messaggio capisca la battuta.
Contrariamente al sarcasmo, lacerante e distruttivo, l’ironia è costruttiva, ci aiuta a scoprire nuovi aspetti di una determinata situazione, ci spinge ad essere creativi per trovare nuove soluzioni ad un determinato problema, in quanto, alla base di essa, agisce un meccanismo che possiamo chiamare dissociazione dall’evento o distanziamento.
Watzlawick ha scritto intere opere utilizzando lo stile ironico: pensiamo a titoli come: “Istruzioni per rendersi infelici”, oppure, “Di bene in Peggio”, brevi saggi di veloce e facile lettura che offrono interessanti spunti di riflessione su come tante volte ci comportiamo o pensiamo.
Altri esempi? Pensiamo a Roberto Benigni che legge la Divina Commedia: quanti di noi hanno amato davvero la Divina Commedia studiata sui banchi di scuola? Eppure lui riesce a leggerla, e a farci pure ridere mentre lo fa.
Nella vita quotidiana, ci possono essere molti momenti in cui usare con effetto una frase ironica, per esempio:
“Ma com’è ordinata questa stanza! Ci sono passati i vandali?” (aprendo la porta della stanza di nostro figlio, e trovandola a soqquadro)
“Che bella auto!” (di fronte a un catorcio)
“Hai avuto proprio un’idea geniale!” (nel caso in cui una decisione abbia avuto effetti disastrosi)
“Che fortuna hai avuto” (ad essere stato scelto dal capo per un lavoro che nessuno voleva fare)
Quando, infine, l’ironia è rivolta verso noi stessi (autoironia), diventa un efficace strumento di auto-formazione umana e di crescita personale, perchè somma diversi fattori psicologici che contribuiscono alla capacità di stare bene con se stessi e con gli altri.
Come sviluppare l’autoironia
Un esercizio molto utile a sviluppare la nostra autoironia, ad esempio, potrebbe essere quello di metterci in piedi davanti allo specchio, osservarci, scegliere una parte o un particolare del nostro corpo che proprio non ci piace, o che potremmo migliorare, ed escogitare una battuta per prenderlo in giro (es. “Il mio sedere fa provincia”). La cosa non ci risolverà il difetto, a meno che non cominciamo, in questo caso, una dieta equilibrata e ipocalorica che riduca la nostra taglia, ma almeno ci aiuterà a sdrammatizzare e a guardare con occhi diversi quel particolare.
“La medicina non è divertente, ma c’è molta medicina nel divertimento” (L. e M. Cowen)
Approfondimenti
- Maurizio D’ambra, Nuove tecniche di comunicazione, De Vecchi Editore, 2000
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