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14 Dicembre 2012Non c’è nessuno che non si arrabbia mai. La rabbia è una emozione primitiva, osservabile anche nei bambini molto piccoli e nelle specie animali diverse dall’uomo. Tutti, quindi, ci arrabbiamo: essa è un’emozione naturale e sana, funzionale per la sopravvivenza stessa; quello che può variare in ognuno di noi, invece, è la modalità con cui gestiamo ed esprimiamo il sentimento della rabbia, imparando a controllarne le reazioni più impulsive ed istintive.
La rabbia, infatti, è un sentimento naturale, che colpisce tutti. Anche i bambini non sono immuni da questo sentimento, anzi: insieme al dolore a alla gioia, essa è una tra le emozioni più precoci. La rabbia è un’emozione molto diffusa nei più piccoli, i quali la esprimono solitamente attraverso i capricci, i pianti ininterrotti e i comportamenti aggressivi, sia rivolti verso se stessi che verso gli altri. È importante ricordarsi che la rabbia non è di per sé negativa, ma occorre imparare a gestirla nella maniera adeguata, controllando la frustrazione che ognuno di noi, prima o poi, si trova ad incontrare nella vita. Per i bambini diventa fondamentale il ruolo dei genitori, i quali devono insegnare loro come riconoscerla ed esprimerla nella maniera più funzionale.
Insegnare ai bambini a gestire la rabbia
Ecco qualche suggerimento pratico:
- La rabbia è un sentimento naturale. È importante spiegare ai propri figli che arrabbiarsi è normale e succede a tutti noi; ovviamente è necessario utilizzare parole e modalità adatte all’età e al livello di sviluppo del bambino. È opportuno incoraggiare i bambini a sentirsi liberi di vivere ogni emozione, insegnandoli a prestare, però, attenzione al modo in cui esse vengono manifestate.
- Imparare a riconoscerla e a darle un nome. Il primo passo per imparare a gestire la propria rabbia è quello di riconoscere l’emozione e attribuirle un nome. Mettere parola su ciò che si sta vivendo è fondamentale per imparare a contenere questo sentimento. È importante poter riflettere, parlarne e discuterne insieme, magari aiutandosi con la drammatizzazione delle emozioni o mettendola in scena con l’ausilio di bambolotti o marionette.
- No al bastone, sì alla carota. Di fronte alla rabbia dei più piccoli è controproducente reagire con sgridate e punizioni. Al contrario è opportuno lodare i miglioramenti di gestione della rabbia, premiando i comportamenti positivi e costruttivi che il bambino mette in atto quando si sente sopraffare da questo sentimento.
In conclusione, è opportuno ricordare che il modo migliore per insegnare ai propri figli a gestire le proprie emozioni è sicuramente quello di mostrare il buon esempio. Può sembrare scontato, ma i bambini assorbono come delle spugne i comportamenti degli adulti, ripetendo i pattern comportamentali che vedono mettere in atto tutti i giorni. Se ci mostriamo capaci di gestire le nostre emozioni, controllandole in modo costruttivo, i nostri bambini impareranno presto, con successo, a fare altrettanto.
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